autodromi italiani
15 Ottobre 2017   •   Snap Italy

Italia e motori, ecco la top five degli autodromi italiani

«Splendide vetture ed eventi sportivi cui tutti vorrebbero partecipare. L’Italia e i motori formano un binomio vincente, anche in virtù di circuiti spettacolari. Scopriamo insieme i migliori 5 autodromi italiani.»

Che l’Italia sia la patria dei motori è cosa nota: Ferrari, Lamborghini e Alfa Romeo sono soltanto alcuni dei brand che hanno spinto in alto l’orgoglio del Made in Italy nel campo delle quattro ruote di lusso, mentre la passione per la velocità e il rombo dei propulsori è testimoniata anche dal seguito che hanno le competizioni del settore, a cominciare dalla Formula 1. Un circus, quella della F1, che vanta alcuni degli autodromi italiani più belli a fare da cornice.

Agli italiani piace la velocità

Solo per fare un esempio, quest’anno il weekend di settembre tradizionalmente dedicato al Gran Premio d’Italia ha fatto registrare un nuovo record di partecipazione del pubblico, che complessivamente ha superato le 185 mila presenze, superando di ben 30 mila unità il precedente massimo (registrato nel 2015) e incrementando di oltre 40 mila biglietti il consuntivo dello scorso anno. Numeri che testimoniano l’invasione (per lo più “rosso Ferrari”) degli appassionati e che vanno aggiunti agli ottimi riscontri delle dirette televisive: sui canali Rai il GP ha raccolto 6.294.427 spettatori medi, mentre su Sky si sono collegati 1.354.000 utenti.

Non solo il duello Monza-Imola

Proprio la pista di Monza si contende, praticamente da sempre, il primato di “circuito migliore d’Italia” per quanto riguarda le autovetture con la rivale Imola: senza fare una classifica, che mette in gioco elementi soggettivi, proveremo a elencare quali sono i cinque autodromi italiani più noti e apprezzati dai piloti e da chi “mastica” tematiche di velocità e motori. E che magari ha testato in prima persona le risposte di questi asfalti alla propria guida.

Le caratteristiche della pista di Monza

Cominciamo proprio dall’impianto brianzolo, che è uno dei più antichi del mondo (terzo a livello assoluto) e che ospita ininterrottamente ormai dal 1950 il Gran Premio d’Italia (a eccezione di una parentesi nel 1980). Noto come “tempio della velocità”, il suo design è caratterizzato dai quattro grandi rettilinei che consentono alle vetture di raggiungere notevoli picchi di velocità (le F1 superano anche i 340 km/h!), ma anche da alcune curve e frenate piuttosto impegnative. Tra gli autodromi italiani di riferimento Monza non può assolutamente mancare.

Il circuito Imola combina velocità e tecnica

Molto più tortuoso e “snodato” è invece il tracciato di Imola, intitolato alla memoria di due pilastri dell’automobilismo italiano come Enzo e Dino Ferrari. Il design della pista prevede infatti curve e staccate piuttosto complesse, che impegnano il pilota e mettono a dura prova la sua tecnica e abilità al volante; e se in questi ultimi anni il sogno di tornare nel circus della Formula 1 è stato solo sfiorato (mantenendo comunque attiva la licenza di grado 1 attribuita dalla Fia), è interessante scoprire che grazie ai servizi di Rse Italia tutti gli appassionati possono trasformarsi in piloti per un giorno, noleggiando una supercar da guidare proprio sul circuito Enzo e Dino Ferrari.

La top 5 degli autodromi italiani

Ci spostiamo di poco più a Nord per scoprire quali sono gli altri autodromi italiani più interessanti e degni di nota: si trova in Lombardia, infatti il circuito di Franciacorta Daniel Bonara, che vanta una omologazione della Fia per le competizioni agonistiche di velocità di autovetture, mentre dal punto di vista tecnico la pista è sviluppata attraverso 3 veloci rettilinei e 13 curve di varia difficoltà e velocità.

Le curiosità su Vallelunga

Una citazione d’obbligo la merita anche una delle più importanti piste del Centro Italia, l’autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, a poca distanza da Roma: oltre a caratteristiche di guida notevoli, come il giusto compromesso tra agilità e velocità per la presenza alternata di curve e rettilinei, è doveroso segnalare come l’impianto sia anche uno dei più ecosostenibili d’Italia. Sin dal 2010, infatti, l’autodromo di Vallelunga è alimentato da un impianto fotovoltaico che rende l’intero complesso di strutture praticamente a impatto zero per quanto riguarda il fabbisogno di energia.

Anche al Sud rombano i motori

L’ultimo tracciato che inseriamo nella nostra top 5 è localizzato al Sud, per completare al meglio il nostro giro d’Italia all’insegna dei motori: ci troviamo per la precisione nell’area di Battipaglia, dove insiste la pista del Sele, che dal 2008 è la più grande e accogliente del Meridione. Anche in questo caso il tracciato ha un design molto tecnico, con curve complesse che mettono alla prova l’abilità del pilota e lunghi rettilinei in cui, invece, dar sfogo alla potenza del motore della vettura.