07 Gennaio 2017   •   Redazione

The Shalalalas: il duo romano si racconta

“Il duo romano racconta il proprio percorso tra live in tutta Europa e attività in studio”

I The Shalalalas  sono un duo romano formatosi nel 2012 dall’incontro tra Alex Hare, un chitarrista, e Sara Cecchetto, cantante e violinista. Già nel 2013 hanno prodotto il loro primo EP “The Fucking Shalalalas“, accompagnato da un’intensa attività live, a cui è seguito nel 2015 il nuovo lavoro “There are 3 las in Shalalalas“. Con questo è iniziato il “3 las tour” che ha portato il duo in più di 80 città italiane ed europee, con la partecipazione al Primavera Sound Festival di Barcellona. Inoltre il brano “A Week” è stato scelto per la sigla della fiction Rai “L’allieva“, in cui sono presenti anche altri brani dello stesso disco in alcune delle puntate.

Ciao ragazzi! Iniziamo dal principio…come si sono formati i The Shalalalas? Perché questo nome?

Ciao Chiara, ciao Snap Italy! I The Shalalalas si sono formati alla fine del 2012, in seguito a una jam session abbastanza etilica che si tenne in un locale di San lorenzo a Roma. Io (Alex) rimasi folgorato dalla voce di Sara, che fino a quel giorno conoscevo solo come violinista. La sua voce esprimeva esattamente quel senso di allegria, spensieratezza e spontaneità che vuole trasmettere il nome Shalalalas.

A quale genere musicale sentite di appartenere? Quali artisti vi hanno maggiormente ispirato?

Ci definiamo dream folk, ma forse siamo più dream pop. Per noi la melodia è fondamentale, ma fino ad oggi abbiamo utilizzato strumenti tipici del folk, quali chitarra acustica e violino. Tra gli artisti comuni ci siamo sempre ispirati ai Velvet Underground e ai Belle and Sebastian. Poi ognuno di noi ha i propri ascolti che infiliamo inconsapevolmente nella nostra musica.

Un anno fa siete stati selezionati per il Primavera Sound Festival, come è stata questa esperienza?

È stata un’esperienza incredibile. Abbiamo suonato su 4 palchi diversi, in 4 situazioni diverse, sempre piene di gente curiosa che anche se non sa chi sei ha voglia di scoprire la tua musica. Ma sicuramente il concerto più emozionante è stato quello sul palco H&M, subito dopo il concerto degli Strokes, a 50 metri da dove avevano suonato loro, che sono uno dei nostri gruppi preferiti. È stata una botta di adrenalina mai provata prima. Intorno al Primavera, poi, abbiamo costruito un tour tra Francia e Spagna e siamo stati in giro per tre settimane. In generale siamo cresciuti tanto come musicisti.

Il 2016 vi ha portato invece su un altro importante palco, quello di Sarà Sanremo….volete raccontarci qualcosa?

Diciamo che è stata un’esperienza opposta rispetto a quella del Primavera. Siamo stati dieci giorni a Sanremo a fare interviste, collegamenti con “La vita in diretta“, foto e clip varie. Ci è mancato un po’ il rapporto quotidiano con la musica. Abbiamo osservato da vicino il mondo della TV e sicuramente siamo cresciuti tanto anche con questa esperienza. Abbiamo legato con gli altri cantanti e musicisti e ci siamo trovati molto bene con tutti!

A questo punto non rimane che chiedervi quali saranno i vostri progetti futuri…

Abbiamo il nuovo disco registrato. Ancora non abbiamo né una data di uscita né un titolo, ma possiamo dirvi che questa volta ci sono anche basso e batteria. Volevamo arrangiare un po’ di più i nostri pezzi ed è uscito fuori un disco che ha vari volti. Rispetto al passato c’è qualche pezzo più ballabile.

Allora vi facciamo un “in bocca al lupo”!

Grazie e crepi il lupo!

Chiara Cavaterra