27 Marzo 2017   •   Snap Italy

“Storie della buonanotte per bambine ribelli”, il libro che insegna ad essere donne

“Sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi”

La maggior parte di noi, donne d’oggi, è cresciuta con favole in cui è l’arrivo del principe azzurro a determinare la felicità e la realizzazione della fanciulla. Elena Favilli e Francesca Cavallo, offrono alle nuove generazioni, un rivoluzionario modo di concepire la donna. Insegnano alle bambine di tutto il mondo a sognare in grande, a capire il loro valore fin da subito.

“C’era una volta una scienziata, una cantante, una scrittrice. Forse avranno amato un loro principe, ma non hanno avuto bisogno di lui per essere salvate”

Come lo fanno? Attraverso delle piccole favole, che però questa volta raccontano qualcosa di molto grande. “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, è una raccolta di cento esperienze di vita vera. Si tratta di donne famose in tutto il mondo per essere riuscite, da sole, a superare gli ostacoli della vita e ad affermare se stesse  oltre che la loro grande capacità di uscire da pregiudizi e stereotipi di genere. Vite reali, di donne forti, raccontate con semplicità e schiettezza alle bambine ribelli di tutto il mondo, e accompagnate da un ritratto disegnato, fatto degli stessi colori che hanno accompagnato la storia di queste nuove “principesse”. Eroine forti e tenaci, capaci di insegnare molto alle piccole, future donne, che meritano di sapere fin da subito, quale può e deve essere il loro valore all’interno della società.

Il libro è arrivato nelle librerie Mondadori proprio l’8 marzo, in occasione della celebrazione della festa della donna. Le autrici hanno scritto “Storie delle buonanotte per bambine ribelli”, prima in inglese per poi tradurle in italiano. E, quasi ad esemplificare la forza di volontà e la capacità femminile raccontata nel loro stesso libro, le due autrici hanno dato il via ad un immenso crowdfunding su Kickstarter che ha raccolto oltre un milione di dollari da 70 nazioni diverse in soli 28 giorni, per un totale di un milione e 300 mila dollari dal lancio della campagna in aprile 2016 fino a ottobre dello stesso anno.

“Storie della buonanotte per bambine ribelli”, apre alle nuove generazioni un mondo finora inesplorato e diventa una lettura piacevole anche per i più grandi. Per tutte quelle donne che hanno perso fiducia in se stesse, o che si affannano a cercare qualcuno che le salvi, o ancora che cercano altrove la loro felicità, questo libro di semplici e brevi favole, può in poche righe, aiutarle a capire quanto valgono e di che stoffa sono fatte.

Le donne sono tante, si passa dalle evergreen come Maria Callas, Maria Montessori, Marie Curie, Rita Levi Montalcini, Margaret Thatcher a personaggi più attuali come Hilary Clinton o Michelle Obama. È lei a dare la spinta a tutte coloro che non credono nelle proprie doti intellettive, affermando che “nessuno nasce intelligente. Si diventa intelligenti attraverso il proprio impegno”.

Ci sono poi le storie incredibili di bambine davvero ribelli, che hanno voluto sfidare le regole per abbracciare la libertà. Tra queste abbiamo Manal Al-Sharif, che incita le donne dei paesi mussulmani a “uscire e guidare”; Lozen, bambina Apache, che non voleva imparare i lavori delle donne, né sposarsi.

E ancora, “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, dà fiducia a tutte coloro che vogliono vivere praticando sport. Ecco allora le storie della brasiliana Maya Gaberal, surfista con le ossa rotte che ancora domina le onde degli oceani; di Alfonsina Strada, ciclista con il sogno di partecipare al Giro d’Italia che era appannaggio degli uomini; delle sorelle Williams, regine del tennis; di Wilma Rudolph, con i suoi tre record olimpici consecutivi nonostante il braccio paralizzato; di Yusra Mardini, giovane nuotatrice, fuggita dalle bombe della Siria su un gommone stracolmo di persone in cerca di una speranza e poi concorrente alle Olimpiadi del 2016 come rifugiata in Germania.

“La cosa peggiore di questo tipo di pregiudizio è che per quanto ti senti ferita e arrabbiata, il pregiudizio alimenta le tue insicurezze, i tuoi dubbi. Cominci a pensare: “Forse non sono abbastanza brava””. Sono le parole di un’altra protagonista del libro, Nina Simone, bimba prodigio nera che a dodici anni dà il suo primo concerto e quando i suoi genitori sono costretti ad alzarsi dalla prima fila per far posto a spettatori bianchi, ferma l’esecuzione e non ricomincia fino a quando madre e padre non riprendono il loro posto.

L’emancipazione è la costante di queste favole, così come la forza di volontà, il coraggio, tutte caratteristiche che storicamente sono state assegnate all’uomo ma che, senza ombra di dubbio, sembrano appartenere anche e forse addirittura in misura maggiore alla donna.

Questi sono solo alcuni esempi di “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, solo alcune delle storie, spesso sconosciute ai più, che hanno elevato la donna nel corso della storia. E l’idea più originale del libro, è indubbiamente lo spazio bianco lasciato alla fine. Si tratta di una sezione che la bambina, proprietaria del libro, può utilizzare per aggiungere alle 100 storie, la sua. In fondo è proprio questo che “Storie della buonanotte per bambine ribelli” vuole insegnare: andare a dormire con la consapevolezza che ogni donna vale in quanto tale e svegliarsi, la mattina successiva, con la convinzione di voler scrivere, un giorno, su quello stesso libro, la propria storia.

Chiara Rocca