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20 Novembre 2017   •   Redazione

Traduzione e interpretariato, i consigli per iniziare

«Inglese, francese, spagnolo e tante altre lingue ancora. Pur rimanendo fedeli all’Italia la traduzione e l’interpretariato stanno acquisendo un ruolo sempre più preponderante.»

Oramai conoscere una lingua straniera è diventato quasi imprescindibile, in particolare per quanto riguarda l’inglese, ma sono sempre di più le lingue conosciute e studiate, così come la richiesta di interpreti specializzati, in grado di saper produrre una traduzione fedele e concettualmente valida. In un mondo globalizzato, meno lingue sappiamo e maggiormente ci troviamo tagliati fuori, sia dalla fruizione di letteratura e intrattenimento vario, che da posizioni lavorative e possibilità di crescita personale.

Ecco che sempre più giovani si dedicano alle lingue, magari nel loro percorso universitario, con l’obiettivo di raggiungere livelli tali da diventare interpreti e traduttori. Questo risultato non è scontato e nemmeno la più rosea delle carriere accademiche può garantirlo, ecco quindi qualche consiglio per chi ha scelto di prendere questa strada tortuosa.

Frequentare corsi specializzati

Per prima cosa, per diventare traduttori e interpreti, è necessario frequentare corsi dedicati. Fare una traduzione non è la stessa cosa di conoscere e comprendere una lingua; bisogna capirne infatti anche le più piccole sfumature e muoversi utilizzando tecniche che non possiamo dare per scontate. Ecco che un corso può aiutarci, e non poco, soprattutto di fronte a una buona preparazione di base e a una predisposizione all’apprendimento linguistico.

Tradurre letteratura

Altro elemento importante è quello del settore. Per esempio se vogliamo lavorare nel campo della traduzione di testi letterari, non basterà una conoscenza della lingua, anche perfetta, bisognerà infatti essere in grado di interpretare al massimo il testo dello scrittore, portando il suo ritmo e il suo stile al lettore.

Questo procedimento necessita non solo conoscenza, ma anche un buonissima penna; tradurre diventa un po’ come scrivere, se poi parliamo di poesia ci troviamo allora di fronte a qualcosa di ancora più complesso dove moltissimi andranno a sbattere, trovandosi incapaci anche con una conoscenza approfondita della lingua tradotta.

Farsi le ossa con il freelancing

Una buona idea per gli aspiranti traduttori è quella di farsi le ossa attraverso piattaforme di freelancing. In questo modo sarà possibile affrontare diverse tipologie di testo e aggiustare il tiro per dar vita a una carriera nella traduzione.

Diventare un interprete professionale

Per poter lavorare come interprete professionale, traducendo quindi materiale di ogni tipo, offrire servizi di traduzioni manuali tecnici, traduzioni professionali per aziende e comunicatori, e altro, è necessario partecipare a un concorso bandito una volta l’anno. Superato questo sarà possibile entrare all’interno di una graduatoria alla quale le principali istituzioni attingeranno a seconda delle loro necessità. Il lavoro dell’interprete non è cosa da tutti, chi riuscirà in questo percorso però avrà la possibilità di iniziare una sua carriera e ottenere grandi soddisfazioni.