06 Novembre 2017   •   Snap Italy

Loreta Gulotta: «Con la scherma? È stato subito amore»

«Questo sport mi affascina, ha origini nobili e nasconde un fascino che solo uno schermitore può capire. Sotto quella maschera senti il tuo respiro, la tua tensione ed ogni giorno hai nuovi avversari da battere.» – Loreta Gulotta

Un agglomerato di passione e tenacia: questa è Loreta Gulotta (Instagram) schermitrice italiana classe 1987. Ha iniziato a praticare la scherma a Mazara del Vallo (TP), per poi approdare a Frascati (RM) nel G.S. Fiamme Gialle sotto la guida di Lucio Landi. Numerosi i successi nelle gare a squadre di sciabola, ma il suo primo vero traguardo lo raggiunge nella finale di Coppa del Mondo ad Orléans, conquistando il suo primo argento individuale nel derby disputato con la sua compagna di squadra Rossella Gregorio. Solo nel 2017 ha collezionato due ori nella sciabola a squadre, uno in occasione del Mondiale di Lipsia e l’altro agli Europei di Tbilisi. Un’ottima annata dunque, quella di Loreta Gulotta, che colleziona medaglie e un’infinità di soddisfazioni personali.

Leggete cosa ci ha raccontato.

«Indossare una maschera mi aiutava ad essere più disinvolta, più forte»
Loreta Gulotta

Quando e come è nata la passione per la scherma?
Mi sono appassionata a questo sport all’età di 7 anni, il mio maestro di allora organizzò una prova nella scuola che frequentavo ed è stato subito amore. Ero una bambina molto timida ed indossare una maschera mi aiutava ad essere più disinvolta, più forte.

Nella scelta della specialità cosa ti ha portato ad optare per la sciabola?
Ho iniziato con il fioretto poi ad un certo punto, intorno ai 10 anni, hanno aperto la specialità della sciabola anche alle donne ed il mio allenatore decise di farmi provare: secondo lui la sciabola, notevolmente diversa dal fioretto non tanto per le convenzioni – che sono uguali – quanto per l’attitudine che serve per praticarla, era adatta a me. Ed infatti aveva ragione: dal primo momento ho sentito che quell’arma mi apparteneva di più. In questi frangenti devi decidere tutto in pochi secondi, non c’è spazio e tempo per pensare, ed io sono così. Mi piace prendere una decisione, mi piace scegliere quello che sento sia giusto fare e farlo.

Quanto ha inciso, nel torneo a squadre, il quarto posto alle Olimpiadi di Rio 2016 nella conquista dell’oro al mondiale di Lipsia 2017?
La delusione di Rio ha lasciato in me e nelle mie compagne una grande voglia di giungere dritte all’obiettivo. Abbiamo preso consapevolezza di potercela giocare con tutte le altre squadre, abbiamo lavorato tanto e i risultati si sono finalmente concretizzati: l’anno scorso abbiamo vinto tutto!

Una finale di Coppa del Mondo tutta azzurra quella disputata ad Orléans. Come è stato gareggiare nel derby contro Rossella Gregorio nonché tua compagna di squadra?
Il primo podio ad una gara di Coppa del Mondo è arrivato per me dopo un lunghissimo percorso, è stato come una liberazione! Aver disputato la finale con Rossella è stato bello, ci conosciamo a memoria e lei tira molto bene già da un po’ e si sta affermando sempre di più anche in campo internazionale. Io devo senz’altro fare esperienza partendo da una una finale tirata non proprio al massimo delle mie possibilità e cercare di migliorare sempre di più.

Dopo il titolo di Campionessa del mondo a breve riceverai dal Coni il Collare d’Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza dello sport italiano. Cosa hai provato davanti all’invito firmato dal presidente Giovanni Malagò?
Un’emozione unica. Ho assistito tante volte da casa a quella premiazione e ho sempre sperato di essere anche io tra quegli atleti.

Loreta Gulotta preferisce gareggiare nella modalità individuale o nel torneo a squadre?
Sono due gare completamente diverse, mi piace tirare individualmente e amo tirare a squadre: sapere che se sbaglio le mie compagne sono pronte a recuperare è una bellissima sensazione.

Quali sono i tuoi interessi al di fuori della scherma?
Amo la pallavolo, mio fratello ha militato in squadre di B1 fino a qualche anno fa ed io l’ho sempre seguito. Mi piace, lo trovo uno sport meraviglioso e di tanto in tanto provo a cimentarmi come pallavolista.

Qual è l’aspetto che ami di questo sport? C’è qualcosa che cambieresti?
Amo il combattimento. Questo sport mi affascina: ha origini nobili e nasconde un fascino che solo uno schermitore può capire. Sotto quella maschera senti il tuo respiro, la tua tensione ed ogni giorno hai avversari nuovi da battere. La cosa più sorprendente è che poi ti accorgi che stai lavorando per te stessa, che l’osso più duro da battere sei tu, con tutte le tue paure che questo sport mi ha allenata ad affrontare e combattere.

Dove ti vedi fra 5 anni?
Fra 5 anni mi vedo con una carriera conclusa in bellezza, con tanti obiettivi raggiunti e mi vedo pronta a passare dall’altra parte, quella di allenatrice.

Un consiglio a tutti coloro i quali vorrebbero cimentarsi nel mondo della scherma.
Spero di riuscire a trasmettere questa passione a tanti ragazzi e ad indirizzarli ad uno stile di vita sano che questo sport trasmette sopra ogni altra cosa.

Foto: https://www.facebook.com/loretagulotta/

Elisa Malomo