Moda e arte
20 Marzo 2017   •   Raffaella Celentano

Moda e arte: anche la cultura fa tendenza

«Quando il mecenatismo fa tendenza e i restauri sono di lusso, il legame tra moda e arte si rafforza sempre più. Scopriamo insieme quali sono i più importanti restauri finanziati dalle aziende di moda italiane»

Il legame tra moda e arte, si sa, è indissolubile. Da sempre si influenzano a vicenda e sembrano due facce di una stessa medaglia. Come due sorelle all’apparenza molto diverse tra loro (c’è chi giurerebbe che non hanno nulla in comune), ma legate da un unico principio, quello della ricerca della bellezza. Un abito o un quadro non sono nient’altro che un tentativo di dare forma al bello, e hanno più cose in comune di quanto si possa pensare.

Se fino a poco tempo fa moda e arte erano ritenute molto diverse e distanti tra loro (troppo frivola la prima, troppo impegnata la seconda), negli ultimi anni si stanno avvicinando sempre di più. Già in passato abbiamo avuto casi di abiti, collezioni e servizi fotografici ispirati a opere d’arte, come l’iconico abito Mondrian di Yves Saint Laurent e le fotografie di Anne Leibovitz per Vogue USA. Tuttavia le aziende di moda italiane hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti per unire moda e arte, recuperando una tradizione che sembrava ormai perduta, quella del mecenatismo culturale.

Sono tantissimi, infatti, i brand di moda che hanno deciso di finanziare i restauri di innumerevoli opere d’arte in tutta Italia. Da Roma a Milano, passando per Firenze, le opere d’arte e i monumenti simbolo del nostro Belpaese sono tornati al loro antico splendore grazie all’impegno e al sostegno delle maggiori case di moda italiane. Insomma, la moda diventa custode dell’arte, dando nuova vita alla bellezza architettonica e paesaggistica d’Italia.

Ma quali sono i brand che stanno portando avanti questi progetti di restauro? E quali sono i monumenti interessati? Scopriamolo insieme…

La Scala Cordonata del Campidoglio: il suo restauro risale al 1998, quando Laura Biagiotti, in collaborazione con il Comune di Roma e l’Associazione Caput Mundi, ha deciso di finanziarne i lavori. L’accurato restauro, durato 9 mesi, ha incluso anche le Statue dei Dioscuri e dei Trofei di Mario che coronano il lato sud del Piazzale, riportando agli antichi splendori la magnificenza dell’opera michelangiolesca.

Il Colosseo: è stato uno dei restauri più chiacchierati di sempre quello dell’Anfiteatro Flavio, restaurato grazie ai finanziamenti del gruppo Tod’s di Diego Della Valle. Ben 25 milioni di euro sono serviti per i lavori di rifacimento della facciata del Colosseo, durati circa 18 mesi.

La Fontana di Trevi: questa volta è toccato al brand italiano Fendi. La maison romana ha deciso di dare vita al progetto chiamato Fendi for Fountains, attraverso il quale si è impegnata a restaurare alcune tra le maggiori fontane di Roma. Oltre alla Fontana di Trevi (divenuta anche lo sfondo per una meravigliosa sfilata), il progetto ha coinvolto anche il Complesso delle Quattro Fontane, e prevede di restaurare anche il fontanone del Gianicolo, la fontana del Mosè, la fontana del Ninfeo al Pincio e la fontana del Peschiera.

La Scalinata di Trinità dei Monti: la scalinata più famosa d’Italia è stata restaurata lo scorso anno grazie alla maison Bulgari. Circa 1,5 milioni di euro e un anno di lavori hanno portato il monumento al suo antico splendore, restituendolo alla città di Roma.

Il Ponte di Rialto: parliamo ora di Venezia, che è stata protagonista di un altro importante restauro. Renzo Rosso, patron di Diesel, e la sua The only the brave foundation sono stati gli sponsor ufficiali del progetto d’indagini e successivo restauro del Ponte di Rialto a Venezia.

La Galleria degli Uffizi: non si tratta propriamente di un restauro, ma di una donazione che Ferruccio Ferragamo, presidente della maison Salvatore Ferragamo, ha fatto agli Uffizi di Firenze. Un omaggio all’arte italiana e alla città che ha visto nascere (e crescere) il brand del calzolaio dei sogni.

Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio: restiamo a Firenze, con il restauro, firmato Gucci, di dieci arazzi esposti in una delle maggiori sale di Palazzo Vecchio. Infatti, grazie ai 340 mila euro incassati dal Museo Gucci, il noto brand ha deciso di finanziare il rifacimento degli arazzi medicei, per estendere il percorso museale di Palazzo Vecchio anche alla Sala dei Duecento.

La Chiesa di San Francesco da Paola a Milano: arriviamo, infine, a Milano. Infatti, nel 2015 Giorgio Armani ha deciso di regalare alla città lombarda il rifacimento del prospetto della chiesa di San Francesco di Paola che si affaccia su via Manzoni, proprio nei pressi del suo hotel a cinque stelle.

Galleria Vittorio Emanuele II a Milano: sempre nello stesso anno, in concomitanza con l’EXPO, i brand di moda Prada e Versace, insieme al gruppo Feltrinelli, hanno curato i lavori di recupero e valorizzazione dei fregi e delle facciate interne della Galleria, luogo simbolo del capoluogo lombardo.

Raffaella Celentano