Peschici
15 Marzo 2017   •   Carolina Attanasio

Visitare Peschici: alla scoperta dell’altro lato della Puglia

“Non solo Salento: la Puglia è un mare di sorprese e posti che vi lasceranno a bocca aperta. Oggi vi portiamo a Peschici, sulla costa del Gargano”

L’Italia è bella tutta, evviva le ovvietà: ogni regione, però, ha la sua punta di diamante, un luogo o un’area che per svariati meriti riesce a convogliare orde di turisti assatanati e fa la fortuna di chi ci vive e lavora.

Nel caso della Puglia, restiamo sempre imbambolati dalle meraviglie del Salento e, ben volentieri, ci facciamo ritorno ogni volta che possiamo. Ma non di soli pasticciotti vive il turista, per cui – buttando l’occhio verso nord – ecco la Murgia, il Tavoliere delle Puglie, il Gargano. Proprio nel Parco Nazionale del Gargano si trova una serie di affascinanti borghi marinari a strapiombo sull’Adriatico, tra questi potete visitare Peschici.

Splendidamente arroccata su un costone carsico a picco sul mare, Peschici emana ancora l’aria delle dominazioni arabe, con le sue case bianche e gli anfratti scavati nella roccia. Arrivando da Rodi Garganico, la si vede dominare l’Adriatico da circa cento metri di altezza, col suo Castello Svevo che svetta sull’apice del costone. Per la sua posizione, è la base ideale per partire alla scoperta del Gargano.

Il centro storico di Peschici si snoda tra i vicoli e le tipiche scale, circondati da botteghe e locali che vi faranno benedire a gran voce la cucina di Puglia.

Tra i motivi per visitare Peschici c’è sicuramente la miriade di baie dei dintorni,  più volte insignite con le Bandiere Blu che, nel corso degli anni, hanno contribuito a rendere l’area del Gargano una delle più competitive del sud Italia per l’accoglienza turistica.

Di seguito, tre cose che non potete non fare se capitate a Peschici.

Visitare il centro storico e il Castello Svevo

Difficile ignorarlo, dal momento che svetta trionfante dal punto più alto della cittadina. Non potete visitare Peschici senza fare un salto al Castello Svevo, edificato dai Normanni tra il X e l’XI secolo a scopo difensivo dai Saraceni, fu abitato in origine dai Monaci delle isole Tremiti e, in seguito, fortificato e abbellito durante il regno di Federico II. Durante la dominanza spagnola fu roccaforte di protezione dai turchi. La sua costruzione determinò anche lo svilupparsi di tutto l’abitato adiacente, che prese il nome di ‘Pesclizo’. Attualmente è visitabile, al costo di 4 euro, e le sue stanze sono adibite a Museo in cui sono esposti numerosi strumenti di tortura medievale.

Immergervi nelle acque della Baia di Manaccora (o Manacore)

Sabbia bianca e fine, mare cristallino e adatto a tutti (i fondali sono bassi), la Baia di Manaccora si trova nelle immediate vicinanze di Peschici, in direzione di Vieste. Racchiusa e protetta da due costoni rocciosi, è facilmente raggiungibile poiché la strada arriva quasi alla spiaggia. È attualmente attrezzata quasi interamente da lidi e villaggi privati, ma la sua posizione, totalmente immersa nella natura, la rende un angolo di paradiso impossibile da perdere.

Eplorare il litorale e le grotte marine

Visitare Peschici vuol dire anche perdersi lungo la costa circostante, ricca di grotte e piccoli anfratti scavati dal mare e dal tempo, paesaggi lunari immersi in acque spettacolari. Da Peschici potete prenotare facilmente un’escursione in questi luoghi meravigliosi, sormontati dalla rigogliosa Macchia mediterranea. A partire da Peschici, incontrerete la Grotta Rossa, che contiene al suo interno una piccola spiaggetta, la Grotta Smeraldo, che a dispetto del nome è completamente abitata da pipistrelli; la Grotta Calda, invece, come il nome suggerisce, è caratterizzata da un ambiente interno dalle alte temperature.

Nel visitare Peschici, potete muovervi facilmente attraverso tutta la costa del Parco Nazionale del Gargano. Vi consigliamo di fare un salto nella vicina Vieste, anche lei delicatamente adagiata sulla costa carsica e ricca di scorci mozzafiato. A 2 km da Peschici, non perdetevi una visita al Santurario della Madonna del Loreto, famoso per avere le dimensioni di una grossa barca, quella di un gruppo di pescatori scampati al mare in tempesta, che furono miracolosamente guidati a terra e decisero di ringraziare la Provvidenza costruendo il questa chiesa così suggestiva.

Carolina Attanasio