K di Kuore
09 Maggio 2017   •   Andrea Fabiani

K di Kuore: alla scoperta dell’artigianato contemporaneo

«K di Kuore nasce 21 anni fa dall’intuizione di Giuliano Giannini e dall’incontro con alcuni professionisti del Fashion Design»

Durante il Baselworld abbiamo avuto il piacere di incontrare Giuliano Giannini, ideatore di K di Kuore e suo figlio Filippo, nuova generazione dell’azienda toscana che in pochi anni ha conquistato il mercato.

Un brand ambizioso, che può contare sulla grande esperienza manageriale del suo fondatore e su un’attenta analisi del settore della gioielleria italiana. I prodotti di K di Kuore si rivolgono al pubblico femminile e rappresentano l’incontro tra design innovativo e qualità hand made.

 

Numerose collezioni che vengono incontro ai gusti di tutte le donne, da Peacock, una linea ispirata all’eleganza della natura con i movimenti dell’oro che ricordano la bellezza armoniosa del pavone, fino ad Ebony, un mix perfetto di elementi naturali quali oro ed ebano. I due cavalli di battaglia dell’azienda sono sicuramente le collezioni Tubogas Mix e Tubogas Cult, frutto di una tecnica antica che prevede una lavorazione dell’oro interamente fatta a mano.

 Il nome, K di Kuore, racchiude l’intera filosofia aziendale: la sintesi degli opposti, tra ragione e sentimento. Da un lato il cuore, motore della vita  da cui prendono forma passioni, arte, creatività; dall’altra la K, inteso da Giuliano Giannini come il simbolo della razionalizzazione di questi istinti. Nel logo la forma del cuore è aperta, simboleggiando una visione ampia ed orientata alla ricerca del nuovo, alla sperimentazione e al cambiamento.

 Dal 1996 il brand  si è espanso in Giappone, Corea, Paesi Arabi e in tutta Europa, compresi mercati particolari come quello delle isole greche. Il Made in Italy è chiaramente un elemento centrale nel processo produttivo di K di Kuore, che mantiene forte il legame tra l’azienda e il territorio, specialmente con la Toscana dove tutt’oggi si trova la sede del brand.

Andrea Fabiani