09 Aprile 2016   •   Snap Italy

Artune: 10 cantanti italiani per un’audioguida torinese

«Artune è uno spunto, un pretesto per avvicinare tutti alla bellezza» – Frankie Hi-nrg mc

Iniziative originali nella città della mole. Protagonisti dell’iniziativa sono Palazzo Madama, dove si svolge la mostra dei dipinti dell’Hermitage. Il progetto prevede un’audioguida diversa dalle solite: questa, infatti, prevede una variante con tema musicale, per rendere più emozionale l’esplorazione del palazzo. Nella realizzazione di questa audioguida, hanno contribuito 10 artisti italiani di fama internazionale quali Elisa, Simone Cristicchi, Giuliano Sangiorgi (frontman dei Negramaro), Paola Turci, Andrea Mirò, Neri Marcorè, Andy Fluon (dei Bluvertigo), Dario Vergassola, Claudio Coccoluto e Frankie Hi-nrg mc.

L’idea è di Frankie Hi-nrg mc, rapper torinese che ha progettato la prima audioguida emozionale al mondo. Idea italiana, la Fondazione Torino Musei insieme con Materie Prime Circolari SNC propongono Artune, un progetto nato per unire in un ambiente culturale quale un museo, arte e musica italiana. In due mondi che non sono poi così lontani, il progetto è nato con la proposta di scegliere una colonna sonora per dipinto: 5 brani per 5 opere ad artista, il quale introduce le sue scelte musicali con un commento audio. Un nuovo modo di fare storytelling, argomento caldo dell’intellettualità moderna.

Oltre che di fronte alle singole opere messe in mostra, i brani saranno fruibili su Spotify, piattaforma sociale moderna di streaming musicale con migliaia di utenti, e su smartphone.

La parte interessante è stata vedere come la stessa immagine provochi reazioni differenti:

«Ed è curioso scoprire come lo stesso quadro abbia ispirato brani assai diversi, come nel caso dell’immagine guida della mostra, Il Ritratto della Granduchessa Elizaveta Alekseevna di Marie-Louise-Élisabeth Vigée-Lebrun. Simone Cristicchi sceglie Damien Rice con “Delicate”, Andrea Mirò “A placed called home” di PJ Harvey e Elisa “Mysteries” di Beth Gibbons. E ancora il dipinto Maria Maddalena nella grotta di Jules-Joseph Lefebvre, che ha suggerito a Paola Turci la dolcissima “Just like a woman” di Charlotte Gainsbourg e a Andy Fluon la claustrofobica “Control freak” dei Recoil».

Questo progetto arriva in un momento storico in cui si ritiene che i giovani siano sempre più vicini alla tecnologia e meno ad arte e cultura; così lo scopo di tale iniziativa è proprio colmare questa lacuna: L’obiettivo è aiutare il pubblico a superare il timore reverenziale per l’arte, il senso d’inadeguatezza che certa scuola ci lascia addosso, ha dichiarato l’ideatore del progetto: Artune è uno spunto, un pretesto per avvicinare tutti alla bellezza. Un progetto con una nobile causa alle spalle, possiamo dire.

L’idea è subito stata accolta da Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei che ospita 150.000 opere d’arte, che ha dichiarato di aver accolto subito l’idea in quanto si configura come esperienza di avvicinamento del pubblico all’arte, esattamente ciò a cui puntano loro: Artune è la nuova audio guida del museo, la playlist che racconta, con la musica, il quadro,lasciando le emozioni libere di viaggiare.

Sul sito della Fondazione Torino Musei si legge che le parole chiave della fondazione sono proprio Innovazione, Creatività, Accessibilità e Reti: tutto ciò che collega il mondo artistico, culturale, antico, con ciò di più moderno, tecnologico e attuale si abbia a disposizione. Mettere a disposizione di comunità e singoli di diverso sesso, razza, etnia e religione le stesse cose, rendere accessibile da tutti e in diverso modo le risorse culturali della città. Qualcosa che si concretizza perfettamente in Artune.

Gloria Palladino