La Rinascente
02 Novembre 2017   •   Raffaella Celentano

La Rinascente: 5 curiosità che non tutti conoscono

«Siete sicuri di conoscere la storia de La Rinascente? Ecco una lista delle curiosità che (forse) non conoscete sul department store italiano per eccellenza»

Dopo la chiusura del palazzo storico su via del Corso e 11 anni di lavori, finalmente apre La Rinascente in via del Tritone. Un megastore di 14mila metri quadrati distribuita su 8 piani tra shopping, cosmesi, food experience e terrazza panoramica con vista mozzafiato. Tra party ed eventi esclusivi, l’inaugurazione del department store più famoso d’Italia, e del mondo nel 2016, ha coinvolto non solo le solite fashioniste, ma tutti gli italiani, riconfermando l’ottima reputazione di cui questi grandi magazzini godono, dopo ben 150 anni dalla loro inaugurazione.

A chi non è mai capitato di entrare in una delle sedi de La Rinascente? Anche se non si vuole acquistare nulla, la passeggiata tra i suoi negozi e le sue meravigliose vetrine è un rito di passaggio a cui nessun italiano può sottrarsi. Eppure, forse, non tutti conoscono la sua storia. Ecco, dunque, una piccola guida della storia e delle curiosità del department store italiano per eccellenza… Scopriamole insieme!

La Rinascente alle origini

La storia de La Rinascente inizia nel 1877, quando i fratelli Ferdinando e Luigi Bocconi (già proprietari di un negozio di abiti confezionati a Milano) acquistarono l’Hotel Confortable, accanto alla nuova Galleria Vittorio Emanuele II, e lo adibirono a grande magazzino che chiamarono Alle città d’ItaliaNel 1887 fu inaugurata la nuova sede di Roma in piazza Colonna (su disegno di Giulio De Angelis): l’edificio, che prese il nome di Palazzo Bocconi, fu il primo caso in Italia di struttura costruita specificatamente per uso commerciale. Infine nel 1889 fu inaugurata anche la nuova sede di Milano in piazza Duomo (opera di Giovanni Giachi).

Piccola curiosità per la fashioniste romane: la sede originaria de La Rinascente di Roma altro non è che l’attuale palazzo Zara. L’edificio reca ancora, in cima, la scritta Alle Città d’Italia e oggi è chiamato Zara Bocconi.

La Rinascente

Le idee innovative

Primo in Italia, il grande magazzino venne realizzato sul modello de Le Bon Marché di Aristide Boucicaut (1852) a Parigi, reso celebre da Emile Zola nel romanzo Au Bonheur des Dames (1883). Dal grande magazzino francese, i fratelli Bocconi ripresero l’idea della velocità di rotazione delle merci, che consentiva così di abbattere i costi di giacenza. Le altre idee innovative, invece, prevedevano l’entrata libera (i clienti potevano aggirarsi liberamente fra la merce esposta, e solo dopo chiedere l’eventuale aiuto dei commessi), l’introduzione delle grandi vetrine (illuminate con la corrente elettrica), del prezzo fisso e della vendita per corrispondenza. Infine, nel 1937 viene installata la scala mobile nel palazzo de la Rinascente di Roma, vicino piazza Colonna. Si trattò della prima in Italia in un’azienda commerciale. In seguito, tutte le sedi del grande magazzino adottarono questa (graditissima) innovazione.

La Rinascente: un nome, un perché

Il nome La Rinascente è stato introdotto solo nel 1917. Esattamente 100 anni fa, infatti, i magazzini Bocconi furono rilevati dall’imprenditore Senatore Borletti, che si impegnò per migliorare la qualità della merce senza, però, aumentare i prezzi. Nello stesso anno, con la direzione di Umberto Brustio, i magazzini assunsero il nome coniato da Gabriele D’Annunzio: un nome luminoso e inebriante, simbolo del progresso.

La cartellonistica

Per i suoi cartelloni pubblicitari La Rinascente si avvalse della collaborazione di grandi artisti dei primi del ’900 tra cui Marcello Dudovich, che dagli anni ’20 in poi realizzò oltre 100 manifesti in stile Liberty. Prima di lui,  era stata la volta di Aldo Mazza. Il manifesto da lui realizzato per la riapertura dei magazzini (dopo il grave incendio del 1918), raffigurava un tronco di ulivo da cui sbocciano nuovi rami, ed è un rimando al concetto simbolico della rinascita.

La Rinascente

I proprietari

Dopo i fratelli Bocconi e Senatore Borletti, nel 1969 La Rinascente passò sotto il controllo del gruppo FIAT, vivendo una crisi progressiva di profitti. Ciononostante, il gruppo continuò ad ampliarsi e nel 1970 contava 5 magazzini La Rinascente, 150 magazzini Upim e 54 supermercati Sma. In seguito il gruppo aprì anche il primo ipermercato CittàMercato e, nel 1983, il primo BricoCenter.

Nel 2005, poi, La Rinascente viene rilevata per 888 milioni di € da una cordata di aziende denominata Tamerice S.r.l. composta da Investitori Associati, Pirelli Real Estate, Deutsche Bank Real Estate Global Opportunities IB L.P. e dalla famiglia Borletti. L’ultimo cambio di proprietà risale al 2011, quando la Central Retail Corporation, una sussidiaria della società thailandese Central Group of Companies, ha rilevato il 100% de La Rinascente.

Raffaella Celentano