Bud Spencer
22 Novembre 2017   •   Snap Italy

Bud Spencer, inaugurata a Budapest la statua del gigante buono

«A quasi due anni dalla sua morte, il ricordo di Bud Spencer, attore culto del cinema nostrano, resta ancora vivo anche fuori dall’Italia.»

Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli, nato a Napoli, comincia la sua carriera come nuotatore e pallanuotista, per poi dedicarsi al cinema; ha raggiunto il suo successo grazie a i film in coppia con Terence Hill, grazie ai quali ha anche ottenuto nel 2010 un David di Donatello.

Io distinguo due tipi di successo, quello che ho avuto nello sport e quello nel cinema. Il primo è mio e non me lo leva nessuno. Il secondo è quello che il pubblico ha deciso di darmi e che mi ha permesso di fare 120 film.”
Bud Spencer

Tra i suoi migliori film ricordiamo: Lo chiamavano Trinità, Piedone lo sbirro, Più forte ragazzi, Altrimenti ci arrabbiamo, I due superpiedi quasi piatti, Io sto con gli ippopotami e Nati con la camicia.

La coppia che scoppia

Sapeva parlare sei lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e tedesco; tuttavia nei film venne quasi sempre doppiato, salvo rare eccezioni. Bud Spencer oggi a distanza di quasi due anni dalla morte, viene ricordato grazie alla notizia delle ultime ore: a Budapest hanno eretto una statua in suo onore, sulla Corvin Promenade, una statua in bronzo alta due metri della scultrice Szandra Tasnadi, che raffigura l’attore durante la ripresa di uno dei suoi film. Sul basamento di marmo c’è scritto “Carlo Pedersoli” e in in ungherese “Siamo l’unica coppia che non ha mai litigato”, una frase che Spencer disse a proposito di Terence Hill, creando ancora più curiosità attorno allo splendido rapporto tra i due attori. D’altra parte non può che esserci qualcosa di speciale in un uomo che da personaggio locale è divenuto, nel corso del tempo, un’icona universale.

Tuttavia, pur non essendo la prima volta che un italiano diventa famoso anche all’estero, la morte di Bud Spencer ha un quaclosa di molto più particolare. La scomparsa dell’attore napoletano, infatti, è stata sentita praticamente da tutti, dalla Cina fino all’Iran, passando anche per gli Stati Uniti e in Germania. In parte perché durante il Blocco Sovietico, che vietava ai paesi nell’orbita dell’U.R.S.S. tutto ciò che faceva parte degli Stati Uniti, gli unici film di tipo Western consentiti erano quelli legati alla serie Trinità. Ma dietro alla sua fama e all’affetto nei suoi confronti c’è molto di più.

Gigante formato extra

La spiegazione, forse, è nel suo essere un personaggio trascendentale, che si ancorava, per certi versi, ad una tradizione classica che non pensava neppure di incarnare. I suoi personaggi erano la versione moderna dei classici forzuti, però con la pancia e la barba. Forse inconsciamente Bud Spencer richiamava a questo genere di personaggi, era il gigante buono da non disturbare, quello che incassava ogni colpo senza battere ciglio e poi ti dava una mazzata in testa così forte da farti svenire. Quello che entrava in una casa e tutti volavano fuori dalle finestre, mentre tu sentivi solo il rumore degli schiaffi.

Senza dubbio era l’archetipo di una forza benigna, forse un po’ lenta e ingenua, ma che sapeva distinguere il bene dal male, i buoni dai cattivi e sapeva come comportarsi con questi ultimi. In sintesi era la versione positiva del farsi giustizia da soli, una giustizia in cui, in fondo, i cattivi erano solo un po’ storditi, senza versare neanche una goccia di sangue. Forse tutto questo ha permesso alla sua figura di superare ogni confine geografico: parlava poco, menava tanto e menava giusto. Lo faceva senza mosse di arti marziali spettacolari, ma usando semplicemente due mani grandi come vanghe, il che lo rendeva più umano, poco extra e molto terrestre.

Non temo la morte. Dalla vita non ne esci vivo, disse qualcuno: siamo tutti destinati a morire. Da cattolico, provo curiosità, piuttosto: la curiosità di sbirciare oltre, come il ragazzino che smonta il giocattolo per vedere come funziona. Naturalmente è una curiosità che non ho alcuna fretta di soddisfare, ma non vivo nell’attesa e nel timore. C’è una mia canzone che racchiude bene la mia filosofia: «Futtetenne», ovvero fregatene. E ridici su.”
Bud Spencer

Foto Copertina: By Elekes Andor [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

Argia Renda