21 Novembre 2016   •   Redazione

Roma Jazz Festival: alla scoperta degli artisti italiani

«Siamo stati al Roma Jazz Festival in occasione del suo 40esimo anniversario. Storia, concerti e immagini per ripercorrere i momenti salienti del festival e per conoscere i migliori musicisti jazz del panorama italiano»

“Se la musica fosse un luogo – il jazz è la città, il Folk è il paesaggio selvaggio, il rock è la strada e la musica classica un tempio”. Diceva così Vera Nazarian e, per ognuna di esse, la metafora funziona. Sì, il jazz è la città. È la sagoma di un uomo alla porta che suona al cielo. È un numero indefinito di finestre illuminate che ascoltano l’improvvisazione. Sono note volanti e cangianti che raccontano la storia di quel posto, lasciano la carica e la felicità, poi il jazz è contagioso e la città viene presa dalla musica.

Tutto ha inizio nel 1976, quando quest’evento nasce dalla voglia di cambiamento e dalla spinta della rivoluzione culturale dettata dai tempi. Un festival di riferimento che ha visto sui suoi palchi i più grandi interpreti italiani e stranieri: Miles Davis, Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan, John McLaughlin, Gato Barbieri, Sonny Rollins, George Benson, Pat Metheny, Ray Charles, B.B.King, Mc Coy Tyner, Chick Corea, Michael Brecker, Jim Hall, Elvin Jones, Wayne Shorter.

In queste 4 decadi il meglio del genere è stato portato in ogni parte di Roma, dall’Eur al Circo Massimo, ma anche ai teatri di periferia. Lo spirito è stato sempre lo stesso, proporre un prodotto culturale sotto il profilo internazionale, multistilistico e di qualità. Ad oggi sono due i posti principali in cui si svolge: l’Auditorium Parco della Musica e la Casa del Jazz e il filo conduttore dell’edizione è riproporre i temi salienti che hanno segnato la storia del festival, sottolineando l’importanza del jazz nella cultura nel ‘900. Noi ci siamo stati.

Jazz dall’Italia

I nomi dei musicisti per questa edizione del Roma Jazz Festival sono tantissimi e sono stati selezionati tra i migliori e i più affermati del genere. Tantissimo spazio anche alle eccellenze musicali italiane:

Fabrizio Consoli in concerto presso la Casa del Jazz

Un concerto intimo e magico quello di Fabrizio Consoli presso la Casa del Jazz. I curatissimi arrangiamenti trasportano l’ascoltatore in una realtà fatta di realismo magico, in cui il tango si unisce al jazz e ai ritmi del Sud America e dell’Est Europeo e sfociano nella sua “Urban World Music, senza tralasciare le radici del cantautorato italiano più colto. Un crossover musicale trasportabile nei temi dei brani, malinconici e festosi, tra l’amore, le sue conseguenze dolorose e la rivoluzione. Con lui sul palco, impeccabili, Gigi Rivetti (Pianoforte e Keys) Silvio Centamore (Batteria e Percussioni) Fabio Buonarota (Tromba e Flicorno).

Richard Galliano 

Fisarmonicista jazz di origini italiane è l’artista capace di unire mondi lontanissimi. Anche per il suo Concerto al Roma Jazz Festival ha usato la sua fisarmonica, strumento che caratterizza la musica popolare, per suonare praticamente ogni cosa: dal jazz al tango, dalla musette francese alla classica. È stato autore delle colonne sonore di Nino Rota e “30th Anniversary” è il suo ultimo lavoro, che cerca di ripercorrere le tappe della sua incredibile carriera. Con lui sul palco Philip Catherine, chitarra; Yaron Stavi, contrabbasso; Hans van Oosterhout, batteria.

Erri de Luca, Stefano di Battista. La musica Provata

Un’esperienza tra la narrazione, la performance teatrale e la musica. Erri de Luca costruisce un quadro narrativo di ricordi e testimonianze e le parole si mischiano alla musica, creando un connubio irreale. Come dice lo scrittore: “Sono le canzoni che affilano i ricordi più della vista“. Oltre il sax di Stefano di BattistaRoberto Pistolesi alla batteria, Daniele Sorrentino al contrabbasso, Andrea Rea al pianoforte. La voce è di Nicky Nicolai.

Enrico Rava, Giovanni Guidi, Metthew Herbert 

Al Roma Jazz Festival un trio incredibile. Rava, settantasette anni, è il trombettista icona del jazz contemporaneo, Guidi ha trentun’anni e molte definizioni lo descrivono come uno dei migliori pianisti jazz in Italia,  Herbert, invece è specializzato in musica elettronica. La loro musica è un innesto di musica elettronica e jazz che affonda nell’improvvisazione le radici degli elementi in comune. È lo spaziare in territori musicali dissimili che porta alla creazione di uno spazio nuovo, dinamico quasi assurdo. Ascoltare per credere.

Paola Ronci & The Hot Jambalaya 

Paola Ronci alla voce con  Gino Cardamon (Banjo), Giuseppe Talone (Contrabbasso), Antonio Marianella (Batteria e Washboard), Giorgio Cuscito (Sax), Davide Richichi (tromba e voce), Giuseppe Ricciardo (clarinetto) mettono in scena il loro amore per New Orleans e tutte le sfumature dei suoi ritmi. Il risultato è uno spettacolo di gioia e di divertimento generato dal talento dei musicisti e dalla commistione di scelte musicali che contribuiscono a ricreare l’atmosfera inconfondibile del Vieux Carrè con il tocco italiano.

New Talents Jazz Orchestra 

Extempora è il debutto discografico della New Talents Jazz Orchestra diretta da Marco Corvin, con la partecipazione di uno tra i più grandi sassofonisti italiani: Daniele Tittarelli. L’orchestra è composta da talentuosi musicisti provenienti da varie regioni d’Italia. Gli arrangiamenti, a cura di Corvini e Giannatempo, sono ben delineati e non mancano gli spazi solicistici. La direzione musicale accompagna magistralmente l’orchestra in un tutto emozionante, tra gestualità e suono. Orchestra al completo: Direttore: Mario Corvini; Sax solista: Daniele Tittarelli; Sassofoni: Diego Bettazzi, Vittorio Cuculo, Igor Marino, Emiliano Mazzenga, Riccardo Nebbiosi; Trombe: Andrea Priola, Stefano Monastra, Nicola Tariello, Chiara Orlando; Tromboni: Mattia Collacchi, Stefano Coccia, Eugenio Renzetti, Federico Proietti; Chitarra: Luca Berardi; Pianoforte: Marco Silvi; Contrabbasso: Nicolò Pagani; Batteria: Francesco Merenda.

Una storia lunga 40 anni. 

Fino al 27 novembre, presso l’Auditorium Arte, c’è la mostra intitolata “Una storia lunga 40 anni”. Un percorso in cui il jazz e la città di Roma sono i veri protagonisti. Negli ultimi 20 anni diversi illustratori hanno raccontato il Roma Jazz Festival attraverso la loro arte, tra cui: Renato Mambor, Ugo Nespolo, Pablo Echaurren, Francesco Chiacchio, Riccardo Guasco. L’esposizione vede manifesti e programmi in sala che hanno caratterizzato i vari temi dei vari festival e le testimonianze dei momenti storici di questi 40 anni attraverso le fotografie dei migliori artisti italiani.

Elisa Toma