26 Aprile 2017   •   Snap Italy

Violette Sauvage incoronata reginetta del second hand shop

«“Teniamo dei vestiti che non metteremo più, ma buttiamo via i nostri ex uomini” recitava la Bradshaw, riferendosi al suo invidiatissimo (la odiamo ancora dopo anni) guardaroba! Tutto questo perché non conosceva il second hand shop»

Peccato che la fashion victim in questione, al tempo di sex and the city, non abbia conosciuto Violette Sauvage e i suoi eventi sul vide dressing, allora sarebbe venuta a conoscenza del second hand shop, avrebbe venduto il suo usato in una location da sogno e ci avrebbe guadagnato un mucchio di soldi (e si sarebbe tenuta i suoi ex).

Ecco come far girare l’economia e inquinare meno allo stesso tempo, con un mercato per fashion addict organizzato ad hoc da Rino Coletti, fondatore di Violette Sauvage, che ha adottato la filosofia del riutilizzo glamour facendo del second hand shop la propria strategia di marketing.

“È partito tutto sei anni fa da Parigi, ho studiato presso una scuola di commercio e, dopo la laurea, ho lavorato per tre anni per la grande distribuzione. Da lì ho compreso che la nostra società funziona malissimo per quanto riguarda lo spreco, sia in termini di cibo che di consumi in generale, si contamina tutto per produrre di più e, in sintesi, si produce di più per buttare di più. Tutto quanto è assurdo. Questa è stata la ragione che mi ha spinto a far notare alla gente che occorre cambiare il nostro modo di vivere e il nostro modo di consumare. Volevo far passare la questione ecologia e la questione riciclaggio in maniera divertente. Vivendo a Parigi, il mondo della moda era il settore più pertinente per me, quindi, mi sono chiesto come fare a realizzare un evento moda che è volto al recupero, ed è venuto fuori il vide dressing che, alla base, ha lo svuota cantina o lo svuota garage, per un consumo responsabile e di qualità, il tutto ornato da un tocco glamour.

L’idea è quella di portare il venditore a guadagnare sgombrando il proprio armadio, e l’acquirente ad avere un’esperienza shopping completa: vai all’ evento, compri usato, fai bene all’ecosistema e passi del tempo a coccolarti.” Il second hand shop non solo è fashion, ma abbatte la produzione, riducendo l’inquinamento ambientale. Ogni singolo chilogrammo di vestito comporta la riduzione di 3.6 kg di Co2 emessa nell’ ambiente, 0.3 kg di fertilizzanti, 0.2 kg di pesticidi ed un risparmio di 6000 litri di acqua.

E finalmente, grazie ad Andrea Domenici, il second hand shop è sbarcato in Italia, e la prima grande edizione si è tenuta a Roma presso la Casa dell’Architettura l’8 e il 9 Aprile, con un’altissima percentuale fra rivenditori e visitatori. Tra marchi famosi e creazioni uniche si sono visti passare nomi conosciuti come Gelatina Antiques e Vintage, Gocce di Memoria, Calix Retrò, Darò, Stella Vintage Store, Franca Bettoja, Loredana Zirano e Stella Capuano. In mezzo a questi stand, creatrici abili che non sono passate inosservate: Paloma Germain, Polvere di Shabby, Capricci di Carta, Lybellula, Vita da Fata Ignorante, One Shot One Dress e tanti altri.

A fare da sfondo a questa grande festa le animazioni de La Bottega degli Artisti, con la sua scuola di burlesque, canti vari e una donna che inebriava l’aria suonando un’arpa. Dall’altra parte della stanza  una postazione beauty, dove ci si poteva viziare grazie a Camilla Pallottino, beautycoach con un considerevole background.

Per il momento Violette è ritornata in Francia con i suoi appuntamenti, tutti sparsi nelle più grandi città, fino alla fine di giugno, ma se volete seguirla nella sua edizione italiana l’appuntamento è il prossimo 28 e 29 Ottobre, stessa città, differente location. Segnatevi sulla vostra agenda Spazio Tirso in zona Parioli, la passione per lo shopping continua.

Samuela Nisi