Realmonte
08 Giugno 2017   •   Snap Italy

Realmonte, tra mare, cultura e buona cucina

«Realmonte è un sogno, inutile girarci attorno. Situato a ridosso del mare gode di un panorama romantico e indimenticabile. Venite a scoprirlo insieme a noi…»

Realmonte (sito del comune) è un piccolo centro abitato, in provincia di Agrigento, posto su una collina che si affaccia sul mare. Il vero lustro è dato dalla Scala dei Turchi, parete rocciosa a picco sul mare, vicino a Porto Empedocle. La Scala è costituita di marna, una roccia sedimentaria di natura calcarea e argillosa, avente un caratteristico colore bianco puro.

Nell’agosto del 2007 è stata presentata all’UNESCO, da parte del Comune di Realmonte, una richiesta ufficiale affinché sia inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’ONU, poiché l’area possiede i tre requisiti necessari per una tale valorizzazione. Il nome deriva dalla sua naturale forma e dalle incursioni di pirateria di cui fu teatro da parte delle popolazioni arabe. Secondo la leggenda, infatti, i pirati ormeggiavano le loro navi proprio nelle acque della Scala, che rappresentava all’epoca un ottimo approdo, visto che la Scala era meno “battuta” dai venti e protetta dalla vigilanza costiera. Da lì, i pirati, si arrampicavano tra le insenature della scogliera, ne raggiungevano la cima e saccheggiavano ogni bene dai villaggi vicini.

Si racconta che i turchi terminarono le loro incursioni nella Scala, dopo essersi scontrati con la popolazione dell’attuale Porto Empedocle, dove questi ultimi ebbero la meglio. Da qui ebbe origine l’esclamazione dialettale “Cu piglia un turcu è so“. Oltre alla singolare forma, il colore bianco, il paesaggio e il mare siciliano, la Scala dei Turchi deve anche la sua popolarità ai romanzi di Andrea Camilleri, con protagonista il Commissario Montalbano.

La Villa Romana di Realmonte, è stata scoperta all’inizio del XX secolo, situata sulla spiaggia di Punta Piccola, a pochi chilometri dal centro abitato di Realmonte e dalla Scala dei Turchi, la struttura si compone attorno all’impluvium, posto nel cortile centrale adornato da colonne. Intorno si articolano i vari ambienti, alcuni con pavimento impermeabilizzato con marmi intarsiati, altri con mosaici policromi raffiguranti scene e divinità marine. Il complesso termale all’interno della villa testimonia il benestante status economico dei suoi proprietari.

Per concludere, insieme alle miniere di Racalmauto e Petralia Soprana, la Miniera di Realmonte è una delle tre miniere siciliana ancora attive. Al suo interno troviamo la Cattedrale di Sale, vero tesoro di questo comune, situata a meno di 100 metri sotto la superficie ed a 30 metri sotto il livello del mare; vi si può accedere tramite bus navetta e percorrendo gallerie e cunicoli di vari livelli, scavati tempo addietro dai minatori stessi.

Larga 20 metri, alta 8 metri, la Cattedrale di Sale non ha nulla da invidiare alle altre per quanto riguarda le sue dimensioni. Secondo alcuni esperti, essa presenta un’acustica che supera di gran lunga i più sofisticati Teatri dell’Opera e può ospitare fino a 800 posti a sedere; proprio qui che viene celebrata, il 4 dicembre di ogni anno, la messa di Santa Barbara, protettrice dei minatori.

Tra i tanti prodotti tipici locali vi sono i cuddriruni (focaccia farcita di patate, cipolla, pomodoro, melanzane e pecorino oppure di piselli e ricotta), i mugliulati (pasta di pane ripiena di cavolfiore, maiale, pecorino e olive), i cacateddi (pasta frolla farcita con fichi secchi, mandorle tritate e cannella) e i mastazzoli (biscotti di farina impastata con vino cotto e mandorle tostate).

Argia Renda