Peter Fill
09 Febbraio 2018   •   Snap Italy

Peter Fill, la stella polivalente dello sci alpino italiano

«Pyeongchang 2018? Ho lo stesso obiettivo come tanti, non solo partecipare ma portare a casa qualcosa di più del solo spirito olimpico». – Peter Fill

Non ha certo bisogno di presentazioni. Peter Fill (FB), classe 1982 di Castelrotto (BZ), domenica 11 febbraio sarà protagonista della prima gara dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018 (qui per vedere gli altri italiani convocati). Per i suoi primati e per la costanza con cui ha dominato le vette delle classifiche dello sci alpino, può essere considerato il degno testimone dell’eredità di Alberto Tomba (qui per conoscere meglio il mito di Tomba la bomba). Tesserato presso il Centro Sportivo Carabinieri Peter Fill, dopo aver conquistato la sua terza consecutiva coppa di cristallo, vuole continuare a vincere. Il suo segreto? Sua moglie Manuela e i suoi due figli Leon e Noah. La famiglia lo ha reso inarrestabile e gli ha consentito di trovare quel giusto ritmo con cui cercherà di conquistare il podio.

Leggiamo insieme l’intervista.

Peter Fill

Da carrozziere a campione plurimedariato. Raccontaci in che modo è iniziata questa grandissima avventura nel mondo dello sci alpino.
Questa avventura è iniziata presto. Quando avevo 3 anni ho iniziato a sciare. Abito in un posto bellissimo (Castelrotto) e lì ho imparato tutto. A soli 300m da casa mia c’era uno skilift dove passavo tutto il mio tempo libero a divertirmi con i miei amici.

Il terzo posto nella combinata di Wengen e il secondo in quella di Bormio hanno decretato, con un totale di 140 punti, la conquista della Coppa del Mondo di combinata. Primo podio assoluto per l’Italia in questa disciplina. Come ti sei sentito?
Ero contento perché per un’altra volta ho scritto la storia dello sci italiano. Una coppa che vale tanto. Certo, non come le due di discesa degli anni passati ma comunque qualcosa di importante per me visto che mi ero visto sempre da polivalente.

Tra l’altro un ottimo successo in vista di Pyeongchang 2018. Che obiettivi si è prefissato Peter Fill per la tappa olimpica coreana?
Ho lo stesso obiettivo come tanti, non solo partecipare ma portare a casa qualcosa di più del solo spirito olimpico.

Il tuo Palmares parla chiaro. 23 medaglie ai Campionati Italiani (9 ori, 8 argenti e 6 bronzi), 22 podi in Coppa del Mondo (3 ori, 10 argenti e 9 bronzi) e tante altre vittorie. Quale è stata quella più memorabile fra tutte?
Sicuramente la vittoria a Kitzbühel, il tempio dello sci. In più quel giorno era il secondo compleanno del mio figlio grande Leon.

Il terzo italiano più vincente in Coppa del Mondo per numero di trofei. A quali atleti si è ispirato Peter Fill nel corso della sua carriera?
I miei idoli erano sempre i polivalenti, all’inizio Marc Giradelli (FB) e poi Lasse Kjus, lui era il mio grande idolo, sciava sempre con una tranquillità e così morbido come nessun altro. Ho fatto anche qualche gara insieme a lui e addirittura l’ho battuto subito al primo incontro. Era la mia prima gara di coppa del mondo e ricordo che terminai dodicesimo ad un centesimo da lui, che si posizionò undicesimo. Ero contento ma al contempo anche dispiaciuto.

Slalong e Gobbe del Cammello. Cosa si prova a saltare da 80km/h e raggiungere velocità che raggiungono anche i 140km/h? Paura o adrenalina pura?
Adrenalina pura!! Quando sei un discesista hai sempre la voglia di andare forte e non vedi l’ora di fare un salto.

Quanto ha inciso la tua famiglia nei tuoi successi?
Sicuramente tanto. Il matrimonio con la mia Manuela insieme ai nostri due figli mi hanno dato tanta serenità che mi ha fatto andare più veloce sugli sci. Ho sempre avuto il timore che, una volta diventato padre, non sarei più andato al massimo. E invece…

Quando i tuoi figli cresceranno gli racconterai delle tue avventure sulle vette innevate, delle mille emozioni provate, delle vittorie più sentite e di tanto altro ancora. Ma Peter, campioni si nasce o si diventa?
Lo si diventa lavorando tanto! Ma sicuramente aiuta se hai dei genitori come li ho avuti io che ti danno la possibilità di praticare lo sport che ti piace.

Come descriveresti la tua disciplina a chi vorrebbe cimentarsi nel mondo dello sci alpino?
Sicuramente è uno degli sport più belli, puliti e corretti! Poi lo pratichi all’aperto in mezzo alla natura in posti bellissimi. Noi abbiamo poi il privilegio di potere mostrare il nostro potenziale su una pista solo per noi.

Dove si vede Peter Fill fra 5 anni?
Spero contento a casa giocando con i miei figli.

Fotohttps://www.facebook.com/PeterFillofficial/

Elisa Malomo