mi ami 2016
31 Maggio 2016   •   Snap Italy

MI Ami 2016: la cronaca della prima giornata

«Venerdì 27 maggio: noi di Snap Italy ci siamo mescolati al pubblico della prima serata del MI AMI 2016, la grande festa della musica indipendente italiana che ogni anno va in scena nella suggestiva cornice del parco dell’Idroscalo presso il Circolo Magnolia, alle porte della città.»

Vi avevamo già anticipato il programma di questa dodicesima edizione in un articolo comparso sulle nostre pagine qualche giorno fa, dandovi i dettagli dell’evento e raccontandovi la storia di questo appuntamento oramai divenuto imperdibile per gli amanti della scena indie nazionale. Anche quest’anno, a margine del Mi Ami 2016, accanto alla musica abbiamo trovato bancarelle, truck dedicati allo street food , stand di alcuni tra i più promettenti fumettisti del nostro Paese: insomma, una panoramica a 360 gradi sul meglio della produzione culturale alternativa nazionale. Ma come si accennava qualche riga più indietro, è ovviamente la musica la vera protagonista: tra le performance più attese della serata c’è sicuramente quella di Cosmo, voce dei piemontesi Drink To Me che con la sua “L’Ultima Festa” è arrivato anche nelle classifiche dell’airplay radiofonico: il suo pop elettronico fa ballare dall’inizio alla fine i numerosissimi presenti, che si scatenano di fronte al palco principale (meglio noto come Pertini) cantando a squarciagola.

Un’ottima anticipazione di quello che succederà di lì a poco con l’arrivo on stage de I Cani gruppo del cantautore romano Niccolò Contessa: la platea è oramai invasa da persone, tanto da rendere difficoltoso anche solo spostarsi, mentre la band capitolina imbastisce uno show dove brani dell’ultimo acclamato album in studio Aurora si alternano a pezzi estratti dai primi due dischi (“Il sorprendente album d’esordio” de I Cani e “Glamour”). Uno show con tanta carne al fuoco, viziato sfortunatamente da volumi troppo bassi che tuttavia non paiono scoraggiare i fan presenti, i quali intonano le canzoni una dopo l’altra: dalle meno recenti (come “Hipsteria” e “Wes Anderson”) fino ai singoli più attuali “Non finirà” e “Il posto più freddo”.

Ma se indubbiamente I Cani erano tra i “Big” più attesi del Mi Ami 2016, Calcutta (al secolo Edoardo d’Erme) era tra le nuove promesse che tutti aspettavano: il musicista originario di Latina era stato inserito da noi di Snap nella Top 5 degli artisti più interessanti al momento in Italia, e la mole di persone assiepate di fronte al Rizla Stage sembra darci ragione. Sono da poco passate le undici e mezza di sera quando il cantante laziale fa la sua comparsa sul palco, iniziando il set con “Limonata”, uno dei brani estratti dalla sua ultima fatica discografica “Mainstream”: pubblicato da Bomba Dischi, l’album sarà disponibile in versione deluxe dal 3 giugno. Il pubblico canta a squarciagola ogni singola strofa, arrivando a coprire i suoni che arrivano dalle spie per quasi tutto il concerto: la prova inequivocabile di un successo travolgente, come testimoniato anche dall’ultima canzone pubblicata dall’artista (“Oroscopo”), che viene scelta come conclusione della setlist ed eseguita insieme al cantante dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso.

Oltre ai nuovi suoni del pop e del rock cantautorale trova anche spazio l’elettronica e l’hip hop tricolore: sul palco del Waxman Brothers Backyard si susseguono il rap della giovanissima promessa Izi, l’electro folle e kitsch di Pop X e le sonorità chill e trip hop di L I M: proprio quest’ultima costituisce uno degli appuntamenti più interessanti della serata, tra visual altamente onirici e sonorità nebulose che si ispirano ora all’house anni 90, ora al Bristol sound di collettivi come i Massive Attack.

Il MI Ami si riconferma così un evento dal programma estremamente variegato, capace di rivolgersi a pubblici diversi ma senza per questo mancare di omogeneità: come nel miglior puzzle dove tutte le tessere trovano il proprio posto, anche le band in cartellone si amalgamano in maniera ottimale senza scontentare nessuno. Il risultato finale è un festival da vivere pienamente, dove non è necessario conoscere cosa si sta per ascoltare, ma il vero piacere è lasciarsi andare alla scoperta di musica nuova, mossi esclusivamente da quella curiosità indispensabile per tenere vive le proprie passioni.