19 Gennaio 2017   •   Anita Atzori

Made in Testaccio: quando la moda è passione

«Snap Italy vi porta alla scoperta dell’eco-fashion, tra vecchi tessuti che rinascono e nuove forme che prendono vita»

Made in Testaccio: per molti una garanzia, per altri ormai uno stile di vita. Siamo in Via Francesco di Sales, ed è qui che all’interno della Casa Internazionale delle Donne conosciamo le mitiche sorelle Brescini; un tripudio di emozioni, profumi e ricordi decorano quello che non è solo il loro spazio espositivo ma anche un punto di ritrovo per gli amanti della moda self-made. Il piccolo show-room che ci accoglie si presenta subito in maniera efficace, grande impatto visivo e cura nei dettagli. E’ qui che la fondatrice del brand Made in Testaccio ci parla di se e del suo ambizioso progetto.

Gloria Brescini, romana Doc, si appassiona sin da piccola all’arte ed è per questo che quando ci racconta la sua storia ricorda con estremo piacere un aneddoto della sua adolescenza “Volevo fare il liceo artistico perchè mi piaceva disegnare e perchè volevo vestirmi a modo mio“. La sua carriera professionale inizia con gli studi universitari all’Accademia delle Belle Arti di Roma, che la portano a specializzarsi in scenografia e a collaborare per numerosi teatri e registi italiani. Figlia di sarti rinomati, capisce sin da subito che la sua è un arte un pò particolare, un pò diversa dalle altre; dopo anni di lavoro all’interno della sua stessa famiglia, decide di prendere il volo, un pò come tutti quelli che covano un grande sogno e che al momento opportuno lo tirano fuori per volare più in alto.  Merito di un corso a Londra durato un anno sul riciclo tessile, e della sua grande determinazione, Gloria decide di mettere a frutto le sue conoscenze con un progetto non solo innovativo, ma anche di grande interesse sociale. Nasce così l’atelier di moda Made in Testaccio, un marchio che sfida ogni pregiudizio cercando di abbattere la vena sfrenata del consumismo.

All’interno dello spazio espositivo i suoi capi prendono vita, si muovono, danno il loro contributo. Colori, forme inaspettate e vecchi tessuti echeggiano da un angolo all’altro della sala, creando un’atmosfera così familiare che per molti sarebbe quasi un ritorno ai vecchi tempi. “Ritornare al bello partendo dall’arte” questo è lo spirito di Gloria, che oltre ad averci messo tanta professionalità in un progetto così ambizioso, ci ha messo anche tantissimo cuore per dar vita ad un percorso che parte da zero, o meglio ancora da dentro.

Lavorare sul recupero, sul riciclo e sui vecchi tessuti è la prima mission di questo brand: “14.000 tonnellate di tessuti in Italia all’anno vengono buttati dalle grandi fabbriche tessili” uno spreco che per donne indipendenti come lei non può certo passare inosservato. Ripartire dal vecchio sembra essere dunque lo step principale di questo grande lavoro creativo; creare, progettare e definire un prodotto fatto non solo di buon gusto ma anche di materiali che hanno ancora qualcosa da raccontare. Made in Testaccio diventa eco-fashion, sostenibile ma anche haute-couture. Diversi eventi della maison nella Capitale hanno riscontrato enorme successo, tanto da proiettare l’eco anche oltre regione. Un marchio che innanzitutto punta all’educazione tessile, alla conoscenza dei materiali come base di partenza per progetti molto più ampi. “Avere nell’armadio qualcosa che ci faccia dire “Ah quanto sto bene con questa maglia” ” per Gloria sarebbe una delle soddisfazioni più grandi e magari anche il desiderio di molte donne ormai sopraffatte dallo shopping compulsivo e per nulla sentito. Si, perchè fare shopping non è solo un momento d’acquisto, ma anche un’esperienza emozionale che va guidata con spirito e piacere. I progetti per il futuro sono davvero tanti, primo fra tutti aprire il prossimo mese un nuovo punto vendita in Toscana, a Pienza, ma anche arrivare alla tanto sognata settimana della moda parigina.

Qui dentro c’è una grande famiglia, dietro questa donna tenace ci sono due persone alquanto importanti: Francesca, sorella di Gloria, nonché caposaldo della maison e responsabile di vendita, ed Emanuele, marito di Gloria, ma anche coordinatore di eventi e addetto alla comunicazione del marchio. Dietro questi volti c’è la forza, l’inventiva e lo spirito di collaborazione; c’è competenza, professionalità e passione per il proprio lavoro. Numerose sono le collaborazioni che Made in Testaccio porta avanti con fierezza, prima fra tutti quella con l’associazione onlus Humana la cui realizzazione di 500 borse ha portato un successo inaspettato e molto apprezzato. Inutile dire che questa non è solo moda, ma arte allo stato puro. Questa è la vita che rinasce, un fiore che si schiude e una finestra che si apre al mondo; un mondo più sostenibile, profondo e naturale. Il riciclo non solo in passerella, ma anche nella vita di tutti i giorni. Made in Testaccio non è moda ma stile di vita.

Anita Atzori