La Nuvola di Fuksas
16 Settembre 2016   •   Snap Italy

Nuvola di Fuksas : tutto pronto per l’inaugurazione

Il gioiello della Capitale, dimostrazione di come, anche in una città immobile come la nostra, qualcosa ancora si muova

Sono ormai parecchi anni che la città di Roma attende l’apertura ufficiale del nuovo Centro Congressi Italia in zona Eur, meglio conosciuto come “La Nuvola di Fuksas”. Signori e signore, l’attesa è finita! È stata annunciata ufficialmente la data di inaugurazione. Il 29 ottobre la struttura realizzata su progetto di Massimiliano Fuksas, famoso architetto italiano, aprirà i battenti. A presidiare l’apertura ci sarà il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e una diretta televisiva su Rai Uno permetterà a tutta Italia di partecipare a questo evento.

Ma ripercorriamo un po’ la storia della Nuvola…

Tutto ebbe inizio nel giugno 1998, quando il comune di Roma e l’allora Ente Eur, indissero un concorso internazionale per la progettazione del nuovo Centro Congressi Italia. La giuria, proclamò vincitore Massimiliano Fuksas e il bando di gara per la progettazione, costruzione e gestione della struttura fu indetto nel 2001 e vinto nel 2002 dalla Centro Congressi Italia Spa. Il progetto esecutivo, redatto dall’architetto, fu approvato nel marzo 2007 e contestualmente fu emesso il bando di gara per la costruzione. A questo punto il via! La posa della prima pietra avvenne l’11 dicembre 2007 e i lavori iniziarono nel febbraio 2008. Da lì, a causa di problemi legati a ristrettezze di bilancio, l’ultima data di inaugurazione, prevista in concomitanza con l’Expo2015, venne posticipata. I lavori sono terminati il 30 giugno 2016.

Tuttavia il fatto di essere ancora un cantiere in costruzione, non ha permesso alla struttura di non ospitare alcuni eventi nel corso degli anni…

Nel 2013 ci fu la presentazione del nuovo HTC One e nel 2014 la bellissima sfilata dello stilista Gattinoni. La scelta di questa location non è stata casuale. Lo stilista, infatti, presentava una collezione in cui la donna appariva elegante, eterea, impalpabile; gli abiti in tulle, le piume, le trasparenze, erano tutti elementi che gridavano leggerezza così come la struttura scelta per realizzare la passerella. L’idea di un edificio che pare fluttuare nell’aria, che dà l’idea di camminare tra le nuvole del cielo romano, non poteva essere più azzeccata.

Vediamo ora in cosa consiste, anche numericamente, la struttura di cui stiamo parlando…

Si tratta di una grande teca di acciaio e vetro alta 40 metri, larga 70 e lunga 175. Al suo interno, piano -1, abbiamo le sale congressuali, di cui la Plenaria in grado di ospitare 6.000 persone. Nel piano intermedio ci sono gli uffici del business center e, al cosiddetto “livello forum”, una zona polivalente proprio sotto l’Auditorium. Questo è in grado di ospitare 1.800 persone, con posti distribuiti tra platea e galleria. E’ rivestito all’interno da pannelli di ciliegio americano, e all’esterno di legno nero: per garantire un’acustica perfetta. A completare il tutto ci sono 15 ascensori, di cui 8 panoramici, e due scale mobili.

E, all’interno di una struttura come questa, non poteva mancare un hotel di lusso. Autonomo rispetto al Centro Congressi, gode della bellezza di 439 stanze e di un parcheggio interrato con 600 posti auto.

Un complesso senza eguali che “connoterà il quadrante Eur non solo come Business District ma anche come attrattore del turismo congressuale, consentendo a Roma di posizionarsi al pari delle grandi capitali del mondo”, dice il presidente di Eur Spa Roberto Diacetti. La Nuvola sarà operativa dal 2017 e nel 2018 ospiterà il suo primo grande congresso, il Congresso mondiale degli avvocati (Iba).

Tuttavia c’è qualcosa che manca a questa struttura: Il nome. L’architetto ha chiesto di non chiamarla più Nuvola, in quanto si rischia di banalizzare il tutto. Perciò è stato indetto un concorso internazionale di idee per scegliere il nuovo nome e il vincitore sarà svelato direttamente il giorno dell’inaugurazione. Abbiamo dovuto aspettare parecchio per vedere questo progetto realizzato, ma dai numeri e dalle immagini che circolano, possiamo dire che ne è valsa la pena!

Chiara Rocca