05 Maggio 2020   •   Monika Beben

Dove vorranno viaggiare gli italiani dopo il Covid – 19? Il fenomeno “Io resto in Italia”

«In attesa di una ripresa totale e in attesa dell’estate gli italiani hanno già scelto: dopo la fine dell’emergenza sanitaria, per le vacanze, gli italiani urlano “Io resto in Italia”.»

Il decreto legge firmato dal Governo il 26 aprile ha finalmente introdotto le tanto attese prime libertà di movimento all’interno della regione di appartenenza dei cittadini, mentre la libera circolazione rimane ancora un sogno lontano. Il settore turistico, che secondo le fonti dell’Istat rappresenta il 13.2% del PIL nazionale, si rivela essere uno dei settori più colpiti oggigiorno.  Le vacanze degli italiani rappresentano indubbiamente uno degli enigmi della fase 3. La domanda frequente è: essi dovranno rinunciare alle vacanze estive? A questo ancora nessuno può rispondere con certezza. Ma se si chiedesse agli italiani dove passerebbero le vacanze estive, la risposta sarebbe senz’altro: “Io Resto in Italia”, divenuto peraltro anche un hashtag di tendenza.

Un Paese tutto da riscoprire

Sulla base dei dati fornitici dall’Istat, in estate viaggia circa il 37,8% degli italiani, con almeno una vacanza a testa. Il 72,6% delle destinazioni scelte sono sul territorio italiano. Sulla base di ciò, uno studio pubblicato il 14 aprile dal World Capital, sulle prospettive del turismo italiano, afferma che qualora tutti gli italiani che hanno viaggiato nel 2019 all’estero, decidessero di viaggiare nella propria patria potrebbero compensare l’assenza dei turisti stranieri del 2020 dovuta al Covid. Si ipotizza infatti che la presenza straniera sul territorio italiano si ridurrà del 92% nel corso del 2020. Ma cosa ne pensano i turisti italiani?

La risposta non si è fatta attendere. Dopo l’Io Resto a casa, nelle ultime settimane è esploso il fenomeno del Io resto in Italia. È spopolato sul web l’hashtag #iorestoinItalia, tra gruppi facebook e dichiarazioni di influencer e blogger, che invitano i propri follower a favorire le ferie in Italia, aiutando così la ripresa economica del Paese. La parola d’ordine sembra essere quella di rinunciare alle vacanze all’estero in virtù di un bene superiore, quello della propria nazione. Una scelta che gli italiani sembrano apprezzare molto: permetterebbe infatti loro di spendere poco e allo stesso tempo di rimanere nei paraggi di casa, favorendo luoghi poco affollati e forse addirittura poco conosciuti. Inizierà l’era della “riscoperta” di tutti quei paesaggi e località nelle nostre vicinanze che avevamo sempre sottovalutato.

E gli operatori turistici?

Anche il comparto del turismo, consapevole sia delle preferenze degli italiani che dell’impossibilità di continuare una programmazione all’estero ha aderito all’iniziativa. Non si hanno di fatto notizie certe su quando potranno riprendere i voli tra i Paesi né su quando si potrà viaggiare in totale tranquillità. È nato per questa ragione il progetto Io Resto in Italia, ad opera di 200 imprenditori del settore turistico. Si tratta di un ambizioso progetto di rilancio del turismo in Italia, che grazie a un sito web, offre spunti per riflessioni e proposte ai diretti interessati.

io resto in italia

I Roesto In Italia è pertanto la reazione alla crisi che sta abbattendo il turismo italiano. E se qualcuno ancora non lo sapesse, il nostro Paese vanta di ben 55 siti inseriti nel Patrimonio UNESCO, ponendosi in testa a tutti i Paesi per il numero di riconoscimenti. Dal turismo artistico a quello storico – culturale, continuando con quello balneare, gli italiani nel 2020 non avranno nulla da invidiare al resto del mondo. Ma non si tratta solo di luoghi da visitare, ma anche di vere e proprie experience. Ricordiamoci che l’Italia è considerata una tra le cucine più rinomate al mondo, una gastronomia ricca di sapori e profumi. L’infinita selezione di vini, formaggi, pizza e pasta offre non solo percorsi enogastronomici da far invidia, ma darà la possibilità quest’anno agli italiani di dare prova della solidarietà nei confronti dei propri cittadini e della propria Nazione. Nel 2020 Io Resto In Italia, e tu?

Monika Beben