matteo rizzo
17 Gennaio 2018   •   Snap Italy

Matteo Rizzo: “Che orgoglio partecipare alle Olimpiadi”

«È stato fondamentale avere una famiglia di sportivi. Hanno fatto molti sacrifici per me, ora è un piacere dargli delle soddisfazioni» – Matteo Rizzo

Giovane, grintoso, ambizioso. Parliamo di Matteo Rizzo (Fb), atleta di pattinaggio di figura, qualificato alle Olimpiadi invernali di PyeongChang. Inizieranno il prossimo 9 febbraio per concludersi il 25 dello stesso mese. Matteo è carico, soddisfatto per la qualificazione e pronto a vivere a pieno tutte le emozioni che questa esperienza gli regalerà. La sua passione per il pattinaggio è una questione di famiglia. È un grande tifoso del Milan, segue la Moto Gp e frequenta un corso di informatica all’università. Matteo Rizzo vuole lasciare un segno nella storia dello sport che pratica e, continuando con i sacrifici di ora, senza dubbio ci riuscirà. Noi glielo auguriamo.

L’abbiamo intervistato, leggete qui cosa ci ha raccontato.

Matteo Rizzo

Matteo, quando e come è nata la tua passione per il pattinaggio?
La mia famiglia è sempre stata legata al pattinaggio di figura. I miei genitori sono stati ex atleti e sono, ad oggi, allenatori di danza su ghiaccio, quindi per stare con loro ho iniziato a mettere i pattini, avevo circa 5 anni. Poi a 8 anni ho fatto la mia prima gara. Da lì è nata una passione che continua anche oggi.

Quindi sei figlio d’arte. Quanto è stato importante questo nella tua crescita professionale?
È stato fondamentale avere una famiglia di sportivi e ancora di più il fatto che fossero inseriti nel mio stesso sport. Hanno fatto molti sacrifici per me, ma arrivati a questo punto è un piacere dargli delle soddisfazioni.

Qual è il valore aggiunto di questo sport rispetto agli altri?
Il mio è uno sport particolare perché è molto artistico-coreografico ma allo stesso tempo ha un elevato tasso tecnico. È uno sport individuale quindi in gara sei tu, da solo in mezzo alla pista davanti a migliaia di persone. Questo ti dà molta adrenalina. È emozionante.

Matteo Rizzo

Come si svolgono gli allenamenti di Matteo Rizzo?
Mi alleno dalle 10 della mattina fino alle 17 circa. Nel mezzo ho 3 ore di allenamento su ghiaccio e 2 fuori, come ad esempio preparazione atletica. Su ghiaccio sono seguito da Franca Bianconi e Valter Rizzo, invece fuori dal ghiaccio da Lorenzo Marchei e Giovanni Perricelli.

All’interno della disciplina, quale salto padroneggi meglio?
Nella mia disciplina esistono 6 salti tecnici con nome e partenza diversa. Il mio preferito è il Loop o Rittberger, anche se a dire la verità mi trovo abbastanza bene con tutti. Sono cresciuto sin da piccolo imparandone uno alla volta, quindi ho avuto il tempo di acquisire al meglio ciascuno di essi.

Hai delle figure di riferimento, dei modelli nel mondo del pattinaggio?
Sicuramente Javier Fernandez (Fb), il campione del mondo spagnolo che ha realizzato un’impresa, conquistando il titolo per ben due volte. Inoltre lo conosco bene come persona e lo stimo molto.

Matteo Rizzo

Il 2017 è stato un anno molto intenso per Matteo Rizzo. Raccontaci.
Un anno davvero straordinario. In particolare la vittoria del campionato italiano è stata un’emozione grandissima per me e per il mio team, dagli allenatori al club. Sono felice di esserci riuscito nell’anno più importante, nella stagione olimpica.

E la qualificazione alle Olimpiadi di PyeongChang? Come ci si sente a partecipare ad una competizione così importante a soli 19 anni?
Avere ottenuto la qualificazione è stato fantastico per la mia nazione e successivamente per me come atleta. Partecipare alle olimpiadi per qualsiasi atleta è l’ambizione massima. Sono felice di esserci riuscito così presto nella mia carriera, ma comunque le emozioni riuscirò a raccontarle solo al mio ritorno dalla competizione. Prima si può solo immaginare.

In cosa vedremo impegnato Matteo Rizzo?
I miei prossimi impegni saranno: le Olimpiadi il 9 di febbraio e i Campionati Mondiali a Milano. Nel mezzo non escludo che ci possa essere qualche altra competizione.

Matteo Rizzo

Matteo Rizzo, fuori dalla pista di pattinaggio, che passioni ha?
Tante. La più grande è senza dubbio quella per la Formula 1, in particolare per la Ferrari. Seguo molto anche la moto GP, sono super tifoso di Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. E poi sono grande tifoso del Milan.

Frequenti l’università?
Ho iniziato un corso di informatica all’Università degli studi di Milano Bicocca. Purtroppo non riesco a seguire molto le lezioni perché sono spesso via per le gare, ma appena posso studio e cerco di portare avanti questa parte della mia vita.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Uno fra tutti conquistare medaglie a livello europeo e mondiale. Cercherò sempre di fare il massimo per riuscire nell’intento.

Perché un bambino dovrebbe scegliere di praticare il pattinaggio di figura?
Spesso si pensa che il mio sia uno sport femminile, all’inizio i maschietti fanno fatica ad approcciarsi. Ma andando avanti con il tempo scoprono anche loro la bellezza del pattinaggio di figura, che sa regalare innumerevoli emozioni. Bisogna avere coraggio nel decidere di praticarlo. È necessario farsi forza ed essere pronti a tutto. I maschi sanno essere molto competitivi in questo.

Foto: https://www.facebook.com/Matteo-Rizzo-979600228774033/

Chiara Rocca