milano moda uomo 2018
28 Giugno 2017   •   Anita Atzori

Milano Moda Uomo 2018: Flop e Sorprese

«Come ogni anno l’appuntamento di Milano Moda Uomo 2018 regala novità e colpi di scena. Anche quest’anno sarà stato all’altezza delle nostre aspettative?»

Anche quest’anno dal 16 al 20 Giugno ha preso vita la Milano Moda Uomo 2018 (sito ufficiale). Un’appuntamento imperdibile, dove più di cento sfilate aggiornano tutti gli amanti del fashion system, ed in particolare l’uomo contemporaneo. Il Made in Italy, rappresentato dai migliori brand prèt-à-porter, assieme ai nuovi talenti, arriva in passerella carico ed ironico al punto giusto. Nessuna grande novità ma forse un richiamo al mondo degli anni ’80, che fa presagire qualche ritorno al passato e un posto in panchina per la sperimentazione più azzardata. Tante le maison che hanno rivisitato il loro stile in chiave prettamente nostalgica e tradizionale, altri si sono spinti un pochino oltre utilizzando stoffe e colori più vivaci, come per dire “Ehi, siamo solo in pausa!”.

Giorgio Armani si mostra nella sua classicità più pura, una sorta di ritorno alle origini dove il ragazzino inizia a diventar uomo. Tessuti morbidi, talvolta cromaticamente neutri, accompagnano linee over-size dove il comfort e la sartorialità sembrano di casa. Molto apprezzati i tailleur ampi a doppio petto nei colori del blu notte e bianco puro, ma non solo. Pantaloni dal taglio dritto nei toni del tortora e grigio chiaro portano a tutta la collezione una freschezza ed eleganza tipica del marchio piacentino. Per la Milano Moda Uomo 2018 sicuramente questa è la sfilata che non ha deluso le aspettative, seppur qualcuno si aspettava un pizzico di creatività in più, conoscendo ad ampio raggio il talento dello stilista.

Salvatore Ferragamo riscopre la giovinezza facendo un ampio uso del bermuda corto, stavolta non al ginocchio ma all’altezza delle cosce. Un tripudio di colori pastello dove anche la camicia riscopre la sua personalità più sbarazzina. Per la sera eleganti completi tono su tono rendono l’uomo più virile e raffinato, che in mano tiene sempre una valigetta 24h o una borsa in pelle dallo stile artigianale e per certi versi retrò. Molti avrebbero voluto l’effetto WOW! per questa sfilata, che però, sfortunatamente, non c’è stata. Le motivazioni potrebbero essere molteplici, anche se qui l’eco del passato ritorna sempre più vivo con un inno agli anni ’60 e ad Alain Delon. Ne emerge una moda maschile apparentemente rilassata, malinconica e forse rinchiusa in una campana di vetro. Che sia una riflessione sullo stato attuale della moda italiana?

Dolce e Gabbana acquista punti e sale alle stelle! Il brand siciliano per eccellenza nella sua eccentricità stupisce tutti con una collezione dedicata alle star. Una creatività basata su colori sgargianti, scintillanti e metallizzati. Il tailleur diventa satinato, fantasioso e in alcuni casi lussureggiante. Certo, questi non sono abiti da portare quotidianamente, ma sicuramente l’outfit perfetto per un vernissage o un party in stile Hollywood e bollicine. Apprezzabili le stampe con riferimento alle carte da tavola e ai motivi religiosi come il sacro cuore e la madonna. Una personalità che ancora una volta unisce l’immaginazione tipica dei due stilisti e lo stile urban più contemporaneo. Potremmo considerare questa sfilata come la più azzardata della Milano Moda Uomo 2018, e noi di Snap Italy non possiamo che entusiasmarci… Per voi sarà lo stesso?

Donatella Versace sfila in passerella con una collezione un po’ sentita. Sentita perchè proprio in tale settimana cade il ventesimo anniversario del fratello Gianni, colui che fin dagli esordi è stato il pilastro portante della maison. I modelli indossano fantasiose camice le cui stampe sono una perfetta riproposta dei mood leggendari firmati Gianni Versace. Molti hanno definito questa collezione come “Versace allo stato puro” ovvero il ritratto esatto dell’uomo energico e intenso, che da sempre riflette l’identità del marchio. La sfilata tenutasi nel leggendario Palazzo Versace di Milano, ha riportato in auge il completo gessato e persino il cardigan di lana fine, una volta molto in voga nei college britannici. Lo stile è quello prettamente urban, ma sicuramente completamente ridefinito e tradizionale nei tagli.

Degna di nota la collezione Fendi che riporta un po’ di sano casual all’abbigliamento maschile. La direttrice creativa Silvia Venturini Fendi stavolta si spinge oltre e ridisegna lo stile formale dell’uomo in carriera, aggiungendo quel tocco allegro tipico del week-end in gita al mare e della passeggiata al porto con amici. Ampio uso della cravatta per questa collezione ospite della Milano Moda Uomo 2018, forse per non farci mai scordare il carattere sicuro e dirigente dell’altro sesso. Di indubbia personalità il motivo con le banane, ricorrente in alcune camicie di cotone dalle tonalità scure, un bel connubio tra post workout e casual. Complimenti dunque alla maison capitolina!

Altro giro di boa per Marni, che alla guida del direttore creativo Francesco Risso, propone una linea del tutto ricercata e per nulla scontata. Anche qui un uso spasmodico di colori pastello e tonalità calde, ma anche tanti completi giacca e pantalone, dove le proporzioni si misurano a partire dalla XL.

Novità in assoluto la sfilata di GCDS (Giuro Che Domani Smetto) che, capitanata dal direttore Giuliano Calza, ha rivisitato il guardaroba maschile ispirandosi al mondo social. Tra i vari ospiti dell’evento l’onnipresente fashion blogger Chiara Ferragni, che non ha mancato di tenere incollati tutti sullo schermo dello smartphone con le sue dirette e stories su Instagram… Ma del resto avevate dubbi? Al di là di questo particolare gossip riconosciamo al giovane brand un carattere stilistico molto cosmopolita e sportivo, che in casi come questi risulta molto appropriato e adatto all’uomo contemporaneo.

Mai come stavolta si è sentita la mancanza di Gucci, Missoni e Antonio Marrasi brand nostrani che hanno deciso di uscire dai sipari della Milano Moda Uomo 2018, apportando sensazionali modifiche alle sfilate. Infatti, la decisione di presentare sfilate co-ed, ovvero Uomo e Donna assieme, ha lasciato di stucco molti amanti della moda, ma al contempo ha lasciato pensare. Che sia un chiaro esempio legittimato di parità dei sessi? O una presa di posizione nei confronti di un business ormai esagerato?

A voi le conclusioni.

Anita Atzori