02 Agosto 2017   •   Snap Italy

I migliori film italiani secondo la mitica lista del TIME

«Nella lista stilata dalla celebre rivista TIME sulle 100 migliori pellicole di tutti i tempi, non è una vera sorpresa leggere anche alcuni tra i migliori film italiani. Scoprite quali»

Nell’ormai lontano 2005 la nota rivista americana TIME chiese a due critici americani, Richard Schikel e Richard Corliss, di stilare una classifica sui migliori film mai realizzati dal 1923, ovvero l’anno della nascita del giornale. Inizialmente i due pensavano che non sarebbe stato poi così difficile, ma in realtà si trovarono davanti ad una vera e propria sfida. Dopo nottate passate a riguardare vecchi film, liste provvisorie e scelte difficili, ecco finalmente pronta la lista definitiva dei migliori film di tutti i tempi.

Sebbene non sia l’unica e soprattutto sia il risultato della scelta di due sole persone, per molti critici quella del TIME è considerata la miglior classifica dei più bei film mai stilata: tra i 100 film possiamo trovare titoli molto eterogenei tra loro, provenienti da tutto il mondo ed appartenenti a generi ed epoche diverse. Tra i film citati figurano capolavori della grande Hollywood come Casablanca, Psyco, A qualcuno piace caldo con Marilyn Monroe e Quarto Potere, ma anche film cult come Taxi Driver, Pulp Fiction e Il padrino. Non mancano neanche i titoli di genere come Il Signore degli Anelli e Star Wars, e compaiono perfino film d’animazione come Alla ricerca di Nemo e Pinocchio (leggi qui tutti i film realizzati sul burattino di Collodi). Poteva mancare l’Italia? Ovviamente no. Tra i cento titoli scelti da Schikel e Corliss compaiono infatti quattro pellicole italiane. Sapreste indovinare quali?

  • di Federico Fellini (1963)

Il primo tra i migliori film italiani a comparire nella prestigiosa lista stilata dal TIME è il capolavoro di Fellini , che insieme a La dolce vita (scopri i luoghi del film) è il film che ha consacrato il regista italiano come uno dei più grandi del mondo. Protagonista il regista Guido, un magistrale Marcello Mastroianni alter ego dello stesso Fellini, quarantenne stanco ed in crisi d’ispirazione. Fellini in questo film autobiografico mette in scena sotto chiave fantastica la crisi di un uomo arrivato a metà della sua vita, la paura di un autore di deludere le aspettative, nonché la difficoltà di far conciliare i fantasmi del passato con i volti del presente. è da molti ritenuto come la più alta espressione dell’arte felliniana, vincitore del premio Oscar nel 1964. Il film è stato fonte d’ispirazione per tantissimi registi sia americani che italiani, da Rob Marshall, che nel 2009 gira un film musical dal titolo emblematico Nine (che vede recitare tra le protagoniste anche Sophia Loren) a lo stesso Paolo Sorrentino, che con La grande bellezza omaggia chiaramente il cinema felliniano.

– L’iconica sequenza del sogno nei primi minuti del film

  • Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone (1966)

«Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi»

Citazione memorabile per uno dei western più celebri della storia del cinema. Terzo film della cosiddetta “Trilogia del dollaro”, conosciuta anche come “Trilogia dell’Uomo senza nome”, un leggendario trittico di film con cui Sergio Leone trasformò lo spaghetti-western in un fenomeno mondiale. Per un pugno di dollari del 1964, Per qualche dollaro in più del 1965 ed infine Il buono, il brutto, il cattivo del 1966 sono i tre film che diedero vita e furono il modello per lo sviluppo del genere western italiano, che tanta fortuna ebbe negli anni ’60 e ’70 e che ancora oggi tutto il mondo ci invidia. Tutto ciò che amiamo di Sergio Leone nasce con queste tre pellicole: l’uso ossessivo dei primi piani, i lunghi silenzi, gli effetti sonori, la sublime colonna sonora del maestro Ennio Morricone, i bellissimi piani sequenza, le citazioni e i personaggi, grandissimi dal primo all’ultimo, partendo dal protagonista assoluto, il grande Clint Eastwood nel ruolo del cowboy senza nome e abilissimo con la pistola. Sceglierne solo uno dei tre deve essere stato davvero difficile per i critici del TIME.

– Il duello finale de “Il buono, il brutto e il cattivo”

  • C’era una volta il West di Sergio Leone (1968)

Non uno, ma due spaghetti-western. Sergio Leone è un maestro indiscusso, ed il cinema mondiale lo ha sempre riconosciuto. La pellicola è considerata l’apogeo del western all’italiana, ambientato lungo la ferrovia che unisce le due coste degli Stati Uniti e con protagonisti fuorilegge, avventurieri, vedove ed uomini d’affari. Film nostalgico su un genere ormai al tramonto, C’era una volta il West unisce anche la riflessione sulla fine di un’epoca e sul procedere del progresso a scapito dei sogni. Grandi attori (tra cui una bellissima Claudia Cardinale), grande storia, grandi inquadrature, grande colona sonora. Un affresco visivo di valore inestimabile.

– L’incontro tra Cheyenne e Armonica in C’era una volta il West

  • Umberto D. di Vittorio De Sica (1952)

Nel nostro ricordo al grande Vittorio De Sica abbiamo citato questo film come uno dei suoi capolavori più sottovalutati, ed è curioso quindi vederlo comparire nella lista dei migliori film della storia del cinema. Espressione del neorealismo più puro, la storia raccontata in Umberto D. è quella del vero padre di De Sica, e per questo il film arriva a toccare punte di intensità registica altissime. Tra tutti i capolavori del cinema del dopoguerra la scelta del TIME ricade su questo film semplice e dirompente allo stesso tempo: il triste vagare del vecchio Umberto e del suo cagnolino Flaik per le strade di Roma mostra una riflessione profonda sulla solitudine e sulla dignità che tocca il cuore in ogni sua corda.

– Una delle scene più commoventi di Umberto D.

Nell’immenso patrimonio cinematografico prodotto dal nostro paese, quattro film sembrano davvero pochi per rappresentare l’Italia, anche se la scelta, ad onor del vero, ricade su quattro autentici capolavori italiani.

Siete d’accordo con la classifica del TIME?
Tra i migliori film di tutti i tempi, voi quale pellicole italiane avreste scelto?

Serafina Pallante