appia antica
15 Ottobre 2018   •   Carolina Attanasio

Appia Antica, una passeggiata nella Storia

«Molto oltre il concetto di strada, l’Appia Antica è la regina delle vie romane, ma soprattutto è la passeggiata epica che non potete perdervi se siete a Roma»

C’è una regina in ogni cosa, e state certi che la regina delle strade resta sempre lei, la via Appia Antica (Regina Viarium). Se è vero che tutte le strade portano a Roma, questa meravigliosa arteria, che vi permette di rotolare verso sud fino in Puglia, volendo, nel corso dei millenni forse ha perso di utilità, non certo di fascino. L’Appia Antica, circa 4 secoli più vecchia di Cristo, a vederla sembra ancora una giovincella in una forma niente male. Inizialmente potevi arrivarci a Capua, poi a Benevento, poi giù nella prima Puglia, a Venosa, per poi terminare a Taranto.

A tutt’oggi, l’Appia Antica è circondata – in alcuni tratti – da bellissime ville immerse nel verde, una tradizione che risale alla notte dei tempi quando, sui tratti abitati della strada, sorgevano le ville dei signori romani, insieme ai monumenti funerari, visibili ancora oggi. Durante l’impero, l’Appia Antica godeva di uno splendore senza eguali, essendo anche un corridoio militarmente strategico per i soldati. Con la caduta dell’impero, abbandonata a se stessa, veniva utilizzata come via di pellegrinaggio per chi voleva giungere in Terra Santa attraverso la Puglia.

Dove percorrerla  e cosa vedere

A meno che non siate degli highlander del trekking e abbiate molto tempo a disposizione (beati voi)  per andare verso sud, l’Appia Antica potete percorrerla a tratti. Sceglietene uno, programmate il vostro percorso, armatevi di pazienza e acqua e godetevi la strada. In realtà il tratto oggi realmente percorribile della via comprende il centro urbano di Roma e qualche chilometro al di là del grande raccordo anulare. Lungo il percorso troverete di tutto, o quasi: tombe, monumenti funerari, catacombe, resti delle suddette ville. Se volete fare i pignoli, partite dal principio, Porta San Sebastiano: l’antico passaggio, la più grande porta delle mura aureliane di Roma, vi apre il percorso sulla regina delle strade: qui trovate anche il Museo delle Mura, a  ingresso gratuito, che vi racconta la storia delle mura e delle fortificazioni romane in generale. Da qui, e per 3500 ettari, parte il Parco regionale dell’Appia Antica, probabilmente il tratto storico-naturalistico più bello di Roma. Subito costeggiato dal Parco della Caffarella, questo percorso vi porta dritti all’area degli acquedotti, che molti di voi ricorderanno in una delle scene della Grande Bellezza. Qui si pedala o o si passeggia che è un piacere, nei giorni di festa l’area diventa una grande tovaglia a cielo aperto, aperta a scampagnate e momenti di relax.

Durante il percorso, deviando su via Ardeatina, potete raggiungere le Fosse Ardeatine, il luogo tristemente conosciuto per l’eccidio di 335 prigionieri italiani scelti a caso dalle truppe tedesche.  Mantenendovi sull’ Appia Antica, invece, incontrate le catacombe di San Callisto, le meglio conservate e le più antiche della via. Nella Basilica di San Sebastiano, nota in principio come basilica apostolorum, leggenda vuole che siano stati custoditi i corpi di Pietro e Paolo. La villa di Massenzio, poco più in là, è ormai un cumulo di ruderi, tuttavia molto suggestivi, immersi nel verde. Il Mausoleo più imponente è probabilmente la tomba di Cecilia Metella, figlia del conquistatore di Creta. Col tempo questo mausoleo è diventato uno dei punti di controllo maggiori e strategicamente più rilevanti della via Appia. Il resto di questo tratto scorre amabilmente tra piccoli mausolei e tombe, liberamente accessibili. La Villa dei Quintili, poco più avanti, è la più grande villa suburbana di Roma, lungo il tratto di Appia dove – sempre secondo leggenda – si svolse il famoso combattimento tra Orazi e Curiazi. Le tracce della via Appia Antica vanno lentamente dissolvendosi uscendo dal perimetro del raccordo anulare, dove le grandi pietre della strada fanno posto a un viale di sampietrini, che si dissolve arrivando a Frattocchie.

Come percorrerla

A piedi, in bici, punto. Prendetevi il vostro tempo, capite bene la lunghezza dei percorsi e godetevi il percorso. Una scampagnata programmatela, perché ne vale davvero la pena. L’autunno è uno dei periodi migliori per farvi questa passeggiata nella Storia, i colori del cielo e della natura sono proprio come il giallo e il rosso che, da sempre, caratterizzano l’identità romana.

Curiosità

Il sistema pavimentario dell’Appia Antica, poi replicato su tutte le strade dell’Impero romano, è stato il primo ad utilizzare grossi blocchi di pietra che consentivano il passaggio su qualsiasi tipo di mezzo in ogni condizione meteo.

Carolina Attanasio