Nuovo Vogue
21 Settembre 2017   •   Raffaella Celentano

Nuovo Vogue Italia: una rivoluzione firmata Emanuele Farneti

«Oggi vi presentiamo il nuovo Vogue Italia e la sua innovativa formula editoriale, pensata per dare una svolta al mensile più autorevole del mondo della moda»

È iniziata lo scorso 7 luglio l’avventura del nuovo Vogue Italia (pagina FB), il mensile di Condé Nast  passato, dopo la scomparsa di Franca Sozzani, sotto la direzione di Emanuele Farneti.

Con le sue 73.000 copie diffuse e 843.000 lettori certificati, Vogue Italia è uno dei periodici di moda più importanti ed eminenti, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Da sempre al centro dell’attenzione mediatica, sotto la guida di Franca Sozzani è diventato la vera Bibbia della moda che tutti noi conosciamo. Ha riunito sotto di sé le firme più autorevoli del giornalismo femminile, ha presentato gli scatti dei più talentuosi fotografi del mondo, e le più grandi top model hanno posato per le sue copertine. Ora, dopo la fine dell’era Sozzani, il nuovo Vogue cerca di raccogliere l’eredità della storica direttrice, in maniera innovativa e attenta alle esigenze del pubblico.

Il magazine si presenta ai lettori ripensato nei contenuti, nella grafica, nella carta e nel formato. La formula editoriale unisce la consueta forza dell’immagine, affidata ai più rilevanti fotografi internazionali, con un maggior spazio dedicato ai contenuti scritti. Il nuovo progetto grafico, firmato dal direttore creativo Giovanni Bianco, si avvale anche di un rilevante cambio di formato e di una carta più grammata, sia in copertina che all’interno.

Nella lunga vicenda di Vogue Italia, chi ci ha preceduto ha dimostrato che tutto può cambiare, anzi deve farlo, e rapidamente e in continuazione: per raccontare le trasformazioni, certe volte per anticiparle, o in alcuni fortunati casi persino per favorirle. Così, a partire da questo numero, il giornale si trasforma per raccontare storie nuove, con parole nuove
Emanuele Farneti

Ma quali sono le maggiori caratteristiche e i punti di forza del nuovo Vogue Italia?

  • IL NUOVO DIRETTORE: formatosi in televisione, Emanuele Farneti è approdato per la prima volta in Condé Nast Italia nel 1999 come membro del team che ha lanciato Gentlemen’s Quarterly (GQ). Ha in seguito lasciato l’azienda per assumere ruoli manageriali in quotidiani e newsmagazine nazionali. È stato direttore della rivista di moda Flair e ha ideato la nuova testata Icon. Nel 2014 è tornato in Condé Nast Italia come direttore di AD, che ha rilanciato, prima di assumere la posizione di direttore di GQ. Lo scorso gennaio, infine, Farneti è stato nominato direttore della “Bibbia” della moda italiana.
  • IL RICAMBIO GENERAZIONALE: in occasione dell’uscita del nuovo Vogue, Farneti ha annunciato la nomina dei due nuovi vicedirettori: Alan Prada, già vice direttore de L’Uomo Vogue, che si occuperà del magazine; e Sara Maino, che sarà responsabile dei Progetti speciali moda e di Vogue Talents. La nuova direzione si caratterizza dunque per un profondo ricambio generazionale: Farneti e Maino hanno infatti 42 anni, Prada. invece, solo 37.
  • MADE IN ITALYIl giornale rimarcherà in modo forte il suo carattere nazionale, con tutti i suoi valori: 15 marchi tricolori della moda, infatti, saranno “interpretati” da altrettanti giovani fotografi locali. Un’idea che conferma la volontà del mensile di proporsi sempre più anche come “talent scout”, come è avvenuto ad esempio con la collaborazione fornita ad Altaroma per l’edizione 2017 di Who is on Next?.

Insomma se la moda, come ripeteva Franca Sozzani, non è solo un’industria che fabbrica vestiti, allora ecco che la “Bibbia del fashion” si trasforma nel “Vangelo dei messaggi”, un manifesto che celebra la libertà di amare senza schemi. Battaglie contro il pregiudizio e il bigottismo, che la storica direttrice di Vogue Italia ha sempre portato avanti con eleganza e attraverso una rivista che per i modaioli è una specie di Nuovo Testamento da seguire. Sulle orme di Franca Sozzani, il neo-direttore Farneti  trasforma il nuovo Vogue già con una delle sue prime copertine, in una narrazione visiva che non ha tanto l’intenzione di sconvolgere o provocare, quanto piuttosto quella di fotografare lo stato attuale delle cose. L’amore c’è, esiste, vive. Omosessuale o etero che sia. E il bacio sulla copertina di settembre è l’immagine più tenera, pura e allo stesso tempo passionale per interpretare un sentimento o un’emozione silenziosa.

“Perché la moda non è fatta solo di abiti, ha a che fare con la vita”
Franca Sozzani

Raffaella Celentano