TEDxRoma, gli innovatori all’Auditorium Parco della Musica
«Sabato 9 aprile, 18 innovatori dal mondo delle scienze, delle arti e dell’imprenditoria hanno diffuso idee e riflessioni sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Un reportage dalla giornata di TEDxRoma, con le 7 eccellenze italiane che hanno partecipato»
I game changers sono persone che non hanno paura di mettersi in campo per conoscere e sperimentare. Sono i curiosi, gli appassionati, i rivoluzionari. Quelli che riescono a testare il terreno della propria disciplina senza arrendersi, a risolvere i problemi andando oltre le barriere della consuetudine. Nel corso della storia, i game changers hanno avuto la forza straordinaria di vedere e pensare il mondo in maniera originale, ma in una società che cambia rapidamente tutti noi siamo chiamati ad essere un po’ dei rivoluzionari. Mantenersi “creativi, curiosi, ispiranti” e non fermarsi di fronte agli ostacoli del pensare comune significa avere voglia di di far ripartire la società e l’economia, di prendere parte attivamente a un pensiero collettivo che cambia. Nella giornata di sabato 9 aprile, a Roma, nel corso del TEDxRoma, tra gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica 18 personalità dal mondo della scienza, della cultura, dell’innovazione e delle arti hanno spronato una platea di centinaia di persone ad assumere il punto di vista di un game changer. Diffondendo storie, spunti di riflessione e idee su alcuni dei temi più importanti della contemporaneità, queste menti straordinarie hanno dato vita all’edizione romana di TEDx, evento locale che si svolge nell’ambito della realtà internazionale TED Conferences.
TED è una famosa organizzazione no-profit nata in America nel 1984 e votata alla “diffusione di idee che meritano di essere diffuse”, o meglio ideas worth spreading. La sua strategia comunicativa è la conferenza dal vivo – lo speech – attraverso cui ogni anno, presso l’appuntamento ufficiale di Vancouver, esponenti delle discipline più disparate diffondono idee, intuizioni e riflessioni in conferenze dalla durata massima di 18 minuti. I video di questi discorsi vengono tutti pubblicati sul sito ufficiale dell’organizzazione (o sull’app) a completa disposizione degli utenti del web, e quel che ne esce fuori è un portale di informazione vasto, ricco di storie che nel loro campo stanno andando fuori dagli schemi e cambiando le regole del gioco.
La giornata di sabato è stato il primo dei 35 appuntamenti previsti in Italia per il 2016 e si è svolta nell’ambito del programma TEDx, una serie eventi locali organizzati sotto licenza TED, ma in modo indipendente e locale rispetto all’evento americano. Il loro obiettivo è riunire il pubblico in un’esperienza simile a quella che si sperimenta all’appuntamento ufficiale di Vancouver. Le porte dell’Auditorium erano aperte già alle 9,30 del mattino e la grande affluenza, anticipata dal sold out immediato delle prevendite, è stata gestita dal team di organizzatori rapidamente, in poco più di un’ora. Al momento della registrazione ogni spettatore ha ricevuto un piccolo kit del game changer: oltre a qualche sponsor, in una borsetta di tela c’erano libretto con programma della giornata, spazio per annotazioni personali, pass per il pranzo, una penna e un cartellino da appendere al collo dopo averlo compilato con alcune informazioni: “My name, My game, My next move”, “Il mio nome, il mio gioco, la mia prossima mossa”. E’ stato questo il primo messaggio con cui TEDxRoma ha spronato ogni partecipante a riflettere sulle proprie potenzialità interagendo con il mondo dell’innovazione.
Verso le ore 11,00 gli organizzatori del TEDxRoma hanno dato il via all’evento con le prime riflessioni. In una cornice essenziale, in cui a dominare il palco era il singolo speaker sul palco e la grande scritta TEDxRoma sullo sfondo, 18 conferenze suddivise in tre atti hanno lasciato che gli ospiti parlassero di sé e delle loro discipline in maniera accattivante e originale. Tra le personalità che hanno preso parola c’erano David Payne, l’inventore della fibra ottica all’Erbio, Candace Johnson, tra le 50 imprenditrici più influenti d’Europa secondo il Time, che prima del discorso ha coinvolto il pubblico in una danza divertente e stimolante; Catalina Oana Curceanu, scienziata di fisica quantistica che lavora ai computer del futuro e che grazie all’aiuto di un pianista ha simulato le potenzialità degli algoritmi quantistici; Derrik de Kerchove, sociologo tra i massimi esperti di nuovi media, artisti e musicisti da tutto il mondo, e ben sette eccellenze italiane nei campi della medicina, della scienza, dell’agricoltura e del cinema:
Alessandro Guagni e Lorenzo Bianchi sono due professionisti che dedicano il tempo libero a una passione in comune: la riscoperta di antiche tradizioni agricole italiane. Fondatori della kissing.lab, sul palco di TEDxRoma hanno coinvolto il pubblico strappando risate, ma anche riflessioni. Raccontando la loro riscoperta di quello che viene chiamato l’aglio del bacio, prodotto tipico italiano a rischio estinzione, questi due modern farmers si sono fatti portatori di un messaggio incredibilmente positivo: il loro entusiasmo nel diffondere, nonostante la crisi, le eccellenze del Made in Italy nel mondo.
Loretta Falcone è una mamma e scienziata in carriera: si è occupata per anni dell’analisi dei dati nel laboratorio di Jet Propulsion della NASA e ha sviluppato tecniche di intelligenza artificiale per far avanzare la ricerca nel campo della fisica spaziale. In un talk mozzafiato, questa scienziata ha raccontato gli ostacoli con cui ha dovuto fare i conti come madre quando suo figlio, alcuni anni fa, ha contratto il PANDAS, una sindrome neuropsichiatrica difficile da comprendere. Da outsider nel mondo scientifico, è in questo momento della sua vita che Loretta ha dovuto abbattere ancora una volta le sue barriere interiori.
Guglielmo Lanzani è il coordinatore del Center for Nano Science and Technology al Politecnico di Milano attivo in ricerche sui conduttori organici a base di carbonio, tra cui lo studio sulla retina artificiale. In meno di 18 minuti, Lanzani ha affascinato il pubblico raccontando le meravigliose potenzialità del carbonio, che con la sua struttura chimica eclettica sta rendendo possibili dispositivi medici commestibili e biocompatibili . Grazie alle ricerche del suo team, il mondo delle nanotecnologie sta mettendo a punto nuove possibilità per esplorare e curare il corpo umano. Quante cose cambierebbero se fosse possibile introdurre nelle persone micro-dispositivi che interagiscono con il medico?
Giuseppe Testa è il direttore del laboratorio Epigenetica delle cellule staminali all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Il suo TED Talk è stato introdotto evocando il noto film d’animazione Avatar, perché è proprio sull’idea di avatar cellulari che le sue ricerche stanno cambiando le regole della medicina. Attraverso le cellule staminali, il team di Testa ha l’obiettivo di arrivare a condurre studi clinici non più sulle persone, ma su un loro modello “esterno” che ne riproduca le caratteristiche genetiche. Questo renderebbe possibile comprendere, e magari affrontare, malattie oggi incurabili.
Amedeo Balbi è uno dei principali astrofisici italiani, membro dell’International Astronomical Union e autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche. Da divulgatore, ha sempre stimolato la comunità scientifica ad affrontare il percorso della scienza soprattutto come esperienza emotiva e umana, e il suo discorso sul palco di TEDxRoma ne è stata una testimonianza. Partendo dall’interrogativo “siamo soli nell’universo?”, Amedeo ha tracciato una linea immaginaria lunga quattromila anni su cui ha ripercorso la storia della natura nel tentativo di dare una risposta scientifica a questo grande interrogativo. Le sue parole hanno lasciato il pubblico in silenzio, sospeso nell’idea dell’immensità del tempo e dello spazio.
Gabriele Mainetti è il regista del film “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e sul palco di TED, oltre a tre spezzoni del film, ha condiviso con il pubblico la sua storia, le sue influenze nel mondo del cinema e alcune riflessioni di fronte al cinema, mezzo che colpisce per la sua capacità di attribuire un “senso all’ambiguità del reale”, e che cambia continuamente.
Stefano Pepe è esperto di tecnologie blockchain e Bitcoin. Fondatore della startup “UniquID Inc.”, da anni è attivo in Italia per permettere alle persone di sfruttare la possibilità introdotte da questa rivoluzionaria forma di transazione economica, che esclude l’intermediazione bancaria e che da molti è stata considerata una delle invenzioni più importanti degli ultimi 100 anni. In un discorso ricco di metafore, ha parlato di come la gestione informatica di queste reti renda le attività umane più prevedibili, introducendo la possibilità di equilibri nuovi e più equi.
Una rete internazionale ha intessuto ancora una volta preziose relazioni con la comunità romana di appassionati di innovazione e le sue realtà. Le 18 conferenze del TEDxRoma, ognuna diversa dall’altra, hanno delineato tutte insieme un unico profilo, quello in cui tutti, oggi, dovrebbero immedesimarsi per affrontare il cambiamento e stravolgere le proprie regole del gioco. Quella del game changer è un’attitudine. È la tendenza ad essere curiosi, a provare senso del divertimento nello sperimentare con originalità. È la predisposizione a controllare il terreno, uscendo dalla dimensione del sé, per comprendere il senso generale del cambiamento e diventare parte di esso.
Giulia Capozzi