13 Agosto 2024   •   Snap Italy

C’è differenza tra consulenza finanziaria indipendente e non indipendente? La spiegazione di SoldiExpert SCF

In ambito finanziario, scegliere il giusto tipo di consulenza è cruciale per dare forma ad una strategia di investimento che sia efficace e allo stesso tempo sicura. In questo scenario, però, molti risparmiatori si trovano di fronte ad un vero e proprio bivio: affidarsi ad un consulente finanziario indipendente o rivolgersi ad un professionista affiliato a banche o altre società?

Proprio in quest’ottica, conoscere la differenza tra consulenza indipendente e non indipendente costituisce un’autentica priorità. Le differenze sono molteplici: dalla varietà degli strumenti finanziari che il consulente deve prendere in considerazione, alla possibile presenza o totale assenza di conflitti di interesse nelle raccomandazioni fornite.

Vediamo di scoprire, allora, tutte le informazioni chiave sull’argomento, grazie ad un approfondimento completo redatto da SoldiExpert SCF, pioniere nel settore della consulenza finanziaria indipendente, attivo nel nostro Paese da oltre vent’anni.

Consulenza finanziaria indipendente e non indipendente: la differenza

Tanto per cominciare, come emerge dall’analisi di SoldiExpert SCF, un consulente che offre un servizio su base indipendente non può assolutamente ricevere retrocessioni sui prodotti raccomandati ai propri clienti. In questo caso, infatti, viene remunerato esclusivamente per la consulenza fornita, mai per i prodotti venduti.

La seconda differenza fra consulenza indipendente e non indipendente consiste nel fatto che il consulente indipendente deve valutare un’ampia gamma di strumenti finanziari, mentre il consulente non indipendente può suggerire solo i prodotti che la sua banca o rete di vendita ha deciso di commercializzare.

In molti casi, dunque, la tradizionale consulenza può trasformarsi in una sorta di tassa sull’ignoranza delle persone. Ciò avviene quando i risparmiatori, spesso poco informati, vengono indirizzati verso una gamma molto limitata di prodotti e strumenti finanziari. In tal modo, si evita il confronto e si elude il dovere fiduciario, che in molti Paesi impone ai consulenti finanziari di mettere al primo posto l’interesse del cliente.

Da non dimenticare, poi, che il consulente finanziario non indipendente risponde sempre a una banca o a una rete di vendita con cui ha un contratto di agenzia. Al contrario, un soggetto indipendente è un libero professionista che può spaziare su tutti i prodotti finanziari disponibili.

Non tutti i consulenti finanziari sono uguali

Negli ultimi anni, la figura del consulente finanziario ha assunto un ruolo sempre più importante per chi vuole gestire il proprio patrimonio con cura e consapevolezza. Tuttavia, esistono differenze sostanziali tra i vari tipi di consulenti, e la distinzione tra consulenza indipendente e non indipendente può avere un impatto notevole sulle decisioni di investimento.

Con recenti cambiamenti normativi, i promotori finanziari sono stati rinominati consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Inoltre, vi è un’altra categoria di professionisti, noti come consulenti finanziari autonomi o indipendenti.

La differenza tra consulenza indipendente e non indipendente si basa principalmente sulla modalità di remunerazione e sui potenziali conflitti d’interesse. I consulenti indipendenti vengono pagati esclusivamente a parcella, garantendo così l’assenza di conflitti d’interesse, poiché non ricevono commissioni sui prodotti raccomandati. Questo approccio permette loro di operare nel pieno interesse del cliente, offrendo consigli personalizzati e trasparenti.

Al contrario, come ricordato da SoldiExpert SCF, i consulenti non indipendenti, spesso affiliati a banche o reti di vendita, possono essere influenzati da incentivi monetari o di altro tipo, che potrebbero condizionare le loro raccomandazioni.

Tale differenza comporta significative implicazioni per la protezione del consumatore e la trasparenza dei costi, aspetti regolamentati anche dalla direttiva europea MiFID II. Comprendere il tipo di consulente a cui ci si rivolge, di conseguenza, può determinare la differenza tra un investimento mirato ed efficace e un percorso segnato da potenziali conflitti d’interesse.

Differenze tra consulenza indipendente e non indipendente: il modello fee-only

Una delle differenze chiave fra consulenza finanziaria indipendente e non indipendente è il modello di remunerazione, che influenza notevolmente la qualità e l’imparzialità delle raccomandazioni ricevute.

Il concetto di “fee-only” è uno degli aspetti più distintivi della consulenza indipendente. In questo modello, il consulente finanziario indipendente viene remunerato esclusivamente tramite una parcella pagata dal cliente, senza ricevere alcuna commissione o incentivo da terze parti. Tale sistema assicura che il professionista operi esclusivamente nell’interesse del risparmiatore, evitando qualunque conflitto di interesse.

Un’altra differenza tra consulenza indipendente e non indipendente è che i consulenti indipendenti possono proporre molteplici strumenti finanziari. Possono infatti scegliere quelli che meglio rispondono alle necessità del cliente, senza essere condizionati da eventuali profitti aggiuntivi derivanti dalla vendita di prodotti specifici.

Invece, la consulenza non indipendente si caratterizza per un modello di remunerazione basato su commissioni e retrocessioni. In tale contesto, i consulenti possono ricevere pagamenti e incentivi legati alla vendita di determinati prodotti finanziari, conformemente alle direttive delle banche o delle reti di vendita per cui operano. Questo approccio può dare origine a conflitti d’interesse, poiché il consulente potrebbe essere motivato a promuovere prodotti più remunerativi piuttosto che quelli più appropriati per il cliente.

I professionisti della consulenza indipendente

Come già precedentemente sottolineato nell’analisi di SoldiExpert SCF, una delle principali prerogative della consulenza finanziaria indipendente è la trasparenza e l’assenza di conflitti d’interesse nel lavoro del consulente. Il professionista, infatti, è remunerato esclusivamente a parcella, pagata dal cliente, e non riceve commissioni extra.

La normativa MiFID II ha rafforzato ulteriormente il ruolo del consulente indipendente, introducendo regole rigorose per assicurare la trasparenza e l’integrità del servizio offerto. Dalla norma, infatti, emerge che oltre a dover valutare un’ampia gamma di strumenti finanziari per garantire una diversificazione adeguata, i professionisti devono evitare qualsiasi incentivo che potrebbe compromettere la loro imparzialità.

I consulenti finanziari indipendenti o autonomi possono aggregarsi in società conosciute come Società di Consulenza Finanziaria (SCF). Per legge, le SCF devono mantenere la stessa assenza di conflitti d’interesse che caratterizza i consulenti autonomi. Operano dunque secondo il modello fee-only, garantendo che le raccomandazioni fornite siano unicamente nel miglior interesse del cliente.

L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari (OCF) si occupa della gestione di tre registri distinti: uno per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, denominati “CF abilitati”; uno riservato ai consulenti finanziari autonomi; e uno dedicato alle Società di Consulenza Finanziaria. SoldiExpert SCF è una delle società registrate in quest’ultimo albo, posizionandosi come un punto di riferimento affidabile per chi cerca una consulenza finanziaria veramente indipendente.

Le figure che rientrano nel mondo della consulenza non indipendente

Diversamente dal consulente indipendente, quello non indipendente, conosciuto anche come consulente finanziario abilitato all’offerta fuorisede, o ex promotore finanziario, agisce entro i confini di strutture come banche, società di gestione del risparmio (SGR) oppure ancora società di intermediazione mobiliare (SIM).

In questo caso, dunque, possono sorgere potenziali conflitti di interesse, a causa della modalità di remunerazione e degli incentivi a cui si ha accesso. Come già più volte sottolineato dall’approfondimento di SoldiExpert SCF, un consulente non indipendente è nel modello italiano nella maggior parte dei casi remunerato attraverso commissioni e retrocessioni legate ai prodotti finanziari che riesce a collocare presso i clienti. Questo sistema può influenzare le sue raccomandazioni, spingendolo a preferire strumenti finanziari che sono più vantaggiosi per la sua istituzione ovvero la sua mandante.

Nonostante le normative come la MiFID II stabiliscano obblighi rigorosi di trasparenza riguardo ai costi e ai conflitti d’interesse, esiste quindi ancora il rischio che gli interessi del cliente non siano completamente protetti.

Differenze tra consulenza indipendente e non indipendente: la MiFID II

La MiFID II, introducendo obblighi di trasparenza sui costi e sulle commissioni, ha tentato di chiarire ai risparmiatori la distinzione tra consulenza indipendente e non indipendente. L’obiettivo è ridurre i conflitti d’interesse e assicurare che i consigli forniti siano realmente nel miglior interesse del cliente.

La MiFID II impone ai consulenti di informare chiaramente e tempestivamente i clienti se la consulenza offerta è indipendente o meno. Inoltre, la direttiva stabilisce che i consulenti indipendenti non possano ricevere incentivi monetari o benefici significativi dai fornitori di prodotti finanziari.

D’altro canto, per i consulenti non indipendenti, la MiFID II stabilisce che qualsiasi incentivo ricevuto debba essere chiaramente divulgato al cliente. Questo include sia le commissioni monetarie sia i benefici non monetari, e vi è l’obbligo di dimostrare come tali incentivi migliorino il servizio reso. Tuttavia, nonostante queste misure, il rischio di conflitto d’interesse rimane una preoccupazione significativa quando il compenso del consulente è legato ai prodotti venduti.

L’adozione della MiFID II ha portato il settore della consulenza finanziaria a ristrutturare profondamente i propri modelli operativi per carcare di meglio rispondere agli interessi dei clienti. La distinzione tra consulenza indipendente e non indipendente è nella teoria e sulla carta chiaramente delineata e formalizzata per permettere agli investitori di prendere decisioni più consapevoli ma nella realtà il risparmiatore non sempre è messo nelle condizioni di vedere rispettato pienamente la trasparenza invocata dalla normativa. Troppe informazioni fornite in prospetti e documenti di decine e decine di pagine equivalgono spesso nella realtà a nessuna informazione…

Differenze tra consulenza indipendente e non indipendente: i requisiti di indipendenza

Per assicurare una consulenza priva di conflitti d’interesse e realmente vantaggiosa per il cliente, un consulente finanziario indipendente deve rispettare una serie di rigorosi requisiti normativi e professionali, stabiliti dalle normative europee e internazionali.

Secondo quanto emerge dall’approfondimento di SoldiExpert SCF, innanzitutto, per esercitare la professione, un consulente finanziario indipendente deve superare un esame di abilitazione e iscriversi all’Albo dei Consulenti Finanziari, gestito dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF). Il soggetto, poi, deve possedere requisiti di onorabilità e professionalità, dimostrando un’adeguata formazione e una significativa esperienza nel settore.

Per mantenere elevati standard di competenza e servizio, nonché restare aggiornati con le normative e i prodotti finanziari emergenti, i consulenti indipendenti partecipano regolarmente a programmi di formazione.

L’assenza di conflitti d’interesse è un principio cardine: i consulenti indipendenti devono operare senza legami finanziari con banche o società di intermediazione e sono remunerati esclusivamente tramite parcella. Essi aderiscono a un codice deontologico rigoroso che valorizza trasparenza, integrità e protezione del cliente.

L’OCF monitora il rispetto di queste normative attraverso controlli periodici. Questo sistema garantisce che i consulenti indipendenti possano offrire consulenze efficaci e soluzioni su misura, agendo sempre in modo imparziale e nell’interesse esclusivo del cliente.

Perché scegliere una consulenza indipendente? I vantaggi

Com’è facile intuire, affidarsi ad un consulente finanziario indipendente o a una SCF offre molteplici vantaggi. Questi derivano principalmente dall’assenza di conflitti d’interesse e dall’imparzialità assicurata dal modello di remunerazione fee-only.

Consulenti e società di consulenza finanziaria indipendenti sono motivati a fornire consigli personalizzati che rispondano esattamente alle esigenze dei clienti, poiché la loro remunerazione non dipende dalla vendita di prodotti. Inoltre, sono obbligati a valutare un’ampia gamma di prodotti finanziari, garantendo una trasparenza totale sui costi e favorendo una maggiore fiducia da parte dell’investitore.

D’altra parte, la consulenza non indipendente può condurre a una serie di svantaggi. I consulenti non indipendenti, spesso vincolati dalle direttive di banche o istituzioni finanziarie, possono essere incentivati a raccomandare prodotti che generano commissioni più elevate per sé stessi o per il loro datore di lavoro. Questo può dar luogo a evidenti conflitti d’interesse e a un problema comunemente noto come “mal di budget”. Qualcosa che i sindacati bancari più rappresentativi da anni denunciano e continuano a denunciare. Naturalmente fra i professionisti iscritti all’Albo dei Consulenti Finanziari come consulenti non indipendenti (e la cosiddetta consulenza “evoluta” non è la stessa cosa della consulenza indipendente come spiega bene il Regolamento Intermediari) ci sono naturalmente fior di professionisti e non certo tutti antepongono l’interesse proprio o della rete o banca per cui lavorano a quello del cliente! C’è chi consiglia portafogli solo di ETF per esempio e si fa pagare solo a parcella e ha comunque un bagaglio di conoscenze ed esperienze super. Ma il modello di consulenza basato sulle “retrocessioni” evidentemente (e lo pensano moltissimi studi ed esperti) ha dentro il germe di un forte potenziale di conflitto di interesse ragione per cui nei Paesi finanziariamente più evoluti è stato di fatto quasi bandito.

Le pressioni commerciali interne possono significativamente alterare la qualità delle raccomandazioni, rendendole meno attinenti alle effettive esigenze del cliente. Inoltre, la struttura complessa delle commissioni e dei costi associati può mascherare spese non immediatamente evidenti, nonostante i requisiti di trasparenza imposti dalla MiFID II.

Consulenza indipendente o non indipendente? I fattori da comprendere per fare la scelta giusta

Come ricordato da SoldiExpert SCF, selezionare il giusto consulente finanziario costituisce un passaggio chiave per poter gestire in modo sicuro ed efficace il proprio patrimonio. In questo caso, per cominciare, è importante valutare se il consulente o la società in questione intrattiene rapporti con istituzioni finanziarie che potrebbero influenzare le raccomandazioni.

Per accertarsi che il consulente a cui ci si rivolge agisca nel totale rispetto della legge, è possibile verificare la sua iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari gestito dall’OCF, in pochissimi istanti online.

È bene informarsi anche sui costi del servizio. I risparmiatori dovrebbero chiedere una spiegazione precisa riguardo alle parcelle e assicurarsi che non vi siano costi nascosti. La trasparenza, in questo caso, è cruciale per evitare brutte sorprese. Senza dimenticare, poi, che consultare recensioni e testimonianze di altri clienti può offrire spunti preziosi e indicazioni sulla qualità del servizio.

Quanti, infine, desiderano approfondire l’argomento e comprendere meglio la differenza tra consulenza indipendente e non indipendente, possono rivolgersi a SoldiExpert SCF. Si tratta, del resto, di una delle più autorevoli realtà indipendenti attive in Italia, che da sempre persegue l’obiettivo di offrire soluzioni su misura e prive di conflitti di interessi. Con una metodologia personalizzata e strumenti ad hoc, è in grado di offrire un supporto prezioso ad ogni cliente, permettendo di costruire un futuro finanziario prospero e sicuro.

Informazioni su SoldiExpert SCF

Questo contributo è stato realizzato con SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, fee only) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi.

Link e approfondimenti

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