Lella Lombardi
30 Novembre 2017   •   Snap Italy

Lella Lombardi: la donna leggenda della Formula 1

«Preferisco avere un incidente che innamorarmi.» – Lella Lombardi

Donne e motori da sempre sono considerate come due punti estremi in una retta infinita. Insomma, come due elementi da tenere ben separati e con assolutamente nulla in comune. Sarà forse la sensibilità estrema o la troppa cura della propria persona, fatto sta che il genere femminile è sempre stato in minoranza in questo mondo grigio e meccanico dove con il grasso ci si può sporcare facilmente. Eppure uno strappo a questa regola o tendenza esiste e per ora è anche l’unico di notevole importanza. Stiamo parlando di Maria Grazia Lombardi, conosciuta molto più comunemente  come Lella Lombardi.

Vissuta tra il 1941 e il 1992, è stata una pilota automobilistica italiana con una carriera al volante che parte nel 1965 e si conclude nel 1988. Seconda ad aver avuto la possibilità di guidare in Formula 1, rimane la prima per il numero dei Gran Premi disputati. Lella Lombardi nasce da una modesta famiglia in un piccolo paese del Piemonte, e fin da piccola mostra chiari segni di attrazione per la velocità. A 13 anni è già in grado di guidare un auto, quando tutte le altre bambine preferiscono ancora giocare comodamente a casa. A 18 anni guadagna un po’ di denaro guidando un camion per il trasporto della carne sulla costiera ligure. Il suo è sicuramente un carattere forte e molto sicuro di sé!

Nel 1965 esordisce per la prima volta nella Formula Monza, ottenendo peraltro risultati più che discreti. Successivamente si forma attraverso una lunga gavetta in queste formule minori, arrivando ad occupare anche il secondo posto, come ad esempio nella Formula 3. Nel 1974 Lella Lombardi finalmente fa il suo ingresso nella Formula 1, esordendo nel Gran Premio di Gran Bretagna. Questa esperienza però non fu delle più brillanti.

In effetti è soltanto con il Gran Premio di Spagna sul circuito del Montijuich che la pilota acquista credito e credibilità. Del resto è proprio in terra spagnola che guadagna i primi punti, diventando l’unica donna ancora oggi ad essere riuscita in una impresa simile. Successivamente ha partecipato ad altri Gran Premi, come quello in Brasile, dove si è classificata al 14° posto con quattro giri di ritardo da Niki Lauda. A chiudere la sua avventura in Formula 1, invece, è il 12° posto strappato nel Gran Premio di Austria. Dal 1976 in poi corre nel World Sportscar Championship, per poi passare al Campionato Europeo Turismo dove conquista molte vittorie. Nel 1988 si ritira del tutto dal mondo delle piste ed apre una sua scuderia, la Lella Lombardi Autosport. In tutto ha partecipato a diciassette Gran Premi, riuscendo a farsi scivolare addosso il clima scontroso nei suoi confronti in quanto donna.

Lella Lombardi

Il suo esempio è stato seguito da altre donne dopo di lei, che negli anni successivi hanno tentato di entrare a far parte del mondo della Formula 1, senza riuscire però è a passare la prima fase di qualificazione. L’ultima ad averci provato è stata un’altra italiana, Giovanna Amati nel 1992. Forse, dopotutto, anche le donne possono essere in grado di guidare come gli uomini. Magari basterebbe dar loro un po’ di fiducia in più. Ma è sicuro che una competizione tinta di rosa, soprasttutto in un mondo così maschile, sarebbe di sicuro una gran delizia per tanti. Qualche volontaria? La velocità vi attende!

Chiara Famooss