musica italiana anni 70
08 Gennaio 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Musica italiana anni 70: un decennio tutto da ballare

«Dopo gli anni Sessanta, riviviamo l’emozione della musica anni 70, della primo disco e dei grandi successi che hanno segnato questo decennio tutto da ballare»

Dopo aver fatto tappa negli anni ’60 continua il nostro viaggio nella macchina del tempo alla scoperta della musica. In questa puntata torniamo indietro alla musica anni 70, caratterizzata da un giovanissimo Renato Zero e da Vasco Rossi, che proprio in questo periodo costruiranno le basi di uno strepitoso successo. Ma oltre a loro c’è molto di più, quindi non perdiamo altro tempo ed andiamo alla scoperta dei brani simbolo della musica italiana anni 70, un decennio davvero tutto da ballare

Noi siamo figli delle stelle, figli della notte che ci gira intorno ;
Noi siamo figli delle stelle, non ci fermeremo mai per niente al mondo;
Noi siamo figli delle stelle, senza storia senza età, eroi di un sogno;
Noi stanotte figli delle stelle, ci incontriamo per poi perderci nel tempo…

Alan Sorrenti

Era il 1977 e così cantava Alan Sorrenti nella sua canzone Figli delle stelle. Siamo nel pieno di questo decennio straordinario per la musica italiana. Anni di sperimentazione, come nel caso di Figli delle stelle, uno dei pochi esempi di musica disco cantata in lingua italiana; ma sono anchge gli anni delle trasgressioni, ben rappresentate dal Triangolo di Renato Zero, da Pazza idea di Patty Pravo e dall’allegria coinvolgente dei Cugini di campagna, pietre miliari della musica italiana anni 70.


Nel nostro articolo sulla musica italiana anni ’60 ci eravamo lasciati sulle note di Ma che freddo fa di Nada. Era il 1969 e stava per cominciare quello che sarebbe stato un decennio “ponte” tra i primi cambiamenti e le proteste giovanili degli anni Sessanta e l’euforia degli anni Ottanta. Dieci anni dopo i miei genitori si emozionavano con Alba chiara di Vasco Rossi e oggi migliaia di persone continuano ad emozionarsi accendino alla mano. Non è un caso che questa canzone sia un must della musica italiana anni 70.

L’era della musica italiana anni 70

Il mondo della musica è in lutto: muore Jimi Hendrix e i Beatles si sciolgono. I capelli rossi di Pippi Calzelunghe appaiono in tv. «Houston, abbiamo un problema» è la frase simbolo dell’incidente di Apollo 13 nello spazio. In Italia si piange la scomparsa di Giuseppe Ungaretti ed entra in vigore la legge sul divorzio. Se bruciasse la città di un giovanissimo Massimo Ranieri apre musicalmente il nuovo decennio. Poi ci sono Lucio Battisti e Gianni Morandi. La lontananza di Domenico Modugno, però, è il brano più ascoltato dell’anno, nonché uno dei pezzi simbolo della musica italiana anni 70.


A dieci giorni dall’inizio del nuovo anno scompare Coco Chanel, successivamente anche Jim Morrison e Louis Armstrong, lasciando un terribile vuoto nel mondo della musica. È il 1971 quando John Lennon lancia il suo messaggio di pace e speranza di un mondo migliore con Imagine. In effetti di guerre e morte non se ne può più. Greenpeace comincia la sua attività e nasce la Fondazione Medici Senza Frontiere. A Londra apre il primo Hard Rock Cafè e i Pink Floyd registrano il live a Pompei. In Italia le classifiche sono presidiate dai Pooh che fanno delle loro Tanta voglia di lei e Pensiero delle vere e proprie hit.

Il Padrino esce al cinema ma sui giornali non si parla che dello Scandalo Watergate e dell’Irlanda che si tinge di rosso con l’uccisione di 13 manifestanti cattolici. 1972. In Italia muore Giangiacomo Feltrinelli e il commissario Luigi Calabresi viene assassinato. Enrico Berlinguer diventa il Segretario del Pci e De Sica vince il quarto Oscar con Il giardino dei Finzi Contini. Raffaella Carrà fa ballare con il suo Tuca Tuca e due voci femminili arricchiscono la musica italiana anni 70. Sono Mina con Grande Grande Grande e Marcella Bella con Montagne verdi.


Oggi per chiamarci basta un click. Non era così nel 1973 quando venne effettuata la prima telefonata da un cellulare portatile. Il dittatore Pinochet prende il potere in Cile e in Argentina viele eletto Péron. Il mondo guadagna The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd ma deve far a meno di due mitici Pablo, prima Picasso e poi Neruda. Anche Anna Magnani ci lascia, simbolo del cinema italiano e la sua frase «Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una, che ci ho messo una vita a farmele!» entra nel mito. Le classifiche italiane sono dominate da un brano graffiante e pruriginoso. Parlo di Pazza idea di Patti Pravo: la musica anni 70 si scalda!

Il 1974 è un anno decisamente caldo in Italia, segnato tragicamente da due stragi. Prima quella di Piazza della Loggia a Brescia e poi quella del treno Italicus. Le Brigate Rosse rapiscono il magistrato Mario Sossi, viene indetto un Referendum sul divorzio e con il trionfo del no la legge non viene abrogata. L’Etna erutta due volte e muore Vittorio De Sica. Bella senz’anima (senza dubbio fra le più belle della musica italiana anni 70) è il brano in vetta alle classifiche italiane, cantato da Riccardo Cocciante e arrangiato dal Maestro Ennio Morricone.

Baglioni, Tozzi e i nuovi artisti italiani

Una donna, Margaret Tatcher, prende le redini del partito conservatore in Inghilterra, Bill Gates fonda la Microsoft e Federico Fellini vince il quarto Oscar con Amarcord. Siamo solo a metà decennio, è il 1975. Anno in cui muore Francisco Franco e nascono i Sex Pistols, con loro i primi germi del Punk. Al volante della Ferrari che taglia il traguardo al Gran Premio di Montecarlo c’è Niki Lauda. L’Italia è scossa dalla scomparsa di Pierpaolo Pasolini e vede Eugenio Montale vincere il Premio Nobel per la Letteratura. Sabato pomeriggio di Claudio Baglioni è in classifica e sulla bocca di romantici e innamorati… “Passerotto non andare via, nei tuoi occhi il sole muore già, scusa se la colpa è un poco mia se non so tenerti ancora qua…

Musica italiana Anni 70: gli ultimi grandi successi

Muoiono Agatha Christie e Mao Tse-tung. È il 1976 e da questo momento in poi la mela non sarà più solo un frutto, Jobs e Wozniak fondano la Apple. Nascono gli U2, come dice mio zio “il gruppo più coinvolgente”, giocando con il loro nome li ha trasformati in “you too”/”anche tu”. Gli Eagles pubblicano Hotel California e il film Ultimo tango a Parigi di Bertolucci viene bandito. Esce il primo numero de La Repubblica, Benigni debutta in tv e l’Italia ha la sua prima donna Ministro: Tina Anselmi. Tutti ascoltano Battisti che con Ancora tu domina la classifica italiana della musica italiana anni 70.

Gli ultimi Jedi è il titolo dell’ultimo film uscito nel 2017 targato Star Wars ma il primo episodio della saga risale al 1977. Anno dell’uscita del primo singolo di Vasco Rossi, il 45 giri Jenny/Silvia e della morte di due grandi della musica, il re del rock Elvis Prestley e Maria Callas. Ad ampliare il senso di vuoto, la scomparsa di due grandi del cinema, Charlie Chaplin e Roberto Rossellini. Le classifiche italiane però si riempiono di cuoricini dominate da Ti amo di Umberto Tozzi che vince anche il Festivalbar.

Il 1978 segna una delle pagine più tristi in Italia. 55 i giorni di passione di Aldo Moro, sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse. Ma non è tutto: nello stesso anno la mafia uccide Peppino Impastato. Papa Luciani muore dopo soli 33 giorni di pontificato, dopo di lui viene eletto Papa Wojtyla. Il 1978 è anche l’anno dell’ultima apparizione di Mina in tv, cui segue l’ascesa di una sedicenne e non convenzionale Anna Oxam, che con Un’emozione da poco assicura un cult alla musica italiana anni 70.

Il decennio sta finendo e al richiamo della dance anni Ottanta la Sony risponde lanciando sul mercato il primo walkman. È il 1979 quando I Pink Floyd ci mettono in testa il ritmo senza rivali di The Wall. In Italia Nilde Iotti è la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati e Margaret Tatcher la prima donna Primo Ministro in Gran Bretagna. Madre Teresa di Calcutta vince il Nobel per la Pace e Mennea segna il record dei 200 metri piani. Tra i più ascoltati Vasco Rossi con Alba chiara, De Gregori con Viva l’Italia e Pappalardo con Ricominciamo. Ci sono anche Alan Sorrenti con Tu sei l’unica donna per me, Viola Valentino con Comprami e Loredana Bertè con E la luna bussò.

Cecilia Gaudenzi