visitare sabbioneta
03 Luglio 2017   •   Snap Italy

Visitare Sabbioneta, la città ideale del Rinascimento

«Visitare Sabbioneta è un must che non poete assolutamente perdere. Raggiungeteci in questo viaggio alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia, dichiarato Patrimonio dell’Umanità.»

C’è una cosa che dovete assolutamente fare, visitare Sabbioneta (sito ufficiale), ovvero quella città nota anche per essere attraversata dal 45° parallelo, situata più nello specifico in provincia di Mantova. A partire dal 2008, grazie al bellissimo centro storico – che merita una visita approfondita, di quelle fatte con il naso all’insù – è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO (qui e qui altri esempi).

Sabbioneta, la città dei Gonzaga

Quello che ha spinto l’UNESCO a nominare la cittadina, assieme a Mantova, Patrimonio dell’Umanità è l’importante eredità che questi due luoghi custodiscono gelosamente. Sono due dei centri più importanti, nonché rappresentativi, del Rinascimento italiano ed europeo. Entrambe le città sono state emblema della Signoria dei Gonzaga, che le ha rese uniche nel loro genere. La prima, peraltro, è l’esempio, ancora in piedi e ben conservato, della Città Ideale, tipica di quei secoli. Inutile aggiungere che si tratta di un motivo in più per visitare Sabbioneta.

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Il borgo nacque alla fine del 1500, per volere di Vespasiano Gonzaga Colonna, che ne ordinò la costruzione lì dove era la rocca del nonno, affiancata da un piccolo insediamento. Ecco, quindi, che visitare Sabbioneta rappresenta un motivo in più per conoscere l’antico tracciato della antica Via Vitelliana, fulcro nevralgico della Pianura Padana. Per volontà dei Gonzaga la cittadina divenne ben presto un piccolo Stato autonomo, utile per bloccare l’avanzata spagnola. Questa, infatti, si inseriva in un contesto formato da grandi ducati quali quello di Milano, Mantova, Parma e Piacenza. Come noto, all’epoca il Ducato di Milano era retto dagli spagnoli, mentre gli altri erano retti dai Gonzaga o dai Farnese (Ducato di Parma e Piacenza). Ecco spiegato il perché Sabbioneta, sin dal primo momento, divenne un punto di importanza vitale e strategica, nonché crocevia per tutti i traffici commerciali sia via fiume che via pianura. Una storia intensa e affascinante, quindi, quella di questo piccolo borgo, che oggi conta poco più di 4000 abitanti e che, un tempo, era una vera e propria punta di diamante nel cuore della Pianura Padana.

Chi arriva in zona si trova dinanzi a un vero e proprio gioiellino. Creata sulla base di quella che era la città ideale dell’Umanesimo, Sabbioneta ha un’aria aristocratica, che la rende a dir poco magnificente. Qui si respirano ampie boccate di arte e di storia. Camminando per il centro storico non si possono non scorgere, ad ogni angolo, testimonianze di un passato glorioso e nobile. Le corti cinquecentesche riprendono vita, i portici, i cortili, le piazzette sono ancora lì a riportare alla mente quello che Sabbioneta fu durante il periodo dei Gonzaga. Essendo stata costruita dal nulla, la città ha un carattere abbastanza uniforme e questa è una peculiarità che la rende unica.

Dopo la morte di Vespasiano, però, iniziò una lenta e progressiva decadenza che, fortunatamente, non ne ha inficiato la bellezza. Si riconoscono ancora perfettamente la struttura urbana, cinta dalle mura stellate, gli edifici rinascimentali, le chiese, i teatri e i palazzi.

In giro per Sabbioneta

Entrando da una delle porte di accesso per la cittadina, si nota subito che il centro storico è rimasto intatto. Se dall’alto Sabbioneta sembra una stella, data la classica forma della cinta muraria, quando si gira per le stradine del centro non si può che rimanere abbagliati. Perché visitare Sabbioneta, in un certo senso, è come sognare…

La prima, imperdibile bellezza da visitare, soprattutto se si ha a disposizione poco tempo, è il Palazzo Giardino, che sorge in piazza d’Armi. Si tratta di una reggia vera e propria, fatta costruire da Vespasiano Gonzaga, come gran parte della città. Qui si respira un’aria classica e lo si deve sia a i diversi dipinti che raffigurano Roma e i suoi fasti, sia alle statue degli imperatori, imponenti e maestose. Notevole sia il Camerino dei Cesari che la Camera di Filemone e Bauci, che ospita degli affreschi molto importanti. Alzando gli occhi, si nota immediatamente un bellissimo soffitto a volta con al centro lo stemma del duca, sorretto da simboli di forza e controllo.

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Anche la Chiesa della Beata Vergine del Carmine, fatta erigere da Vespasiano Gonzaga, è imperdibile. Questa ha subito, nel corso degli anni, alcuni cambiamenti, e a oggi si intravedono bellissimi tratti rococò che la rendono ancora più bella. Entrando dal portale principale, si nota subito la navata unica che mette in risalto tutte quelle che sono le decorazioni delle cappelle. Non si può perdere anche il bellissimo crocifisso, che risale al XV secolo e che fu un dono di San Carlo Borromeo, oggi venerato da molti fedeli per delle doti miracolose. Sabbioneta è bella in ogni angolo. Il Palazzo Ducale, le gallerie, i giardini, i teatri: tutto è da visitare.

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Come detto, dal 2008 la cittadina è un centro entrato nella lista dei patrimoni dell’umanità e questo grazie a due decenni di strenua valorizzazione del territorio. Dopo qualche secolo di decadenza, il borgo antico è tornato ai vecchi fasti, ricevendo anche la famosa Bandiera Arancione del Touring Club italiano.

Serena Marigliano