02 Luglio 2016   •   Snap Italy

CRLN, la nuova voce della MacroBeats Records, si racconta a SnapItaly

Carolina, classe 1993, studia ed è iscritta all’università; CRLN è la nuova voce della Macro Beats Records.


Quanto si assomigliano e in cosa invece sono differenti?

Sono praticamente la stessa persona. Sono una ragazza troppo confusionaria. Non potrei mai far finta di essere un’altra persona perché già è difficile essere me stessa. Tra l’altro mi piace presentarmi in modo trasparente, senza schemi e impalcature. Quindi quella ragazza che studia e ha l’ansia prima degli esami è la stessa che canta e ha l’ansia prima di salire sul palco

Il 20 maggio è uscito il tuo primo EP. Quali sono gli argomenti che hai voluto esprimere con questi brani e da dove prendi l’ispirazione?

Ho parlato principalmente di me, nel senso che tutto quello che c’è dentro all’EP è qualcosa di realmente mio. Racconto di rivincite e di storie d’amore. Alcune forse non erano neanche storie che ho vissuto davvero, ma le ho rese mie, le ho urlate e cantate mentre le scrivevo. Sono stati dei momenti in bilico tra sogno e realtà e nell’EP sono riuscita a creare un po’ quella dimensione onirica che a tratti ho vissuto.

L’inizio di questa avventura ha qualcosa di curioso, ce ne vuoi parlare?

È iniziato tutto un anno fa, quando dopo aver caricato su instagram varie cover mie, Macro Marco ha iniziato a seguirmi. Io ovviamente seguivo tutta la Macro Beats con i suoi artisti e mai mi sarei aspettata di ricevere attenzioni proprio dal “boss”. Una mattina gli ho scritto e abbiamo iniziata a parlare. Tra una chiacchiera e l’altra abbiamo scoperto di essere vicini di casa a Roma. Dopo pochi mesi si è iniziato a parlare di lavorare insieme. E niente, poi è uscito l’EP.

Da giovane ragazza dell’epoca dei social quanto è importante l’uso dei social network e quanto pensi possa cambiare il modo di scoprire i giovani artisti?

Purtroppo oggi i social network sono di primaria importanza per il talent scouting. Dico purtroppo perché sono sicura che nel mondo esistano dei talenti che non concepiscono l’importanza di questi mezzi di comunicazione e che probabilmente per colpa della loro “ignoranza” rimarranno nascosti. Io ho sempre riconosciuto la grandezza dei social e non li ho mai rifiutati sfruttandoli. È anche vero che mai avrei pensato che potessero aiutarmi in modo così concreto, ma fino a che non ti capita, non ci credi come dovresti.

Quali sono gli artisti ai quali ti ispiri? E a quali vorresti assomigliare?

Ci sono degli artisti che ascolto molto ma non voglio assomigliare a nessuno di loro. Tra questi ci sono i Daughter, Kacy Hill, Dream Koala, Alina Baraz, Barney Artist, Raleigh Ritchie e Jordan Rakei.
La lista è infinita, ma loro sono i più caratteristici e quelli che ascolto più spesso durante le mie giornate.

Se ti chiedessimo di fare 3 playlist come le intitoleresti e quali sarebbero le canzoni che ne farebbero parte?

Non ho mai creato una playlist in vita mia, quindi oggi sarà ufficialmente la prima volta. Allora probabilmente una playlist servirebbe per rilassarsi, quindi la chiamo “NO anxiety” e dentro ci metterei qualcosa tipo Unfold di Alina Baraz, Sugar me di L I M, Arrival of the Birds dei Cinematic Orquestra, A message di Kelela, Balance her in between your eyes di Nicolas Jaar, Bloom di Dpat, Sapphire di Bonobo e Downlow di Mulherin.

Un’altra playlist potrebbe essere per quelle giornate in cui ti svegli felice e vuoi dare un sottofondo al tutto. La chiamerei “Svegliarsi OK” e dentro ci metterei Space di Barney Artist, la verità non abita più qua di Ghemon, Shit, damn, motherfucker di D’angelo, Bloodsport di Raleigh Ritchie, Think of Anything di Jojee, Aftergold di Big Wild, Sunset Love di Petit Biscuit, Cigarettes and chocolate di Chet Faker e Untitled 03 di Kendrick Lamar.

L’ultima playlist è quella per le “prese a male”. Quando stai male per qualcosa e vuoi semplicemente stare peggio affiancandoti al giusto soundtrack. Io lo faccio sempre ahah.
La chiamo con tre puntini di sospensione “…” e dentro ci metto sicuramente Youth dei Daughter, Gazi di Achal, Stay degli XxanaxX, Earth di Dream Koala, Trains dei Porcupine Tree, Dentro i miei vuoti dei Subsonica, Non ci sei più di Mecna, Finchè morte non ci separi di Levante, Elementare di Niccolò Fabi.

Come ti senti rispetto al mondo che ti circonda e rispetto ai tuoi coetanei?

Generalmente mi sento lontana. Non superiore o inferiore, ma distante. Troppo spesso penso di potermi capire solo io. Vedo tanta superficialità attorno a me, io provo a farmi scudo ma quando mi tocca ci sto male. A volte ho la necessità di conoscere persone vere, che non pensino alla serata, al vestito o al nulla generale. Quando provo a toccare i cuori degli altri troppo spesso tocco il vuoto e non riesco ad averci dei contatti seri. La vita però mi ha regalato degli incontri unici, con persone ricche d’animo e quelle volte mi sono bastate per non sentirmi più così sola.

Hai cominciato il tour promozionale del tuo EP. Come ti senti e dove potremo ascoltarti?

Mi sento carichissima. Non sono mai stata un animale da palcoscenico e mai lo sarò credo, però intonare un pezzo e sentire il silenzio attento del pubblico mi emoziona ogni volta. Per scoprire tutte le mie date estive basta seguirmi sui miei social https://www.facebook.com/CRLNakaCaroline/?fref=ts .

Lorenzo Bianchi