Future Vintage Festival
05 Settembre 2017   •   Anita Atzori

Future Vintage Festival: lo Street Style a Padova

«Al via l’ottava edizione di Future Vintage Festival, l’iniziativa dove futuro e passato si prendono per mano! Un viaggio tra sub-culture, tendenze e mode senza tempo»

Future Vintage Festival (sito della kermesse) non è solo la novità del mese, ma un appuntamento che si rinnova ormai per l’ottava edizione consecutiva. A fare da scenario a questo splendido evento è la città di Padova e il Centro Culturale Altinate San Gaetano. Vintage Factory, assieme ai suoi sponsor di tutto rispetto come Radio DeeJay e Wired, mette in campo un progetto che ha dello straordinario. Tre giornate (8, 9, 10 settembre) di musica, esposizioni e live concert per un’esperienza unica nel suo genere; un festival che celebra la comunicazione in tutte le sue varie forme, prediligendo icone e sub-culture anni ’80 e ’90 da cui spesse volte gli stessi stilisti ne attingono a piene mani per le loro collezioni allo stremo tra contemporaneo e vintage rivisitato. Linguaggi nati nelle ultime decadi che creano una cultura pop ricca di mainstream e contaminazioni underground. Questo è ciò che vuole Future Vintage Festival: formare un dialogo creativo tra tutti gli appassionati e i partecipanti dell’edizione.

Ospiti importanti come Brunello Cucinelli e Angelo Gallamini, lecture curate dalla Scuola di Moda IED Milano presenzieranno a questo “Fashion Expo” per dare il loro contributo su un tema fresco ed attuale come le sub-culture. Mai come ora il futuro e il passato si sono intrecciati in questo modo, nuovi brand, icone e ispirazioni fashion tutti volti a formare un heritage prezioso e ricercato. Ma non solo mainstream, anche concetti più profondi come gli ideali di bellezza femminili, messi a confronto nelle varie parti del mondo, per osannare quella che è la creazione più sublime sulla terra, la donna. Future Vintage Festival è esposizione allo stato puro, un modo interessante per creare un filo conduttore tra mode e stili oltreoceano, da quelli sfrontati di Tokyo ai bon-ton classicisti della Parigi bene. Sono proprio i  quartieri Harajuku e Shibuja ad incantare le masse: colori sgargianti ed eccentricità senza limite per una Tokyo Street Style che non ha sicuramente eguali.

 

Altri appuntamenti importanti saranno quelli dell’undeground più sfrontato dove Grunge, Hip Hop e Gabber hanno fatto non solo tendenza ma anche storia. Ricordiamoci marchi come Gucci, Chanel e Roberto Cavalli che proprio in quegli anni hanno vestito da testa a piedi i migliori rapper della storia musicale americana; un Made in Italy presente in ogni epoca, come a sottolineare la fedeltà del jet-set nei confronti di una realtà stilistica forte e riconosciuta come quella italiana. E poi che dire? Brunello Cucinelli, un nome e una garanzia per la moda sartoriale che negli anni è diventata la bandiera portante della penisola fashion. Un’azienda forte della sua immagine, e un fondatore che ha saputo mettere l’artigiano al centro della sua idea imprenditoriale; un valido esempio per chi sogna di non voltare mai le spalle alla tradizione. È lui l’imprenditore del cashmere che tutto il mondo invidia, questo grazie anche alla sua umiltà che ben si riconosce già nella sua giovinezza, quando figlio di contadini, poco più che ventenne decide di aprire una piccola impresa e colorare il magico tessuto senza troppe pretese.

Sempre restando sul tema sartoria e artigianato per Future Vintage Festival era impossibile tralasciare il prodotto fatto a mano che sempre più spesso viene richiesto dal mercato della moda, questo anche a causa dell’incessante flusso economico del fast fashion che elogia il prodotto finito di basso costo talvolta senza dare importanza al dettaglio e alla qualità dei tessuti. Con Angelo Gallamini, Creative Designer Ermanno Gallamini, e Sara Azzone, Direttrice della Scuola di Moda IED Milano si discuterà dunque degli atelier e del ritorno della moda Tailor-Made. Abbiamo parlato di moda, abiti e tendenze, ma a questo punto è importante anche parlare di corpi e modelle che hanno segnato epoche centrali per la storia della moda. Saranno così attesi gli excursus che vedranno come protagoniste Kate Moss, Tori Amos e le bellezze senza tempo del Drive In. Si vedranno cambiamenti importanti che ridefiniranno al meglio il corpo femminile portandolo dalla fisicità prorompente e ostentata del perizoma in pizzo, all’underwear contenuto ma mai volgare dei primi completi intimi firmati Calvin Klein; ma non solo, si parlerà di magrezza, androginia e trucco acqua e sapone tipico degli anni ’90 che vede una ripresa sociale e simbolica del potere femminile nel quale è la donna stessa a farsi bella non più per il suo uomo ma per ciò che ama vedere allo specchio.

Cos’altro aggiungere su questa iniziativa? Ah sì, la maggior parte degli appuntamenti sono gratuiti ed è necessario solamente prenotare il posto per non rischiare il sold out, e, credeteci, considerando il progetto potrebbe essere plausibile! Un consiglio? Andateci e purificatevi l’anima, perchè questa esperienza visiva è un po’ come una galleria d’arte a cielo aperto. Cultura, Musica e Moda muovono i loro passi assieme con un ritmo sublime, come se in realtà non si fossero mai persi.

Anita Atzori