Compagnia Toscana Sigari
25 Gennaio 2024   •   Redazione

Compagnia Toscana Sigari: la creazione del sigaro

«Un processo complesso e appassionante, che mette in luce tutto il sapere e l’eccelleza della Compagnia Toscana Sigari.»

La realizzazione di un sigaro è un processo complesso e appassionante. A dare lustro a tale attività, è l’eccellenza italiana Compagnia Toscana Sigari, che si trova a Sansepolcro: nel 1997 il Monopolio – Ente Tabacchi Italiano commissionò a uno studio di agronomi – di cui faceva parte l’attuale presidente della Compagnia, Gabriele Zippilli – una consulenza per la produzione ecosostenibile del tabacco Kentucky nel Comune di Anghiari, in Valtiberina. Nel 2015 fu prodotto il primo sigaro Tornabuoni. L’obiettivo della Compagnia è valorizzare la coltivazione locale nel più rigoroso rispetto del territorio, e realizzare sigari di altissima qualità in grado di soddisfare le aspettative dei fumatori più esigenti ed esperti. L’immobile in cui si producono i tabacchi è stato recuperato da un vecchio opificio per la cura e la selezione del tabacco; inoltre, la produzione avviene con energia pulita, con le minori emissioni possibili.

La coltivazione del tabacco è a km Zero, e segue criteri di sostenibilità poiché sono utilizzati bassi input di fitofarmaci; l’uso delle risorse idriche è oculato, sia nel ciclo agricolo che in quello manifatturiero, e la cura del tabacco a fuoco diretto impiega solo legna di quercia dei boschi circostanti. Inoltre il ciclo produttivo inizia e termina in azienda, senza delocalizzazioni all’estero. La realizzazione di tutte le fasi produttive negli stabilimenti di Sansepolcro evita inoltre il ricorso a trattamenti termici. Le confezioni sono realizzate da piccole aziende locali e sono etichettate FSC® (Forest Stewardship Council), un marchio che può essere utilizzato esclusivamente da aziende certificate su prodotti certificati.

Per poter portare avanti questo approccio occorre «una conoscenza approfondita della terra, delle caratteristiche di ogni singolo appezzamento – afferma Gabriele Zippillia seconda della loro composizione, infatti, possiamo ottenere tabacchi molto pesanti, ricchi di forza, nicotina e aromi, oppure tabacchi più leggeri, molto combustibili e meno carichi di forza, ma altrettanto ricchi di aromi». Le differenti caratteristiche dei singoli appezzamenti, anche nel medesimo territorio, sono una variabile che prima in Italia non era mai stata considerata in rapporto alla produzione di sigari: occorre, così, studiare l’interazione di ogni specifica varietà con ogni specifico terreno. Grazie a questa varietà del terreno, è possibile proporre «svariati tipi di sigari di alta qualità, ciascuno con una propria personalità, ma tutti prodotti nel più rigoroso rispetto dell’ambiente e del territorio».