primavera in Sicilia
23 Marzo 2017   •   Carolina Attanasio

Primavera in Sicilia, itinerari on the road

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“Non solo estate, della Sicilia si può godere sempre, tra città d’arte e percorsi alla scoperta dell’enogastronomia locale. Si arriva in traghetto e ci si sposta in auto, così da costruire liberamente il vostro itinerario on the road.”

Lo sentite quel ‘friccico ner core’, per dirla alla romana, che da qualche giorno accompagna le vostre allergie e i malanni di marzo? Ecco, pure noi, si chiama primavera, è arrivata e per i malati di viaggi vuol dire solo una cosa: partire.

Prima di avventurarvi verso mete esotiche ed emisferi sconosciuti, ricordatevi sempre che siamo in Italia e che, insomma, di luoghi da scoprire ce ne sono tanti.  Per esempio, potreste giocare d’anticipo sulle frotte di vacanzieri estivi e programmare un viaggio in primavera in Sicilia, che – ve lo giuriamo su quello che abbiamo di più caro – vi può conquistare in mille modi diversi, trecentosessantacinque giorni l’anno. Se non ci credete è perché non ci siete mai andati (vergogna) e, soprattutto, perché non avete mai assaporato i prodotti del territorio.

La Sicilia è una terra a parte, e non solo perché è geograficamente staccata dal resto d’Italia, ma proprio in virtù della sua cultura, del cibo, del mare, della terra sconfinata, del caldo, delle persone che la abitano: è una specie di posto mistico, un po’ fuori dal tempo, che qualcuno ha messo lì in mezzo al mare a ricordarci che il paradiso esiste. Il modo migliore per muoversi in primavera in Sicilia resta sempre la cara, vecchia macchina. Ci piacerebbe potervi parlare di un itinerario più ecosostenibile, magari a cavallo di vecchi muli, a piedi, in bici, su un aquilone, ma la verità è che la Sicilia è grande, i trasporti interni non sempre attrezzatissimi e il tempo a disposizione in primavera poco (rosicchiando un po’ di ferie e qualche ponte qua e là). Un’ottima idea è quella di attraccare in terra sicula in traghetto e poi spostarsi in auto. Potete stabilire il vostro itinerario a partire da una delle principali città siciliane, vi basterà prenotare online traghetti per la Sicilia e organizzare il vostro itinerario attraverso città porto-munite, così da attraccare dove volete e godervi la vostra primavera in Sicilia.

Messina

È la provincia più visitata della Sicilia, poiché comprende al suo interno anche le splendide Taormina, Milazzo e le Isole Eolie. Messina è facilmente raggiungibile in traghetto ed è il punto ideale per iniziare l’esplorazione della Sicilia. Nata nel 756 a.C. , fu greca, poi romana, poi bizantina e ancora araba e normanna, ma è solo con il dominio aragonese che diventa Capitale del Regno di Sicilia e città più ricca dell’isola. Sconvolta da due grandi terremoti tra il ‘700 e il ‘900, risorgerà dalle sue ceneri come un’araba fenice.

Messina è tutta un programma: il vostro tour può partire dal centro città, col meraviglioso Duomo in stile normanno, in cui leggenda narra che San Paolo conobbe un gruppo di messinesi che chiesero di poter andare con lui in Palestina a conoscere Maria, che scrisse una lettera di suo pugno in cui benediva loro e la città siciliana. A mezzogiorno non dimenticate di mettere il naso all’insù verso l’orologio astronomico del campanile, che ai dodici rintocchi innesca un meccanismo musicale. Al centro di Piazza Duomo, la Fontana dell’Orione trionfa con i suoi intagli raffinati. L’architettura sacra è, come in molte città d’Italia, il punto forte della città, che pullula di chiese dalle forme bizantine, ma anche al Museo regionale troverete il vostro bel da fare, tra sculture e sarcofagi romani, normanno-svevi e opere di Antonello da Messina e Caravaggio. In provincia di Messina si trovano alcune delle località turistiche più amate: Taormina, Giardini di Naxos, la meraviglia naturale delle isole Eolie, fruibilissime nella calda primavera siciliana.

Catania

Potete raggiungere Catania da Messina o direttamente in traghetto. Questa città di origini millenarie è un tripudio di colori, architetture e profili barocchi, immancabile nel vostro viaggio di primavera in Sicilia. L’Etna si staglia possente alle sue spalle e, periodicamente, potrete assistere al suggestivo spettacolo delle sue eruzioni.

Il Teatro Romano, al centro della città, colpisce come un fulmine a ciel sereno per la sua maestosità e conserva ancora intatte la cavea e la scena, è parzialmente interrato e inglobato nelle abitazioni; fa parte, insieme alla terme Achilliane, le terme dell’Indirizzo e le terme della Rotonda, del parco archeologico greco-romano di Catania. Il simbolo della città è “U Liotru“, un elefante che sostiene un obelisco egizio,  situato nella centralissima piazza del Duomo, dove ha sede anche il Municipio (Palazzo degli Elefanti), il Palazzo dei Chierici, la Porta Uzeda e la storica fontana dell’Amenano, la cui cascata d’acqua riproduce l’effetto di un lenzuolo.

Tra un’arancino e l’altro, scivolate nella Cattedrale di Sant’Agata, barocco-centrica e casa delle reliquie della Santa e del musicista Vincenzo Bellini. Il salotto di Catania è via Etnea, che taglia la città da nord a sud per 3 km. Il litorale di sabbia dorata intervallato da scogli di pietra lavica è una passeggiata panoramica mozzafiato, sulla baia che guarda verso il vulcano. La colazione a base di granita e brioche è un dovere morale, da lì in poi muovervi in direzione degli splendori di Siracusa è un attimo (un’oretta, per la precisione) e procedere verso sud a ubriacarvi di nero d’Avola o cioccolato di Modica è cosa buona e giusta.

Trapani

È l’approdo traghetto-friendly della vostra primavera in Sicilia per partire alla scoperta della costa ovest. Da sempre punto strategico sul mediterraneo, Trapani ha sofferto molte battaglie per il predominio, dai tempi dei Cartaginesi fino ai Normanni, grazie ai quali la città iniziò a proliferare, conoscendo ricchezza e sviluppo. Il centro storico, riqualificato, pullula di palazzi che spesso ospitano grandi mostre, attirando numerosi turisti.

La zona di Trapani è famosa per la presenza di numerose saline, attive in seguito alle bonifiche avvenute sotto il regno borbonico. Da Trapani si raggiunge facilmente Marsala, terra di grande liquore, inoltre la zona è nota per la lavorazione del corallo e delle pelli. Da Trapani si raggiungono facilmente le isole di Favignana, Levanzo e Isola Grande, oppure – puntando a nord – la splendida costa di San Vito Lo Capo.

Palermo

Capitale italiana della cultura 2018, è la meta ideale per la primavera in Sicilia. Di Palermo si sente parlare già dall’epoca dei Fenici, che ne fecero il loro avamposto sul Mediterraneo, così come i greci, che dal porto commerciavano in lungo e in largo. Quando ci fu da decidere se stare con i Romani o i Cartaginesi, Palermo scelse la prima opzione e da allora conobbe un lunghissimo periodo di floridità, proseguito anche sotto la dominazione araba, di cui tutta la Sicilia risente. Palermo trabocca di palazzi normanni, come quello Reale, sede della Regione, che ospita al suo interno il più importante monumento arabo-normanno, la Cappella Palatina.

A rappresentare l’arte araba, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con cupole rosse e archi decorativi. Anche se città in tutto e per tutto, Palermo conserva ancora un aspetto rurale e strizza l’occhio all’agricoltura e all’allevamento di tonni. La cucina locale è il trionfo della sicilianità, chiaramente orientata al pesce e alla genuinità più assoluta. Anche qui, non potete non lanciarvi in un tour enogastronomico, che comprenda anche la visita dei dintorni e della costa, tra riserve naturali e luoghi di villeggiatura, che già in primavera vi fanno venir voglia di buttarvi nelle acque cristalline, come Mondello e Cefalù.

Carolina Attanasio

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