tattoo expo
10 Maggio 2017   •   Anita Atzori

Tattoo Expo: Roma si tinge d’inchiostro!

«Ancora una volta Roma protagonista! La 18th International Tattoo Expo è pronta ad accogliere migliaia di visitatori per un’avventura da brivido. Aghi, inchiostro e ricordi sulla pelle.»

Anche quest’anno l’Eur cambia colore prestandosi ad una delle iniziative più importanti nel panorama dell’international tattoo. Il Palazzo dei Congressi di Piazza Kennedy è forse il miglior luogo per celebrare un rito e una cultura che la città di Roma sembra aver accolto come parte integrante dell’arte made in italy. La 18th International Tattoo Expo Roma rappresenta per molti artisti un punto di ritrovo, ma anche un punto di partenza, un meeting ad ampio raggio dove l’inchiostro fa da protagonista e gli stand da stupefacente location. Tanti sono gli spettacoli organizzati durante questa tre giorni ( 5-6-7 maggio) e tanti sono gli artisti internazionali che contribuiscono alla buona riuscita di questa iniziativa. Più di 300 stand distribuiti su due piani dove scuole, accademie e stili diversi si fondono per dare vita ad un mix che ha dell’incredibile. I premi in palio sono davvero tanti e la competizione è delle più toste, ma tutto ciò sembra non fermare i quattrocento tatuatori che instancabilmente colorano la pelle di mille visitatori.

Ogni piano del Tattoo Expo richiama un ambiente familiare, un clima quasi surreale dove centinaia di nazionalità sembrano far parte dello stesso paese; regna la calma, l’energia e la creatività. Stencil, Sketch e biglietti da visita adornano i banchi imbanditi degli studi, dove giovani e anziani si fermano per un preventivo o semplicemente per ammirare le opere d’arte “work in progress”. E bisogna dirlo, qui la clientela è davvero varia, vicino al giovane che si appresta al suo primo tatuaggio c’è l’anziano che completa il suo corpo con una serie di tattoo originali e delle volte inaspettati. Roma oggi più che mai rappresenta non solo la capitale storica per eccellenza, ma anche l’avanguardia più astuta. Un paese al passo coi tempi e sopratutto con l’innovazione, perchè anche nei tatuaggi è doveroso essere innovativi. Innovazione è così anche la parola chiave delle premiazioni avvenute durante i 3days: premi per tutti, ma sopratutto per i migliori!

La Malafede Tattoo con maestria e talento porta a casa (a Conegliano, ndr) il premio come Best of Avanguard , il riconoscimento per un lavoro che vede protagonisti quattro tatuatori fissi che giorno dopo giorno pianificano questa attività con passione e professionalità. Più di quaranta special guests ogni anno popolano lo studio, per garantire ai clienti una varietà permanente di stili e offerte vantaggiose. I generi sono davvero tanti, dal realistico al blackwork, per passare poi al cosiddetto avanguard ovvero illustrazioni pittoriche dove il moderno incontra la tradizione. Al Malafede Tattoo va anche il merito di aver creato la locandina della 18th Tattoo Expo, un progetto originale e rappresentativo che descrive non solo il passato di Roma, ma anche il futuro.

Io purtroppo sono autodidatta, da un parte è stata una sfortuna perchè vai un pò a rilento, dall’altra invece ho avuto modo di imparare tutta la base in modo da potermi permettere un domani di scegliere in piena autonomia cosa fare, conoscendo però anche il resto. Ho provato tutto quello che c’era da provare e ho imparato tutto quello che c’era da imparare, e da imparare vi assicuro che ce n’è sempre, però ora faccio che amo.
Federica Stefanello – La Malafede Tattoo

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Anche Ritual Skin è presente alla Tattoo Expo ed è proprio la fondatrice Caterina Ferraro che ci spiega cosa rappresenta per lei e per il suo studio questa convention:

La Tattoo Expo è forse la fiera internazionale più importante che ci sia. Ti dà la possibilità di passare agli altri ciò che fai e di farti conoscere da chi non ha la possibilità di passare in studio. Questa è la quarta convention a Roma alla quale partecipiamo.

Qual’è il segreto per portare avanti questa passione come un lavoro stabile?

Calcola che io sono dieci anni che tatuo quindi ho dentro una forte passione per l’arte che in ognuno si manifesta in modo del tutto personale. Il tatuaggio secondo me è una forma d’arte molto primitiva e primordiale. Penso debba essere innata, altrimenti o ci nasci o non puoi diventarlo. Dopo di che serve tanta gavetta e impegno costante.

Daniele Lo Scritto è un ragazzo molto particolare, alcuni potrebbero definirlo alternativo, altri direbbero normale nella sua meravigliosa follia. Questo ragazzo originario di Latina si classifica come 2nd Place Best DOT WORK partecipando con ciò che più di tutti gli riesce meglio: mettere in campo la sua arma vincente. Tatuatore presso lo studio Korpus Domini ci racconta cosa rappresenta per lui questo premio e in quale stile si riconosce:

DOT WORK è il mio stile principale e meglio ancora il mio cavallo di battaglia. Da quando son bambino sogno la tattoo convention di Roma, ma solo ora sono riuscito a parteciparvi. Questo primo anno e questo primo premio sono per me una rinascita, anche perchè riceverlo nella mia città è una sensazione bellissima. Dimostrare al tuo paese quello che fai è importantissimo, dunque per me ha un valore unico.

Per me il tatuaggio è vita, è tutto nel senso che da bambino li ho sempre ammirati quindi ora rappresentano a pieno il mio stile di vita. Inoltre grazie a questo lavoro ho avuto l’opportunità di fare alcune guests all’estero dove mi sono divertito parecchio, rientrando a casa con un bagaglio culturale unico.
Daniele Lo Scritto – Korpus Domini

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Per ultima ma non di certo meno importante c’è lei: Vanessa Corsale. Quando l’abbiamo conosciuta aveva in mano la macchinetta e un sorriso indimenticabile, quella passione che senza neanche parlare era così evidente e colossale. Il suo studio Shock Tattoo presente alla convention offre il chiaro esempio di come bravura e fantasia possano regalare quadri di inestimabile valore non più sui muri ma sulla pelle.

A lei chiediamo se questa è la sua prima Tattoo Expo e cosa rappresenta nel suo immaginario:

Si questa convention di Roma è la prima, quindi molto importante sia da un punto di vista personale che lavorativo, anche perchè comunque essendomi trasferita a Roma da due anni per me essere in qualche modo stata accettata in questa città come artista è tanto. Ho sempre partecipato come spettatrice, e ora esserci come professionista al fianco di mille artisti internazionali è davvero soddisfacente. Inoltre la sorpresa di ricevere un premio come il 2nd Best Of The Day mettendomi a confronto con i maestri dell’international tattoo è stato uno shock!

C’è uno stile che più di altri vedi tuo e ti rappresenta a pieno?

Si diciamo che quello che amo di più è il tradizionale, anche se mi rendo conto che i miei lavori spaziano anche su altri generi. Io lo chiamo Tradizionale Moderno, in quanto soggetti moderni vengono poi riadattati allo stile classico, come se la tecnica tradizionale si mischiasse al mondo alternativo. Un continuo sperimentare che non delude mai.

Questa è la 18th International Tattoo Expo: sembra il paese delle meraviglie e invece è tutta realtà.

Anita Atzori