miglior pizzaiolo d'italia
12 Dicembre 2017   •   Redazione

Paolo De Simone incoronato miglior pizzaiolo d’Italia

«La seconda edizione di Elementi ha trovato il suo vincitore: è Paolo de Simone il miglior pizzaiolo d’Italia, colui che quest’anno ha scoperto e condiviso i segreti dell’impasto perfetto. E a Milano si sono sfidati a colpi di pala i più alti profili della pizzeria Made in Italy»

La competizione che ha decretato Paolo De Simone come miglior pizzaiolo d’Italia si è svolta a Milano presso il Cinema Teatro Trieste e ha visto confrontarsi 33 professionisti del settore che si sono guadagnati un posto in gara dopo le combattutissime selezioni contro pizzaioli di tutta Italia.

Il vincitore

Il miglio pizzaiolo d’Italia è Paolo De Simone della pizzeria Da Zero, Pizza e Territorio di Milano. La pizza con cui ha vinto, Fino e contraffino, vede come ingrediente principale la ‘nduja di Spilinga in cottura. A Paolo de Simone per la vittoria, oltre al titolo, sono andati una fornitura di farine Molino Vigevano per un valore di 800€, una fornitura di prodotti Finagricola del valore di 450€ e una consulenza personalizzata gratuita dei tecnici del molino lombardo.

Originario del Cilento, Paolo ha sbaragliato la concorrenza con il suo estro e la precisione con la quale ha convinto gli esperti della giuria che la sua pizza fosse la migliore. Secondo classificato nella graduatoria per il miglior pizzaiolo d’Italia è Giuseppe Riontino della pizzeria Canneto Beach 2, che con la sua Emozionale, pizza con mozzarella di bufala e capocollo al vincotto, ha veramente stupito tutti. Al terzo posto il genovese Corrado Romano, pizzeria Da Gibba, con la sua Fumosa a base di speck.

La gara

La finale ha visto sfidarsi i migliori professionisti che hanno superato le selezioni: due sono state le prove che hanno testato le capacità tecniche, creative e sensoriali degli sfidanti. La prima prova prevedeva un quiz a risposta multipla per verificare le conoscenze e la sensibilità del pizzaiolo rispetto a un impasto crudo: i concorrenti hanno dovuto riconoscere idratazione, tempo di lievitazione e forza della farina di tre diversi impasti. La seconda prova è stata un blind tasting: una volta bendati i pizzaioli hanno dovuto riconoscere tre tipi di latticini e di pomodori. Un gioco tutt’altro che da ragazzi, insomma.

I dieci selezionati per la finalissima si sono battuti creando e curando tutte le fasi preparatorie della loro pizza gourmet. Hanno potuto scegliere tra una rosa di più di venti ingredienti creata da uno dei giudici di gara e chef Edoardo Fumagalli (vincitore del premio internazionale S.Pellegrino Young Chef Italia e omaggiato con una stella Michelin). A livello pratico la prova si è svolta in soli nove minuti durante i quali i pizzaioli hanno dovuto preparare l’impasto con farina 0, multicereali o integrale, denominare, servire e presentare la loro creazione. E a fine prova il banco doveva anche essere lasciato in ordine!

La giuria

Oltre a Edoardo Fumagalli la giuria vantava autorità nel campo di una certa portata che hanno valutato stesura, manualità, cottura e abbinamento degli ingredienti delle varie pizze in gara. Tra i giurati: Barbara Guerra, giornalista e ideatrice di Top50 Pizza e Le Strade della Mozzarella; Renato Bosco, pizza-ricercatore e maestro rinomato di lievitazione naturale e impasti; Sara Bonamini, giornalista e curatrice della guida Pizzerie d’Italia del Gambero rosso; Luciana Squadrilli, curatrice dell’evento Città della Pizza a Roma. L’evento è stato presentato da Tania Mauri, giornalista e co-autrice di La Buona Pizza e anche lei curatrice di Città della Pizza a Roma.

 

Foto Copertina: Credit mixerplanet.com

Ilaria Roncone