What Italy Is
06 Gennaio 2017   •   Carolina Attanasio

What Italy Is, il viaggio fotografico nell’Italia degli italiani

“Il genio italiano ha usato nel modo di gran lunga più libero e fine ciò che ha preso a prestito e ci ha messo dentro molto di più di quello che ne ha ricavato, essendo il genio più ricco, che più poteva donare” (F. Nietzsche)

In Italia spesso viaggio in treno, per tornare al paese, per visitare una bella città, per curiosare in qualche borgo. Il treno è riposante, anche perché spesso è in ritardo, quindi hai sempre più tempo del previsto per rilassarti e goderti il viaggio. Se sono fortunata, il mio vicino di posto non è uno psicopatico, ma una persona piacevole con cui chiacchierare e lasciar passare le ore, mentre dal finestrino scorre il paesaggio, sempre diverso, bello, nuovo. È un calabrese, con quelle ‘h’ nell’accento, o un siciliano, o un romano che vuole andare a Milano solo per poter dire quant’è bello tornarsene a Roma. Nei percorsi che faccio abitualmente, ogni volta mi stupisco di come posti visti e rivisti mille volte continuino ad affascinarmi, e così la pensa anche chi viaggia con me. Non riusciamo a stancarci di quello che vediamo e al contempo ne siamo rassicurati, perché ogni chilometro conosciuto è un passo verso casa, o verso la nostra prossima destinazione. La cosa bella, poi, è sapere esattamente dove ti trovi in base al paesaggio che vedi, perché in Italia ogni regione è diversa dall’altra, mistica o allegra o tortuosa, ma sempre una meraviglia agli occhi di chi la guarda.

Come me devono pensarla Giuseppe Mondì e Simone Bramante, ideatori del progetto fotografico ‘What Italy is’, nato su Instagram (www.instagram.com/whatitalyis) e cresciuto anche attraverso un sito (www.whatitalyis.it) e una pagina Facebook (www.facebook.com/whatitalyis). L’idea è semplice: va bene il Colosseo, Venezia, Michelangelo, ma cos’è davvero l’Italia? È chi la vive. Chi la ama. Chi la conosce al di là degli stereotipi. È il sugo della nonna la domenica, è la spiaggia dove vai da quando eri piccolo, è la piazza del paese, è quel panorama che il turista non vedrà mai. What Italy is è un certosino lavoro di ricerca e storytelling, perché sì, abbiamo tutti uno smartphone, ma non siamo tutti fotografi-blogger-comunicatori, come invece crediamo. Gli autori e le foto sono scelti con cura, ogni immagine va ad aggiungersi a un grande racconto eterogeneo, che ci fa sentire a casa, come la conosciamo. Giuseppe Mondì, che riesce a sprizzare sorrisi anche attraverso una mail, ci spiega un po’ meglio il concetto.

L’Italia è negli occhi di chi la guarda: cosa raccontano gli occhi di un italiano rispetto a quelli del turista straniero?

L’Italia è un paese molto variegato, pieno di sfaccettature. Un italiano ha il vantaggio di conoscerle quasi tutte (è un paese che sa sempre stupirti), e quindi ha la possibilità di raccontarle arricchendole di un punto di vista unico. Contaminato dalla sua cultura, dalle sue tradizioni e ovviamente dal suo vissuto. Un italiano sa darti quello che troppo spesso le guide non sanno darti, delle vere e proprie esperienze personali.

Al di là degli stereotipi sull’immagine dell’Italia, che chiaramente non vi appartengono, qual è il volto che più vi preme mostrare?

Noi siamo partiti dalla base, dagli utenti, e dal capire noi per primi, cosa è l’Italia. Ci siamo fatti una semplice domanda a cui stiamo cercando di rispondere. E per noi l’Italia non è solo Milano con il Duomo o il Colosseo di Roma. L’Italia è fatta da tante piccole cose. Dalla pasta fatta in casa la domenica, ai bambini che giocano al mare a biliardino, alla signora che stende i panni sulla piazza del paese, a un tuffo nel meraviglioso mare blu delle nostre isole. Pensateci bene. Se vi giriamo la domanda e vi chiediamo cos’è l’Italia per voi, qual è la prima cosa a cui pensate?

Potrebbe sembrare che a raccontare l’Italia si vinca facile, la bellezza è ovunque, nonostante tutto. Secondo voi siamo talmente abituati a vederla che non ci facciamo più caso?

A volte succede che alcune cose si danno per scontate. Come, ad esempio, la bellezza della strada che da casa ci porta al vicino negozio, o la panchina al parco dove d’estate ci fermiamo a leggere. Essere dei beauty seeker è un’attitudine, serve allenamento, costanza e una giusta dote di positività. L’importante è non smettere di stupirsi.

Cito un aforisma a caso, “L’Italia confina col paradosso e sconfina nell’incredibile” (S. Panarello): quali paradossi e quali incredibilità emergono dal questo viaggio fotografico collettivo?

Concordiamo in pieno. Il paradosso è che anche quando, viaggiando in Italia, pensi di esserti perso nel nulla riesci a trovare un panorama pazzesco e non devi far altro che fermarti e goderti la meraviglia. Al tempo stesso questo è l’incredibile. È incredibile non smettere di stupirsi per ogni singola immagine o storia che le persone ci raccontano. Ogni storia è una piccola parte di vita personale che ci viene donata. L’unione di queste vite racconta il nostro territorio e tutto questo è bellissimo. Ancora oggi, dopo 326 storie, ci chiediamo ‘What Italy Is’ e non vediamo l’ora di scoprire la prossima. Se non è incredibile questo.

Carolina Attanasio