Teatri di vetro
16 Ottobre 2017   •   Snap Italy

Teatri di vetro 2017, le arti sceniche contemporanee a Roma

«Teatri di vetro: il Festival dedicato a teatro, danza e musica giunge quest’anno alla sua undicesima edizione. Ecco alcuni degli eventi da non perdere.»

Il 21 settembre è partita l’undicesima edizione del Festival Teatri di vetro. Di cosa si tratta? È una tra le più importanti rassegne italiane di arti sceniche contemporanee che quest’anno avrà luogo a Roma, dal 21 settembre al 12 novembre. La direzione artistica è di Roberta Nicolai. Oltre 40 spettacoli tra teatro, danza e musica, distribuiti in 9 spazi e in 2 mesi di programmazione, animeranno quest’edizione che ha come incipit “Guarda indietro, guarda avanti”. È il filo conduttore che lega gli spettacoli in programma in un’unica riflessione sulla storia, tra creazione contemporanea e movimento a ritroso in direzione dell’origine. Uno sguardo che, per poter guardare avanti, si rivolge all’indietro, e che si esplicita al tempo stesso in riletture critiche e nell’impegno degli artisti in processi di innovazione e superamento.

Anche in questa edizione sono consolidate le collaborazioni con il Teatro Vascello, Centrale Preneste, Fondazione Volume! Carrozzerie n.o.t. e con le librerie Tuba e Giufà. Se ne aggiungono poi altre con il Teatro del Lido di Ostia, il Teatro Brancaccino, il Conservatorio Statale O. Respighi, l’Accademia Nazionale di danza e l’Università degli Studi di Roma Tre – Roma Tre Radio.

Nel mese di settembre il Festival Teatri di vetro si è focalizzato sulla danza araba e sull’istallazione performativa B-SIDE di Salvo Lombardo e Isabella Gaffè, un ciclo di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti “non straordinari” di passanti nello spazio pubblico.

A ottobre, invece, il focus sarà sul teatro e sulla danza. Ecco alcuni degli eventi degni di nota in questa undicesima edizione del Festival Teatri di vetro. L’11 ottobre, ad esempio, andrà in onda al Centrale Preneste il fortunato spettacolo Da parte loro nessuna domanda imbarazzante di Fanny&Alexander e Ateliersi, che prende avvio da L’amica geniale di Elena Ferrante, affondando nel rapporto tra le due donne e sulla loro amicizia le basi per raccontare la storia di un paese travagliato dalle sue contraddizioni e metamorfosi.

Il giorno successivo, nella stessa location, ecco In your face di Ateliersi, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi che indagano l’attitudine di alcune persone a scandire la propria relazione con gli accadimenti del reale attraverso i social, evidenziandone il carattere esilarante in uno stream dialogico ininterrotto tra le chat e i performer.

Il 14 ottobre invece, ancora nella cornice del Festival Teatri di Vetro,  va in scena un testo classico: Riccardo III e le regine di Oscar De Summa/La Corte Ospitale.

Al Brancaccino, il 21 ottobre, fonti letterarie e fonti teatrali diventano materia di indagine in Dove tutto è stato preso di Bartolini/Baronio, ispirato a Correzione di Thomas Bernhard, in cui lo sguardo rivolto al passato diventa necessario punto di slancio per porre domande sulla costruzione di futuro. Nella stessa location, ecco poi andare in scena il testo vincitore del bando 2016/2017 di NdN Network drammaturgia Nuova: Opera sentimentale di Camilla Mattiuzzo, messa in scena dalla compagnia Angius I Festa feat. Woody Neri.

Anita Wach con Hundred Toasts il 27 ottobre alle Carrozzerie n.o.t. propone una celebrazione della repubblica e della libertà nel tempo di crisi della democrazia. Affonda invece nella storia della Rivoluzione russa, 1917 Core di Erosanteros, una lettura-concerto per ridare vita alle parole di poeti che hanno cantato la Rivoluzione e restituire la gioia dell’avvento di un tempo talmente nuovo da lasciare senza fiato.

Leviedelfool in Heretico_dopo questo apparente nulla, mette in scena, il 30 ottobre al Teatro Vascello, sette capitoli che demistificano il linguaggio della religione cristiana traducendo dogmi e culto in un linguaggio scenico che intreccia danza, visione e parola.

Dal 31 ottobre il Festival Teatri di vetro darà voce alla danza. Nell’ottica di ricerca verso nuove sperimentazioni e riscrittura dei classici andranno in scena: Don’t be afraid da L’aprés midi d’un faune una creazione originale di C&C Company, coprodotto da C&C, Teatri di Vetro e Residenza Idra, con la collaborazione di Hun Mok Jung e l’interpretazione di Carlo Massari, lavori che testimoniano la tensione degli artisti verso l’origine della loro stessa arte, l’urgenza di appropriarsi di un’aurora da cui il teatro e la danza hanno segnato nuovi inizi.

Il Festival Teatri di vetro proporrà poi anche D’animanimale di Paola Bianchi e Ivan Fantini, azione per corpo e voce nato dal libro Animanimale dello stesso Fantini e del pittore Andrea Chiesi, un intreccio tra teatralità, danza e arte pittorica.

Dal 3 al 12 novembre il Festival Teatri di vetro si sposta al Teatro del Lido, a Ostia, dove andranno in scena i giovani coreografi under 35: Yoris Petrillo con Nothing To Declare; Cie MF/Maxime & Francesco presenti con due lavori Chenapan e la versione urbana di Re-garde, Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza/Natiscalzi DT con Lo Schiaccianoci_Opera Fantastica in Atto unico per ensemble di danzatori e tappeto elastico. Dehors/Audela inaugurano la collaborazione con il musicista Simone Pappalardo nello spettacolo Più Nel Bosco Non Andremo? E ancora, Simone Zambelli con Non Ricordo; Arianna Rodeghiero con In between e Anna Giustina con reRality.

Il Festival Teatri di vetro propone poi anche la sezione musicale, incentrata su elettronica e elettroacustica con la collaborazione del Conservatorio O. Respighi di Latina. Si va dalla contaminazione tra elettronica e sonorità del clarinetto di Call to mind di Breaking Wood/Walter Paradiso, alla jam-session dei Meno Infinito che in Meno Vetro dialogano in improvvisazione con altri musicisti; dall’elettronica sperimentale dei Granato, all’orchestra elettroacustica composta da dieci allievi dei Conservatori O. Respighi di Latina e A. Casella de L’Aquila diretta da Simone Pappalardo per il concerto Fields; dalla rilettura pluridisciplinare della figura di Cassandra nella poesia sonora Winterreise di Cipitelli-Sbordoni-Schiavone-Vinella, alle ricerche di Novi Sad, artista greco programmato in collaborazione con Plunge;  dal suono immersivo delle composizioni sonoro-drammaturgiche degli allievi del Conservatorio O. Respighi di Latina, a Singularity di Outpostlive/Vjit, un racconto audio video di un viaggio senza tempo, che attraverso una ricerca su basi scientifiche ripercorre la storia dell’Universo.

Questo e tanto altro all’undicesima edizione del Festival Teatri di vetro, dove l’ingresso ha un prezzo di 10 € intero e 5 € ridotto. E per conoscere la programmazione giornaliera basterà collegarsi al sito del Festival.

Non resta che scegliere gli spettacoli più interessanti e segnare l’appuntamento in agenda!

Foto: https://www.facebook.com/teatridivetro/

Chiara Rocca