vino primitivo
13 Febbraio 2018   •   Redazione

Vino Primitivo di Puglia, il preferito alla Casa Bianca

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«Alla Casa Bianca si beve rosso Made in Italy. Donald Trump sembrerebbe aver fatto scorta di vino Primitivo di Puglia: ben 4320 bottiglie sono infatti giunte dalla nostra Puglia direttamente a Washington»

Che i vini italiani fossero tra i più apprezzati al mondo lo sapevamo già, tanto che qui vi avevamo parlato di quelli più famosi in assoluto. Ma sapevate che avessero fatto breccia anche alla Casa Bianca? Pensate che il proprietario delle Tenute Chiaromonte, Nicola Chiaromonte, quando si è visto ordinare ben 720 casse da 6 bottiglie l’una di vino Primitivo, ha rischiato un colpo! Ma com’è successo che il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti – tra l’altro astemio – si innamorasse del celebre vino italiano?

Tutto sarebbe  iniziato in occasione di una serata di degustazioni organizzata a Los Angeles, durante la quale il buyer della Casa Bianca avrebbe particolarmente apprezzato il rosso pugliese, tanto da far partire l’indomani l’esorbitante ordine. La bellezza di 4320 bottiglie sono quindi partite dall’area di Gioia del Colle per giungere nelle “cantine” presidenziali dei Trump. Due etichette, diverse per struttura, di vino Primitivo di Puglia: il Mascherone Primitivo Igt Puglia, un vino semplice e con una bassa gradazione alcolica, e il super premiato Sant’Angelo Contrada Barbatto Primitivo Doc Gioia del Colle, etichetta storica dell’azienda con un tasso alcolico che sfiora i 17 gradi. Insomma, vino Primitivo a fiumi per la first lady e i suoi ospiti e chissà che il rosso Made in Italy non convinca anche il presidente a farsi un bicchierino (decisamente da preferire alla sua tanto amata Coca Cola!).

vino primitivo

E noi quanto ne sappiamo sul vino Primitivo di Puglia? Scopriamo insieme la storia e le caratteristiche dell’eccellenza italiana che ha conquistato gli States!

Il Primitivo è un vitigno a bacca rossa unico nel suo genere, che deve il suo nome alla precocità – rispetto a tutti gli altri vitigni italiani – della maturazione delle sue uve; viene vendemmiato, infatti, già a fine agosto. Le sue origini sembrerebbero essere dalmate – tant’è che, ancora oggi in Dalmazia si coltivano varietà simili al Primitivo – e sarebbe arrivato in Italia intorno al 1800. A proposito delle sue origini, sapevate che il vitigno Primitivo è stato sottoposto all’esame del DNA? Proprio così. Nel 1967 infatti un professore californiano giunse in Puglia e, una volta assaggiato il vino Primitivo, non poté non constatarne l’eguaglianza con lo Zinfandel della California. A quel punto non restava che ricostruire la storia del vitigno e stabilire come fosse arrivato in America: fu proprio lo studio del DNA a stabilire che lo Zinfandel fu introdotto in America da una collezione di vitigni austriaca. Primitivo e Zinfandel sarebbero quindi fratelli, con un codice genetico quasi  identico, divisi dall’oceano.

vino primitivo

Ma torniamo nella bella Puglia e parliamo di vino Primitivo (anche perché, se Trump l’avrà ordinato a noi ci sarà un motivo, o no?!). Bene, se dico “Primitivo” pensiamo tutti al famosissimo Primitivo di Manduria, ma in realtà la storia di questo vino nasce nell’area di Gioia del Colle, in provincia di Bari. Due aree principali di produzione quindi, entrambe eccellenti, ma con caratteristiche diverse, dovute sia ai disciplinari di produzione, sia alle zone. Il Primitivo prodotto nella zona della DOC di Manduria – che comprende le province di Taranto e Brindisi – viene coltivato su terreni fertili e sabbiosi, caratterizzati da un clima mite dovuto alla vicinanza al mare. Quello della DOC Gioia del Colle è coltivato invece sull’altopiano della Murgia barese, su terreni più argillosi e con un clima più mediterraneo. Per quanto riguarda i disciplinari di produzione, il Primitivo di Gioia del Colle deve essere vinificato esclusivamente con uve prodotte nella DOC – quindi in purezza – mentre per il Primitivo di Manduria è consentito l’uso di una percentuale di altre uve. E al gusto? Entrambi caratterizzati da un colore rosso intenso, al naso prima e al palato poi, questi vini presentano delle caratteristiche diverse: con sentori di liquirizia e pepe, profondo e fruttato in bocca quello di Manduria; con sentori fruttati – ciliegia, prugna, amarena – e caldo e avvolgente al palato quello di Gioia del Colle.

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Pagina FB Tenute Chiaromonte

A causa della sua struttura importante e del naturale tasso alcolico elevato, il vino Primitivo è stato per lungo tempo utilizzato esclusivamente come vino da taglio, ossia per dare vigore e corpo a vini strutturalmente più deboli. Negli ultimi decenni, invece, si è sviluppata una maggior consapevolezza tra i produttori di questo eccellente vino che, grazie a particolari tecniche di produzione, sono riusciti ad ottenere vini sì intensi, ma comunque eleganti e gradevoli. Due vini rossi di grande struttura quindi, ma allo stesso tempo dolci e rotondi al palato, perfetti da gustare in abbinamento alla carne, a formaggi stagionati, salumi ma anche a pesce alla griglia!

Marcella Scialla

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