il molise non esiste
02 Marzo 2021   •   Carolina Attanasio

“Il Molise non esiste” lo dite voi: provare per credere

«C’è una pagina Facebook il cui nome è la negazione di se stesso: si chiama Il Molise non esiste e, invece di perorare la causa secondo cui la regione sarebbe un’invenzione della fantascienza, dimostra a colpi di foto incredibili il potenziale dei suoi luoghi»

La prossima volta che vi viene in mente di dire che il Molise non esiste, sappiate che state giocando con un marchio regolarmente registrato. L’idea – machiavellica – è venuta in mente a Manuele Martelli, Direttore dell’Hotel San Giorgio di Campobasso. Se c’è una cosa che i molisani sanno fare bene, d’altronde, è trasformare in opportunità gli scherzi del destino. Non si tratta di un’operazione goliardica, ma di una vera e propria strategia di marketing: la pagina Facebook omonima conta decine di migliaia di follower e registra numeri da capogiro ogni giorno. Lo scopo, non scontato, è dimostrare che il Molise non ha nulla da invidiare alle regioni vicine: anzi, è proprio il posto dove trovare tutto quello che si desidera quando si parla di posti incontaminati.

Manuele, giovane voce squillante e parlantina sciolta di chi è abituato ad avere a che fare col pubblico ogni giorno, ci racconta al telefono i perché di questa scelta.

il molise non esiste

Alto Molise, foto di Giorgio Paglione

Il Molise esiste, ormai è comprovato. Il Molise non esiste, invece, è diventato addirittura un marchio registrato. Ce ne parli?

La cosa è nata come provocazione, ma in realtà siamo una vera associazione, di cui io sono presidente e Dorothy Albanese, titolare del San Giorgio, è vicepresidente. La strategia di voler utilizzare quest’espressione come veicolo di attrazione turistica per me è vincente, tant’è che abbiamo pensato di registrare il marchio nel 2016. Non è stato facile: il Ministero dello sviluppo economico, che ha sede a Roma proprio in via Molise,  non voleva registrare un marchio che negava l’esistenza di una regione.  Poi è finita bene, per fortuna. All’estero è già stato tradotto in Molisen’t. Tempo fa, anche la BBC ha parlato del Molise come the region that doesn’t exist.

Cascate di Castel San Vincenzo (IS), foto di Claudio Sannino

Di cosa vi occupate come associazione?

L’associazione è titolare del marchio. Mi sono sempre occupato di destinazioni turistiche, ho fondato anche Visit Madagascar. Il marchio andava registrato perché ha un valore economico, ci hanno scritto libri, viene continuamente citato, esistono pacchetti turistici con questo nome. Serviva riportarlo nel suo territorio.

La pagina (Facebook, ndr) fa un milione di coperture al mese, con crescita costante. L’associazione si occupa della tutela del marchio e di promozione turistica: parliamo del territorio in modo didattico, Il Molise non esiste è arrivato ovunque, ci conoscono anche in Arabia. Vogliamo utilizzarlo come gancio per tour operator e agenzie di viaggio. Siamo stati l’unica regione ad aver visto crescere le proprie presenze sul territorio la scorsa estate, anche grazie alla promozione editoriale.

Il 2020 per noi ha rappresentato un incremento del 120% delle presenze. Il Molise è una meta salubre, a dimensione umana. Il distanziamento qui è assicurato dalla conformazione orografica del territorio, La salubrità è anche nella nostra acqua, la migliore in Italia a livello potabile.

Campitello Matese (Cb), foto di Michele Mastrosimone

Negli scorsi mesi, molti hanno riscoperto il piacere e il valore dei borghi d’Italia. Il Molise ne sta approfittando per farsi conoscere?

Lanciare il tema del turismo salubre, in un territorio che ha registrato pochissimi casi Covid, si è rivelata un’attrattiva incredibile. Nel momento in cui il turismo domestico è esploso, i visitatori hanno pensato: “dove non siamo mai stati?” In Molise. E hanno scoperto un mondo. Abbiamo iniziato già ad aprile 2020 a fare promozione, potendo vantarci di essere quasi Covid free. In più, il territorio è meraviglioso: abbiamo oltre 250 castelli, paesaggi meravigliosi, neanche noi ne eravamo consapevoli. Adesso stiamo sensibilizzando, sia l’Italia che noi stessi. Di recente, abbiamo finanziato una ricerca di marketing insieme all’Hotel San Giorgio, con risultati pubblicati su TeleMolise: il 94% degli intervistati ha considerato di venire qui la prossima estate: 8 italiani su 10 resteranno in Italia, ma quello che emerge è la voglia di turismo culturale, insieme al turismo consapevole e lento.

Sono dati dal potenziale altissimo per noi. Alla domanda “chi rappresenta il turismo salubre”, siamo balzati avanti al Trentino, che a paragone investe milioni nella sua promozione. Mi aspetto di avere tra le ottocentomila e il milione di presenze.

il molise non esiste

Cerro al Volturno (IS), foto di Franco Cappellari

È nato o sta per nascere qualche bel progetto turistico legato al Molise non esiste?

Vogliamo finanziare la ricerca per il turismo, come si fa con la medicina. Ci interessa coinvolgere le università, abbiamo contatti con delle ambasciate, quindi vorremmo trovare partner interessati a finanziare un turismo mirato a venire in Molise. In verità, puntiamo alla Cina, dove ci sembra più facile trovare investitori. Vogliamo dare un cappello alle iniziative dei tour operator che si occupano di turismo lento e green, abbiamo già lavorato con loro per mettere a sistema Il Molise non esiste.

il molise non esiste

Oasi WWF Guardiaregia (Cb), foto di Adriana Puca.

Dicci qualcosa che c’è solo in Molise.

Il Molise è una cospirazione vivente. Siamo l’unica regione senza autostrade o aeroporti, ma siamo in grado di trasformare le debolezze in forze. Finisce che ci scelgono proprio per questo, siamo l’assenza di caos, il posto in cui mangiare sano e dimenticarsi lo stress della città.  Qui le industrie non hanno stravolto il territorio, che è quasi incontaminato: le persone stanno tornando al biologico, all’amore per l’agricoltura. Vengono qui a degustare il Tintilia, l’unico vitigno autoctono del Molise, o il nostro tartufo, che rappresenta il 35% di quello venduto in Italia. Il Molise è la normalità in un mondo sconquassato: la rivoluzione della normalità.

Carolina Attanasio