Terminillo Film Fesival
15 Febbraio 2016   •   Snap Italy

Terminillo Film Festival 2016 : Scola, web series e tanto altro

«Nella splendida cornice del monte Terminillo, si è tenuta la prima edizione del festival della commedia italiana. Tra ospiti illustri ed eventi, è il cinema che trionfa, anche ad alta quota» 

Il cinema è bello se riesce a leggere la realtà – Ettore Scola

Forse pochi sanno che il territorio sabino è stato scelto da molti registi come set per le loro riprese, non solo per la sua vicinanza alla Capitale, ma soprattutto per gli splendidi paesaggi che il territorio offre. Gabriele Salvatores, per esempio ha girato alcune scene del suo film “Educazione Siberiana”, proprio sul monte Terminillo, poco distante invece, più precisamente al lago del Salto, sono state girate alcune scene della fiction “Ultimo – L’occhio del falco” del regista Michele Soavi, con Raol Bova, che tra l’altro è stato uno degli ospiti più attesi al Terminillo Film Festival. L’idea del Festival nasce da Alessandro Micheli, organizzatore e curatore della manifestazione e Francesco Apolloni, sceneggiatore, attore e regista, nonché direttore artistico del Terminillo Film Festival. Il Terminillo è stato protagonista indiscusso in ambito cinematografico negli anni ’60 e ’70, e per questo si è pensato di far tornare il cinema in questo magnifica location, e non solo, perché negli anni il cinema è cambiato, si è evoluto, dando spazio a nuovi generi, come le web series e i cortometraggi, anch’essi protagonisti del Festival, che hanno ottenuto un grande successo tra il pubblico presente in sala. Il Festival si è svolto all’interno del cinema tre Faggi, recentemente ristrutturato, proprio in occasione di questo evento.

Noi di Snap Italy, abbiamo abbiamo partecipato a due giornate del Festival, vi raccontiamo come è andata.

Giovedì 4 febbraio, abbiamo assistito alla proiezioni di quattro cortometraggi, “Il ladro di dita” di Pietro De Silva, “Storie di una notte” di Francesco Giorgi con Pietro De Silva, “Cast Away – Le faremo sapere” di Alessio Di Leonardo con Lucia Ocone e Nino Frassica e “Spread zero” di Marco Giganti, Luigi Nappa e Paolo Scattarelli. In sala erano presenti l’attrice Violante Placido e Euridice Axen. Dopo i corti, abbiamo assistito al momento sicuramente più emozionante del Festival, l’omaggio al regista Ettore Scola, recentemente scomparso, e alla proiezione del documentario realizzato dalle figlie del regista e dal produttore Carlo Degli Esposti, anch’esso presente in sala. Ettore Scola doveva essere presente al Festival, e aveva accettato con grande entusiasmo l’invito, come ci ha ricordato proprio sua figlia Paola, omaggiando suo padre, pietra miliare della commedia italiana. Il documentario “Ridendo e scherzando, ritratto di un regista all’italiana”, con protagonista lo stesso Scola che insieme a Pif, racconta la sua carriera professionale e non, attraverso spezzoni dei sui film più celebri. Tra aneddoti, interviste e filmati privati Ettore Scola, ripercorre la sua carriera, il suo legame con Mastroianni, protagonista di molti suoi film, il rapporto con la moglie e le figlie. Questa prima edizione è stata interamente dedicata a lui.

Venerdì 5 febbraio, è stata proiettata la web series “Il camerlengo” di Marco Castaldi distribuito da Goofie, la piattaforma prodotta da un’affiatata squadra composta da Nicolas Vaporidis, Matteo Branciamore, presenti in sala e Primo Reggiani, una serie inedita e divertente che racconta del Giubileo con un taglio ironico e divertente.  “Tinder Sorpresa” di Riccardo Antonaroli con Matteo Nicoletta e Niccolò Senni, racconta in chiave tragicomica l’esperienza di Sergio, ragazzo dedito allo studio che alla vigilia di un’esame universitario scopre il mondo di Tinder, “Gatto fantasma” di Romeo Vincenzo De Nicola con Tiziano Mariani, Giuditta Cambieri e Laura De Marchi e “I Daddi” di e con Fabrizio Di Renzo, Alberto Alivernini, Paolo Arcuri, regia di Alessandro Visciano che racconta la vita di un imprenditore, un comico e un dirigente di azienda trascinati, dalla drammatica situazione di crisi, a riscoprire il mestiere più antico del mondo. Una serie di divertenti gag, riflessioni attuali, momenti imbarazzanti e malintesi, tutto raccontato in maniera educativa e mai volgare. La serata si è conclusa, in una sala affollata sopratutto di giovani, con la proiezione del film dei The Pills “Sempre meglio che lavorare”, in sala era presente uno dei compontenti del trio comico, Matteo Corradini, che ha spopolato su YouTube nel 2011 e che oggi conta più di 130.000 iscritti. Il film racconta la storia di Luca, Matteo e Luigi, trentenni romani, che non ne vogliono sapere di lavorare e fanno di tutto per rimanere in un’immobilismo post adolescenziale senza nessuna intenzione di prendersi sul serio. In sala oltre ai protagonisti dei film e web series erano presenti anche Maurizio Mattioli, Federico Moccia ed Eros Galbiate.

Federica Mei