come diventare uno stilista
08 Febbraio 2023   •   Redazione

Moda Made in Italy: come diventare uno stilista

«Dalla formazione necessaria alle competenze da acquisire, ecco come diventare uno stilista, simbolo della moda Made in Italy nel mondo.»

L’industria della moda si è notevolmente evoluta rispetto al passato; il boom dei social network ha influenzato le modalità di comunicazione e promozione da parte dei brand, così come quelle di fruizione da parte dei consumatori; al contempo, ha permesso a molti aspiranti fashion designer e stilisti di intraprendere un percorso professionale anche al di fuori dei canali tradizionali. Insomma, c’era una volta l’apprendistato in bottega come unica via per apprendere l’arte della sartoria Made in Italy e i segreti del mestiere in maniera diretta e intuitiva. Oggi, invece, ad uno stilista moderno si richiedono competenze ben più ampie e diversificate, da acquisire attraverso un percorso di formazione ben definito. Di seguito, vediamo quindi quali sono i passi da intraprendere e come fare per diventare uno stilista di moda.

La formazione scolastica necessaria

Passione, talento e predisposizione naturale sono caratteristiche importanti, se non fondamentali, per chiunque aspiri ad entrare a far parte dell’industria della moda Made in Italy. Da sole, però, non bastano di certo; chi coltiva ambizioni professionali da fashion designer deve valorizzare le proprie qualità attraverso una formazione settoriale, specifica ed approfondita. Un requisito ormai indispensabile per lavorare come fashion designer professionista è, appunto, aver completato un adeguato percorso formativo, al fine di acquisire le conoscenze teoriche e tecniche necessarie; a tal riguardo, il liceo artistico (preferibilmente a indirizzo design, o design per la moda) in Italia rappresenta l’opzione preferibile, ideale per maturare una buona preparazione di base. Naturalmente, lo studio teorico va integrato con esperienze di apprendistato, indispensabili per allenare la manualità e prendere dimestichezza con gli aspetti strettamente pratici della professione. In generale, occorre avere una formazione specifica a indirizzo design di moda; scopri su Ic Santa Sofia come prendere un diploma per diventare uno stilista di moda.

Inoltre, chi ha la possibilità di trasferirsi all’estero per continuare a studiare e completare il proprio percorso di apprendimento – al fine di entrare nel settore dell’alta moda o della fashion industry di lusso – può scegliere una delle numerose scuole o accademie internazionali di design, dalla settoriale École de la chambre syndicale de la couture parisienne di Parigi, alle più generiche Central Saint Martins di Londra e Parsons di New York (entrambe sono accademie di design con indirizzi specifici incentrati sulla moda). Un percorso formativo ideale, infatti, si conclude con il conseguimento di un diploma di laurea, al termine di un periodo di studio di tre anni, comprensivo di stage o apprendistato presso un salone o un atelier.

Il Made in Italy e le competenze di uno stilista

La moda Made in Italy è caratterizzata da:

  • Artigianalità: l’enfasi sulla lavorazione a mano e sulla qualità dei materiali.
  • Stile unico: una combinazione di tradizione e innovazione che crea uno stile distintivo e riconoscibile.
  • Attenzione al dettaglio: un’attenzione meticolosa alla finitura e alle piccole caratteristiche che rendono ogni pezzo unico.
  • Innovazione: un continuo impegno per sperimentare e sviluppare nuovi stili e tecniche.
  • Sostenibilità: una crescente consapevolezza e impegno per la sostenibilità ambientale nella produzione e nelle pratiche commerciali.

In generale, la moda Made in Italy è associata a lusso, eleganza e qualità superiore, per questo la figura dello stilista deve essere in grado di incarnare tutte queste caratteristiche. Inoltre lo stilista coniuga, come forse poche altre figure professioinali, creatività e praticità; il talento e l’ispirazione, infatti, devono essere espressi mediante la tecnica, nonché l’applicazione di una serie di codici stilistici predefiniti. È per questo motivo che ad un fashion designer non basta l’estro creativo ma occorre anche un bagaglio di conoscenze relative agli aspetti più concreti e “tecnici” della professione: la creazione di cartamodelli, il taglio e il confezionamento, la scelta dei materiali e dei tessuti da impiegare, il disegno figurinista e così via.

come diventare uno stilista

Nell’era della piena digitalizzazione, lo stilista moderno deve essere in grado anche di utilizzare risorse digitali come, ad esempio, i software gestionali per il disegno di moda: uno schizzo a matita resta ancora il punto di partenza di ogni creazione, ma gli step del processo creativo vengono ormai implementati perlopiù da strumenti sempre più moderni e sofisticati, la cui piena padronanza è ormai un requisito imprescindibile. Infine, non meno importante è la capacità di analizzare il mercato, intercettare i bisogni e le esigenze del pubblico, nonché anticipare le nuove tendenze, non solo in termini puramente estetici. In tal senso, ad esempio, la scelta di materiali e tessuti in linea con le nuove esigenze del settore, sempre più attento alla sostenibilità ambientale e produttiva, ha assunto un’importanza notevole, dal momento che l’attenzione del cliente finale per questo aspetto è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni.