Shopping a Milano
15 Dicembre 2017   •   Raffaella Celentano

Shopping a Milano: i turisti preferiscono l’Italia per i loro acquisti

«Milano meglio di New York! Secondo un rapporto di Risposte Turismo, il turismo da shopping a Milano non ha eguali a livello mondiale»

Lo shopping a Milano si riconferma una colonna portante non solo del sistema fashion ma anche dell’intera economia italiana. Nel giorno del Black Friday 2017, infatti, Milano ha sbaragliato la concorrenza sul fronte del turismo da shopping. La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, curato da Risposte Turismo e pubblicata venerdì 24 novembre, ha visto il capoluogo lombardo battere sia le concorrenti nazionali, come Roma e Firenze, sia quelle internazionali, come New York, Londra e Parigi.

Secondo questo rapporto, lo shopping a Milano rappresenta il motivo principale del viaggio per il 15,4% dei turisti. 6% il dato per Firenze, 3,8% quello per Roma e 1,4% per Venezia. A livello mondiale, la preferenza sale al 20%. Seguono New York al 17,4%, Parigi al 16% e Londra al 14,2%. Se pensiamo alle capitali della moda e ci confrontiamo con loro, il risultato è sorprendente. Le altre fashion week si svolgono a New York, Londra e Parigi, città molto più grandi di Milano (due di loro sono capitali, e New York è una metropoli globale). Insomma, Milano parte in svantaggio, ma vince puntando sulle eccellenze e sulla qualità di quello che fa e offre, nella moda e non solo. Forse gli stranieri lo hanno capito meglio di noi!

L’indagine di Risposte Turismo è stata realizzata attraverso la somministrazione diretta di questionari a un campione di 2.500 turisti (italiani e stranieri) equamente diviso nelle città oggetto di analisi nel periodo maggio-ottobre 2017. Per la classifica internazionale ogni intervistato poteva scegliere fino a un massimo di tre preferenze. In totale circa 1,5 milioni di turisti si recano ogni anno nelle principali città italiane con lo shopping come interesse principale. La spesa media al giorno – a testa – è di 110 € (121 a Milano). I capi di abbigliamento sono i più richiesti (60%), seguiti da accessori e pelletteria (17,3%) e cosmetica e profumeria (3,6%). La spesa annuale è stimata in 1,6 miliardi di €: circa 610 milioni a Milano, 422 milioni a Roma, 281 milioni a Firenze, 230 milioni a Venezia e 67 milioni a Torino. Considerando, invece, l’intero campione di turisti intervistato, la spesa media giornaliera in shopping (che non include le spese dei turisti per trasporti, vitto, alloggio e ingressi a musei teatri o parchi) nelle cinque città risulta comunque elevata, ed è pari a 28 € (55,7 € a Milano, 30,1 a Firenze, 21,9 a Venezia, 18,4 a Torino e 16,8 a Roma).

Ma la nuova edizione del report curato da Risposte Turismo analizza anche altri aspetti del turismo da shopping a Milano e non solo: si tratta di un fenomeno in forte crescita su scala internazionale e che vede in alcuni Paesi i governi stessi impegnati nel suo sviluppo. Anche in Italia il fenomeno inizia ad acquisire importanza: basti pensare ai 25 outlet village presenti lungo la penisola (per un totale di 700.000 mq di spazi commerciali) o alle vie dello shopping, come via Montenapoleone a Milano e via Condotti a Roma, entrambe tra le prime dieci vie del mondo per canoni di locazione.

Inoltre, gli studi dimostrano che lo shopping a Milano rappresenta sempre più una motivazione del viaggio, e nonostante la globalizzazione, il fascino di acquistare prodotti legati al territorio visitato è parte integrante dell’esperienza del viaggio. Tra le destinazioni dello shopping non ci sono solo le città, ma stanno conquistando sempre più posizioni i terminal degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie che nel tempo si sono trasformati in veri shopping center. Proprio Milano offre un’ampia offerta di negozi di alta gamma anche fuori dalle zone più tradizionali. Il quadrilatero resta al primo posto per acquisto medio, ma si fa strada, come luogo rilevante per lo shopping, anche l’aeroporto di Malpensa.

D’altro canto, anche il settore del turismo, secondo gli esperti, funziona da moltiplicatore per gli altri settori, quali quello culturale e commerciale. Dunque, quando lo shopping non è il motivo principale del viaggio, le eccellenze italiane riescono a conquistare i turisti e mettere in moto l’economia. Insomma, l’Italia e il Made in Italy sono capaci di affascinare proprio tutti, qualsiasi sia il loro interesse iniziale e qualsiasi sia la loro provenienza.

Raffaella Celentano