cremonini concerto
15 Marzo 2017   •   Redazione

Cesare Cremonini: dal nuovo album ai grandi successi

«È in arrivo il nuovo album di Cesare Cremonini. Nell’attesa di ascoltarlo, ripercorriamo le tappe della sua carriera e scopriamo alcune curiosità legate al cantautore bolognese: dall’amore per Freddy Mercury a quello per Bologna, fino alla scelta dei titoli dei suoi album»

Cesare Cremonini ha annunciato che  il 24 novembre uscirà il suo nuovo disco.

Il cantautore bolognese sta lavorando alla registrazione al missaggio di quello che sarà il sesto album della sua carriera da solista. Il disco rappresenta il risultato di un lungo lavoro durato due anni e al quale il cantautore sembra particolarmente legato.

Sono già passati tre anni dall’uscita di Logico e due dal mitico tour che lo ha portato ad esibirsi sui maggiori palchi della penisola, per questo motivo, tra i fan, la fretta di scoprire cosa ha in serbo il cantautore è tanta e questo disco è già considerato uno dei più attesi del 2017.

Cremonini, in fondo, ha sempre sorpreso il suo pubblico, reinventandosi disco dopo disco ed evolvendo la sua musica. La sua crescita cantautorale si è sviluppata nel corso del tempo acquisendo maturità ed indipendenza e ricercando linguaggi che accomunano chi ascolta. Così è facile impersonificarsi nei suoi testi, nelle storie raccontate, diventare partecipi del destino dei protagonisti delle storie e capirne i sentimenti. L’amore è uno dei fili conduttori del brani di Cremonini, l’amore e la sua fine, molto spesso, ad emergere con chiarezza è  è la gioia di vivere, una costante.

Il successo dei Lunapop e 50 Special

L’evoluzione della sua musica è evidente, soprattutto, in chi lo segue dagli esordi, da quando, nel 1999, veniva pubblicato Squerez,  il disco entrato nella storia della musica italiana.

Il disco vinse il Disco di Platino quell’anno per le 100.000 copie vendute in soli tre mesi. Squerez è stato il primo e unico disco dei Lunapop ed è la collezione di brani che Creminini scrisse tra i 15 e i 18 anni. Brani come Qualcosa di grande, Se ci sarai, Resta con me, diventano tra i brani più cantati del nuovo millennio e il milione e mezzo di copie vendute in Italia, la vittoria assoluta al Festival Bar e il debutto in Spagna dimostrano la portata incredibile del successo di Cremonini e band.

C’è una canzone in particolare dell’album ad essere entrata nella storia della musica italiana: 50 Special. È stato il brano d’esordio ed il brano che ha decretato il successo dei Lunapop e che a distanza di 18 anni risuona ogni volta che c’è festa.

Il brano fece una scalata in classifica impressionante, passando in un mese dal 340° posto al 35° e rimanendo nella top ten per un anno intero.

La storia della nascita di questo brano è particolare e rispecchia il desiderio di evasione e quello della ricerca della felicità tipici della fine dell’adolescenza. Cremonini la scrisse poco prima del suo esame di maturità, dopo aver letto il libro cult per ogni giovane con il cuore pieno di musica: Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi.

Il successo da solista e i titoli degli album

È il 2002 quando Cremonini pubblica il suo primo album da solista Bagus. Con questo lavoro il cantautore bolognese segna il distacco definitivo con il suo passato legato ai Lunapop e definisce la sua volontà di intraprendere nuove strade musicali. Tra i brani estratti dall’album, i memorabili: PadreMadre, Vieni a vedere perché, Gli uomini e le donne sono uguali, Latin Lover.

Ma cosa c’è dietro ai titoli dei suoi album? Sicuramente suonano molto originali. Cremonini stesso, infatti, ha affermato di dedicare molto tempo ed attenzione alla scelta dei titoli. Squerez è un termine ripreso dallo slang giovanile e significa “Schifo” ma nell’accezione dei Lunapop viene considerata un’espressione portafortuna.

Bagus, invece, è l’opposto. Il termine deriva dalla lingua indonesiana e significa: “tutto ciò che è buono, positivo, bello e gradevole”.

Maggese è il secondo album del cantautore, pubblicato nel 2005. Il titolo nasce da una poesia che la sua ex gli dedicò. Lui non ne conosceva il significato ma ne rimase affascinato: maggese è quando un campo rimane incolto perché possa rimineralizzarsi e tornare ad essere fertile.

La scelta del titolo dell’album “Il primo bacio sulla luna” è stata commentata così da lui stesso: “è uno sguardo al passato, perché mi ricorda i lunapop e il romanticismo studiato a scuola, ma anche il futuro”.

“La Teoria dei colori” è il nome nato da uno scambio di battute tra Cesare e il suo produttore Walter basate sul fatto che i dischi di Cremonini sono tutto meno che “mono colore” data la quantità di stili diversi presenti al suo interno.

Il nome del 5° disco, “Logico”, è spiegato da Cremonini in un’intervista: “Mia madre mi ha detto che è una delle prime parole che ho pronunciato nella mia vita: mio padre, che è medico, la utilizzava spesso nelle sue lunghe telefonate con i pazienti. È una parola cara che avevo dentro di me. E allo stesso tempo è una parola che mi sembra attuale: voglio raccontare la logica che c’è dietro ai sentimenti senza per forza buttarsi a capofitto nel burrone delle emozioni. Avere un approccio che non dimentica la chimica».

Cremonini e Freddy Mercury

Aveva solo 11 anni quando il padre gli regalò il primo disco dei Queen. Fu amore a primo ascolto. Fu così che Cremonini iniziò ad allontanarsi dalla musica classica che suonava dall’età di 6 anni con il suo pianoforte, per dedicarsi con passione al pop/rock. Un legame musicale talmente forte da aver  tatuato il volto del frontman dei Queen sul braccio.

A 25 anni dalla morte di Mercury, Luca Garrò ha scritto il libro “Freddy Mercury” pubblicato da Hoepli nella collana La storia del rock. La prefazione porta la firma di Cremonini ed è un dialogo diretto con il mito del rock che si conclude così:

“No, my dear. La verità, Freddie, è che di voci e canzoni come quelle cantate e scritte da te, oggi ce n’è più bisogno che mai. Ci manca e continuerà a mancarci la tua sensibilità, il tuo estro, e cercheremo di non perdere quel tocco di follia che abbiamo fatto nostro adorando il tuo modo di essere artista, ma non smetteremo mai di cantare le tue canzoni. Basta solo un pensiero, Freddie, e ti rivedo con l’asta e il microfono, conversare con il tuo pubblico, sfidarlo a una gara di vocalizzi. Un botta e risposta tra te e noi, riuscendo a farci credere ancora, anche se per un solo secondo, di essere parte del tuo show. A tutti gli effetti, avevi già detto tutto. Qualcosa, Freddie, deve ancora accadere.

Lo spettacolo deve continuare.

Ciao Farouk. Cantante di canzoni.

Cesare”

L’amore per Bologna

Ci capita spesso di parlare di Bologna e della musica. È la città delle grandi canzoni, dei forti sentimenti in musica e dei suoi cantautori. Per tutti il legame con la città è fortissimo. Lo è anche per Cremonini. È la sua casa, la ama e da essa trova ispirazione. A questa città ha dedicato diverse canzoni. Piazza Santo Stefano è un inno alla città e alla piazza, luogo tanto amato dal cantautore. Anche Marmellata #25 ha il ritornello legato alla città e a Baggio che con il Bologna ha giocato un solo anno ma il cui ricordo resta senza tempo per i tifosi.

Infine, “Io e Anna”, il brano che omaggia il grande Lucio Dalla, bolognese, e che rappresenta il sequel del suo capolavoro Anna e Marco. Cremonini ha provato a tracciare il futuro dei protagonisti di Dalla, immaginandoli trentenni con una casa in centro, un buon lavoro ma alle prese con la crisi di coppia. Un finale alternativo rispetto alla speranza di amore assoluto immaginata da Dalla. Un finale che si scontra con il cinismo e tempi moderni in cui sembra sempre più difficile instaurare rapporti duraturi. Una malinconica storia d’amore che porta con sé quel senso di appartenenza che, però, non si cancella.

Elisa Toma