22 Febbraio 2021   •   Raffaella Celentano

Altaroma 2021: la moda come al cinema, ma più digitale

«Grande successo per Altaroma 2021: la fashion week capitolina si conferma incubatore di nuovi talenti ed è sempre più digitale»

Ciak, si sfila! Altaroma 2021 ha portato la moda italiana e internazionale a Cinecittà, con una kermesse di tre giorni interamente digitale. La moda è andata in onda sul grande schermo, dal 18 al 20 febbraio, in diretta dallo Studio 12 di Cinecittà con le sfilate della Roma Fashion Week. Un’edizione completamente digitale, trasmessa in live streaming e compressa in tre giorni, che ha registrato per la prima volta l’assenza totale del pubblico in presenza, ma un’affluenza online superiore all’edizione di settembre, che aveva lanciato il primo esperimento in digitale.

Realizzata grazie al supporto dei Soci (Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Risorse per Roma, Città metropolitana di Roma Capitale), al sostegno determinante di ICE Agenzia, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione è ormai considerata l’avamposto della moda indipendente e dei talenti emergenti del Made in Italy. Un traguardo raggiunto dopo un lungo processo di riposizionamento che negli anni ha visto Altaroma affermarsi come l’istituzione italiana della moda dedicata a studenti, designer emergenti e giovani talenti, offrendo loro una rete di opportunità e visibilità in stretta connessione con le principali manifestazioni italiane e internazionali.

AltaRoma 2020

Come sarà questo nuovo formato?

Talk, sfilate, presentazioni online, e la settima edizione di Showcase dedicato ai marchi emergenti e indipendenti che producono in Italia. Made in Italy è la chiave di volta della Roma Fashion Week che entra nelle case di un più ampio pubblico, trasmettendo in live streaming dagli studi di Cinecittà in tutto il mondo. Attraverso la piattaforma – potenziata e arricchita di nuovi servizi – è stato possibile seguire tutti gli appuntamenti in programma e al tempo stesso, per gli addetti ai lavori, accedere ad aree riservate in cui incontrare e interagire con i designer, buyer, etc.

«La parola d’ordine quest’anno è opportunità. L’opportunità che dobbiamo offrire, seguendo la nostra vocazione di sostenitori dei giovani marchi, e l’opportunità che va còlta, da chi partecipa e da chi lavora insieme a noi, affinché il lavoro di questi difficili mesi si trasformi in successo e dia un nuovo impulso al sistema gravemente colpito da questa pandemia.»
Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma

I protagonisti

E così, nella penombra delle scenografie più suggestive che hanno fatto sognare milioni di spettatori, hanno sfilato: Federico Cina, Roi du Lac, Gretel Z., Dalpaos, Casa Preti, Maison Luigi Borbone, Edoardo Gallorini, Alexandre Blanc, Gall, Francesca Cottone. Non mancheranno le sfilate collettive Rome is my Runway. Sempre grande l’attenzione verso la formazione e la specializzazione, che si è concretizzata con il coinvolgimento delle accademie di Moda ABA Roma – Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia Italiana, IED – Istituto Europeo di Design, MAM – Maiani Accademia Moda, NABA, Nuova Acca-demia di Belle Arti, attraverso video realizzati appositamente per essere caricati sulla piattaforma. L’Accademia Koefia invece ha sfilato con i final work degli studenti. In calendario anche gli short film del Creative District e di International Couture, e la presentazione del volume della giornalista Giulia Rossi, in collaborazione con CNA Federmoda.

Numeri più che incoraggianti per Altaroma 2021, in un’edizione che ha ospitato 97 tra brand e designer partecipanti alle iniziative in calendario, 156 tra buyer, showroom e concept-store accreditati sulla piattaforma digitale (di cui 98 stranieri) e ancora 190 giornalisti accreditati tra estero e Italia. Sono stati 30 gli eventi in piattaforma, 18 quelli in live streaming e 14 le sfilate. Infine, un altro dato notevole riguarda gli utenti che hanno seguito online la manifestazione, che sono stati oltre 50.000. Insomma, le restrizioni legate all’emergenza sanitaria non fermano Roma e la sua settimana della moda, che ormai è diventata un punto di riferimento internazionale per i nuovi talenti. L’impegno con il territorio, con gli artigiani e la manifattura tradizionale si concretizza con Showcase – uno dei progetti che attrae maggiormente l’interesse degli addetti ai lavori – giunto alla settima edizione, con 77 designer impegnati in una vetrina virtuale aperta sul mondo e oltre il 60% di marchi sostenibili.

Raffaella Celentano