14 Febbraio 2016   •   Andrea Fabiani

Sanremo 2016: ecco i nostri Top e Flop

«Si chiude la 66^ edizione del Festival più amato e discusso della musica italiana, ecco i nostri top e flop»

Siamo giunti al termine della settimana più lunga nel panorama musicale italiano, la cinque giorni di Festival di Sanremo ci ha regalato tanti record, molti successi e anche qualche flop.

Dal punto di vista musicale si è confermata la strana regola del Festival, infatti i brani proposti in gara sono risultati noiosi al primo ascolto, ma già dalla seconda serata e dai primi passaggi in radio ci siamo resi conto di conoscere tutti i ritornelli e le canzoni sono diventate magicamente orecchiabili e radiofoniche.

Lo spettacolo dell’Ariston, come ogni anno, ci ha regalato momenti veramente emozionanti, grandi ritorni, colpi di scena e polemiche, così abbiamo deciso di raccontarvi il nostro festival attraverso una speciale classifica con i TOP e i FLOP di Sanremo, senza dimenticare alcuni premi fuori concorso: miglior ospite, premio eleganza, premio simpatia.

Iniziamo questa nostra speciale classifica…

MIGLIOR OSPITE – Cristina D’avena
Arriva a grande sorpresa sul palco dell’Ariston durante l’ultima serata del Festival, dove viene accolta dall’ovazione del pubblico e anche della Sala Stampa. La sua presenza, richiesta ad alta voce dal web e dai suoi fan senza età, è stata promossa dalla coppia di Radio 105 Pellizzari – Brigante che hanno accompagnato la D’avena prima della sua esibizione. La scaletta comprendeva quattro grandi successi: “Il valzer del moscerino”, “Kiss me Licia”, “Occhi di gatto”, “La canzone dei Puffi”. Un’artista che offre un repertorio senza tempo, un momento di allegria che ci spinge a ricercare il bambino che è in noi, inoltre i testi sono stati cantanti a memoria perfino dalla giuria degli esperti.

PREMIO FASHION – Annalisa 
Prima di assegnare (idealmente) il premio ad Annalisa, ci teniamo a fare una menzione speciale per Ermal Meta, infatti a nostro parere l’artista italo-albanese si è distinto come “uomo fashion” del Festival con i suoi abiti confezionati Vivienne Westwood, ma un po’ per patriottismo, un po’ per galanteria preferiamo la giovane cantante di Savona. In cima a tutte le classifiche della nostra redazione fashion, per tutte e 5 le serate ha collezionato una votazione pari a 9 punti su 10. Splendida ed elegante, anche grazie ai meravigliosi abiti creati dallo stilista italiano Mario Dice.

PREMIO SIMPATIA – Rocco Tanica
Molti comici si sono alternati sul palco dell’Ariston, dal trio Aldo-Giovanni-Giacomo alla coppia Pieraccioni-Panariello, senza dimenticare le performance di Nino Frassica, Enrico Brignano e la presenza fissa dei Coniugi Salamoia, ma il nostro premio non va a nessuno di loro. Per noi il personaggio più simpatico del Festival è senza alcun dubbio Rocco Tanica, al secolo Sergio Conforti, componente (fuori  concorso) del gruppo Elio e le Storie Tese, quest’anno lo ritroviamo a Sanremo nel ruolo di inviato speciale dalla sala stampa, dalla quale ha proposto la sua surreale rassegna di giornali e riviste. Tra ospiti improbabili e battute graffianti, ha tenuto il pubblico incollato alla TV fino al termine di ogni serata.

TOP 

Carlo Conti: il Re del Festival, colleziona record su record, dall’auditel a Twitter, passando per il gradimento uniforme di pubblico e stampa. Promosso a pieni voti sia come presentatore che come direttore artistico, riesce nella scelta di (quasi) tutte le canzoni in gara e si distingue per eleganza e simpatia sul palco dell’Ariston. Poco da aggiungere poiché si tratta di una conferma assoluta.

Virginia Raffaele: un vero e proprio show, un’artista a 360° gradi che accetta di “nascondere” la sua immagine per impersonare 4 dive dello spettacolo e della moda, da Sabrina Ferilli a Carla Fracci, da Donatella Versace a Belen, salvo tornare se stessa durante l’ultima serata. Un mix esplosivo di bellezza e simpatia che reinventa il ruolo della co-conduttrice regalandoci la vera mattatrice di quest’edizione del Festival di Sanremo.

Chiara dello Iacovo: entra in punta di pedi nella grande scena del Festival, canta una canzone simpatica, allegra e soprattutto orecchiabile. Si distingue anche e soprattutto fuori dal palco, sia per la disponibilità con i fan che con la stampa, in conferenza ci racconta qualcosa in più sulle sue esperienze e ci emoziona quando viene a ringraziare personalmente la sala stampa del Palafiori per il Premio “Lucio Dalla” – Nuove Proposte. Una boccata di aria fresca per la musica italiana.

Gli Stadio: un ritorno attesissimo, dopo cinque partecipazioni a Sanremo e con uno striminzito 5° posto come piazzamento più alto raggiunto in gara, si ripresentano con grandi aspettative e con un brano mozzafiato. 26 album pubblicati, 8 raccolte e 39 anni di successi nella musica italiana, ma questa volta il successo arriva anche al Festival con la vittoria del Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” e soprattutto con la vittoria della sezione “Campioni”. Un gruppo che ha ancora molto da dire nel panorama musicale italiano.

Ezio Bosso: la parentesi più intensa ed emozionante del Festival, un ospite troppo sottovalutato alla vigilia della manifestazione canora più amata d’Italia. Sale sul palco e ammutolisce il pubblico, prima con una lunga riflessione sul senso della vita e della musica e poi con l’incantevole melodia del suo pianoforte. Un esempio per la musica italiana e non solo, dopo l’esibizione la sua The 12th Room è saltata in testa alla classifica iTunes.

FLOP

Gabriel Garko: la vera nota stonata del Festival, un disastro dopo l’altro, si salva solo nella scelta d’abito durante le cinque serate. Non gli riesce una battuta, non gli riesce una gag e quando gli tocca leggere una poesia cala il gelo tra il pubblico, addirittura riesce a inimicarsi i tecnici che gestiscono il suggeritore (gobbo) che gli tendono una “trappola” durante l’ultima serata. Si rivela l’unica scelta sbagliata da Carlo Conti.

Cecile: il suo brano N.E.G.R.A. era uno dei più attesi dato il contenuto e il messaggio che intendeva lanciare, ma alla fine il testo si è rivelato un’arma a doppio taglio e l’interpretazione non ha convinto quasi nessuno. Purtroppo siamo costretti a riservare un posto “flop” ad una giovane artista, ma forse su Cecile ha pesato troppo l’eco mediatico riservato al brano presentato.

Enrico Brignano: ci si aspettava tutta un’altra performance, il comico romano in attesa di esibirsi in teatro a Sanremo il 15 sera è uno degli ospiti della 4° serata ma non regala alcuna emozione e tanto meno nessuna risata. Un monologo sui figli e sulla famiglia, qualcosa di già visto e poco frizzante. Sicuramente a sminuire la sua esibizione c’è il confronto con gli altri comici intervenuti durante il Festival,soprattutto Frassica e il duo toscano Panariello-Pieraccioni.

Voto della Sala Stampa “Roof”: il flop più grave coinvolge artisti in gara, giornalisti e pubblico televisivo. Durante la terza serata, dopo l’esibizione dei giovani Miele e Francesco Gabbani, l’80% della Sala Stampa “Roof” dell’Ariston non è riuscita a votare a causa di un guasto tecnico. La situazione si è ulteriormente complicata quando la Rai in diretta ha dato come vincente della sfida Miele, salvo poi ordinare la ripetizione della votazione con esito positivo nei confronti di Gabbani. Risultato: la giovane artista siciliana in lacrime, il pubblico a casa confuso e i giornalisti sotto i riflettori, poi addirittura a notte fonda arriva la Polizia Postale ad indagare sull’accaduto ma finisce tutto con un nulla di fatto.

Francesco Paolo Salerno (stilista Deborah Iurato): il giorno dopo l’esibizione della cantante ragusana, lo stilista risponde alle critiche sul vestito viola inviando una lettera ai giornali: «(…) alla sig.ra Iurato sono stati consegnati degli abiti random della nuova collezione e che ha scelto col suo stylist che la segue per la kermesse. Io sono based in Los Angeles (…). Le scrivo per non associare da questo momento il mio nome alla cantante sopra citata.» Una caduta di stile incredibile per uno stilista di tale fama e sopratutto per un uomo che mette in ridicolo una giovanissima artista, già abbondantemente bersagliata dai giornali di moda.

Andrea Fabiani