Digitalive: tornano le arti multimediali di Romeuropa festival
«Secondo anno di storia per Digitalive, uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno romano, all’interno di Romaeuropa festival: opere site-specific, contaminazioni, innovazioni e un occhio di riguardo per le tematiche legate all’ambiente»
Gli artisti
Gli artisti di questa edizione creano conversazioni fra generazioni e linguaggi, percorsi tra analogico e digitale, dialoghi tra naturale e artificiale, e infine umano e non umano. Il culto di antichi saperi archetipici incontra i nuovi riti contemporanei nella performance di Mara Oscar Cassiani Spirit x Roma, basata sulla trasmutazione di maschere vernacolari verso nuovi riti contemporanei generazionali. Marco Donnarumma e Margherita Pevere, vincitori del Digital Award 2018, presenteranno in anteprima assoluta la loro nuova produzione Humane Methods, all’insegna del dialogo fra entità – umane, robotiche e sintetiche. Maria Di Stefano presenta Rouge, video installazione tra l’analogico e il digitale, indaga temi caldi come quello dell’appropriazione, la globalizzazione e il capitalismo culturale.
Delle Opere ultramediali saranno presentate dal coreografo giapponese Hiroaki Umeda che porterà a Digitalive Median, il suo nuovo solo multimediale e immersivo, in anteprima italiana, accompagnato da una nuova versione della performance Intensional Particle, appositamente rielaborata per Romaeuropa festival. Ultravioletto presenta Sonic Arms, una danza di braccia robotiche, che esplora la coesistenza tra robotica, immagini generative e musica.
Spazio alla musica
Anche quest’anno la musica è protagonista di Digitalive, con la presentazione in anteprima assoluta del nuovo album degli ZU, Terminalia Amazonia. ¡miércoles! è un’improvvisazione live di Nicolàs Jaar, in dialogo con la danzatrice Stéphanie Janaina. Si prosegue con Enrico Malatesta che rende omaggio alla storica compositrice Eliane Radigue, contributo prezioso per la musica elettronica, eseguendo un solo per percussioni, Occam XXVI, che fa parte del ciclo di lavori acustici dell’artista francese; Sandra Mason trasporterà gli spettatori nel suo immaginario psichedelico con un dj set tematico tra sintetizzatori vintage e sonorità new wave; infine, Franz Rosati presenterà in anteprima Hyletics, un live set audiovisivo generativo incentrato sulla raffigurazione di un territorio immateriale, privo di confini.
Un occhio al climate change
Molti i lavori che affrontano il cambiamento climatico e le sue conseguenze, Digitalive infatti accoglie anche DE_MIGRATION, installazione audiovisiva degli studenti del corso “Multimedia Arts & Design” di RUFA– Rome University of Fine Arts, che genera un ambiente immersivo utilizzando i dati che descrivono i flussi migratori degli animali, condizionati dall’espansione umana. Inoltre, grazie la collaborazione con RE:HUMANISM, il premio dedicato al rapporto fra arte e intelligenza artificiale, Digitalive presenta Complessità, lavoro di Enrica Beccalli in collaborazione con Roula Gholmieh, in cui la performer in scena modifica il senso del suo equilibrio indossando un dispositivo programmato per sincronizzare i suoi movimenti a quelli di un immenso stormo di uccelli, simulato dall’algoritmo del dispositivo.
«Digitalive nasce per analizzare le interrelazioni fra corpi, software e macchine – afferma la curatrice Federica Patti. – Tra streaming, realtà virtuale, intelligenze artificiali, interattività, l’accelerazionetecnologica continua a rivoluzionare i concetti di tempo e di “live” lasciando emergere un alto gradiente di performatività – nozione ora estesa all’intera natura del processo mediale, il cui centro è diventato il più ampio spettro di azioni quotidiane, intime e collettive. L’ubiquità pervasiva dei media e della rete influenza profondamente i modi e gli stili in cui la performatività viene messa in atto e fruita:”La performatività è postumana”, come direbbe Karen Barad.» Con 10 esperienze internazionali e due guest, Digitalive si rivolge a realtà new generation e a chi sperimenta forme espressive crossover, incarnando la vocazione scouting di Romaeuropa Festival e l’unione fra le due anime storiche della rassegna – le arti sceniche e quelle digitali.
Anche quest’anno a uno fra gli artisti in programma verrà assegnato il Digital Award, per la produzione di un nuovo spettacolo da presentare in anteprima a Romaeuropa 2020. Installazioni luminose e site-specific, infine, quelle pensate dagli artisti Gyula Várnai e Quiet Ensemble sulle linee architettoniche della Sala Santa Rita di Roma – rispettivamente in mostra dal 24 ottobre al 3 novembre e dal 7 al 24 novembre – che si riconferma anche quest’anno un appuntamento fisso per gli appassionati di multimedia art e naturale prosecuzione della programmazione di Digitalive.