05 Aprile 2017   •   Redazione

Le donne del rap: 5 nomi da tenere d’occhio

«È il momento di sfatare un altro luogo comune: il rap non è solo roba da uomini! Le donne del rap e dell’Hip Hop italiano sono numerosissime e sono sempre più apprezzate anche all’estero. Da Vaitea a Priestess, ecco 5 rapper che a suon di battle e rime hanno conquistato questa scena musicale prevalentemente maschile»

Probabilmente non siamo abituati a sentire parlare di donne del rap. Certo è che nell’immaginario collettivo è difficile accostare questo genere musicale ad un nome femminile ed è più semplice la costruzione mentale che lo aggancia ad un gruppo di uomini che fanno rime. Già, questo è solo l’immaginario, come dicevamo. Il rap non è il genere musicale che sceglie da chi essere fatto ed in generale la musica non potrebbe mai fare questo tipo di selezione, semmai è la società che attribuisce sommariamente stereotipi facendo passare il rap come una questione prettamente per uomini.

Volendo decostruire ogni forma stereotipata, vogliamo parlare di 5 donne del rap italiano che davanti ad un microfono e a suon di rime si sono fatte largo in un ambiente prevalentemente maschile e.. spaccano!

Baby K

Iniziamo da Baby K, la rapper che più delle altre ha avuto successo di pubblico tanto che può essere considerata una Pop Star. Molti hanno imparato a conoscerla grazie al tormentone della scorsa estate, in un feauturing con Giusy Ferreri, “Roma-Bankok” ma il suo esordio solista è stato nel  2008 quando ha debuttato nella scena rap con la Quadrato Basement incidendo l’EP S.O.S. Due anni dopo è stata la volta di Femmina Alfa che nel giro di pochissimo tempo ha ottenuto più di 10.000 download.
Dal suo inizio sono state tante le collaborazioni: Caneda, Fedez, Rocco Hunt, J-Ax, Gemitaiz, Emis Killa, Tiziano Ferro. Tra i premi vinti: MTV Best New Artist Award, Premio Radio Stop “Artista Più Richiesta alla Radio”, Certificazione FIMI- Singolo Platino per le vendite digitali di “Killer” feat. Tiziano Ferro.  Un successo che non sembra arrestarsi.

Vaitea

Vaitea è nata in Nuova Zelanda da madre italiana e padre francese ma di origine polacca. Adesso vive a Londra e rappa in tre lingue (italiano, inglese, francese). Cittadina del mondo e della parola, come il suo disco intitolato “Word Citizen“, Vaitea con termini e rime ci sa fare e a dimostrarlo sono i successi ottenuti sia in Italia che all’estero. È una delle pioniere tra le donne del rap in Italia:  il suo primo disco è datato 1996. Vaitea è riuscita, inoltre, a formare una crew di sole donne a Milano,  la Fly Girls, e raccoglie al suo interno rapper, dj, cantanti, b-girl. In un suo brano “Chanthem”, scrive: “I’m an emcee, not a rapper, cos’ most rappers are wack”, e spiega che anche se fa rap vive la cultura Hip Hop.

Mc Nill

Tra le donne del rap italiano è doveroso parlare di Mc Nill. Una forza. Attraverso la sua musica sfida ogni forma di stereotipo e pregiudizio e il suo album “Femminill” può essere considerato un manifesto contro ogni discriminazione, anche quella di genere. Il punto di partenza per riuscire nel genere è stato quello di non porsi la distinzione tra musica per/da uomo o donna ma lavorando per fare il suo e facendolo bene. Dopo anni di battle e jam, Mc Nill ha perfezionato la tecnica facendosi largo in un contesto prevalentemente maschile. Ha ottenuto importanti traguardi in freestyle, sia dal vivo (Tecniche Perfette) che in tv (Mtv Spit).

Marti Stone

Giovanissima, classe ’93, Marti Stone  vive a Milano ed è nota per essere una delle esponenti di spicco tra le donne del rap. La sua musica è una costante sperimentazione tra Rap, Hip Hop, elettronica, trap, R&B, rock con altrettante influenze. Ha iniziato a fare rime da piccolissima, aveva 10 anni, per proseguire con un gruppo punk.rock alle superiori e il primo vero progetto a 17 anni, il duo Stoned Monkeys fino ad intraprendere nel 2014 la carriera da solista. Marti Stene ha una voce forte così come forti e pungenti sono le sue rime che affrontano temi anche di scottante attualità, sempre a livello molto alto e arrivando al cuore di chi ascolta.

Priestess

Proprio alcuni giorni fa è uscito il nuovo singolo di Priestess, “Maria Antonietta” per l’etichetta Tanta Roba, specializzata in rap e fondata nel 2011 da Gué Pequeno e Dj Harsh. Davvero giovanissima (classe ’96) ha iniziato la propria carriera collaborando con il rapper pugliese MadMan e lavora prodotta da Ombra. Dopo aver calcato palchi minori si è esibita dal vivo per il “Doppelganger Live Tour” in qualità di opening act  al Demodé di Bari e con MadMAn e Achille Lauro ai magazzini generali di Milano. I primi singoli pubblicati per Tanta Roba e cioè “Torno domani” e “Maria Antonietta” hanno sonorità tra Hip Hop e trap e sono stati una vera sorpresa. Sicuramente Priestess farà parlare molto di sé ed è uno dei nomi più interessanti tra le esordienti donne del rap.

Elisa Toma