l’isola d’elba
31 Agosto 2017   •   Carolina Attanasio

Imbarcarsi per l’isola d’Elba, alla scoperta dei suoi mille volti

«Facilmente raggiungibile in traghetto, l’isola d’Elba è un paradiso naturale ricco di storia, dove non ci si annoia mai»

L’isola d’Elba è un paradiso marino a tutti gli effetti, mare cristallino, ottima enogastronomia, tantissime attività outdoor da fare. Si tratta di una delle isole italiane più variopinte, praticamente adatta a tutti, da chi cerca un sano momento di relax a chi, invece, vuole trascorrere il suo tempo praticando sport e vita all’aria aperta. Le dimensioni dell’Elba contribuiscono a farne un’isola dalle mille sfaccettature, pronta a soddisfare le esigenze di chiunque. Potete arrivarci tranquillamente con uno dei tanti traghetti per l’isola d’Elba, del resto si tratta del modo più pratico di arrivare e godersi le bellezze dell’isola. Partendo da Piombino i più rapidi approdano a Portoferraio, Rio Marina e Porto Azzurro. Le spiagge sono tante e variegate, nella maggior parte dei casi si tratta di zone libere, intervallate da stabilimenti balneari o Punti Blu dove noleggiare ombrellone e sdraio. Tra le più belle, la Padulella, un arenile di 150 metri dalle acque verde smeraldo; la Spiaggia di Sansone, un piccolo paradiso di sabbia bianca raggiungibile attraverso un sentiero; Cala dei Frati, una delle più celebri, è raggiungibile solo via mare, mentre le acque spettacolari della spiaggia della Laconella trovano riparo in una baia meravigliosa. Se l’outdoor è quello che vi piace, siete nel posto giusto, all’isola d’Elba è possibile praticare infinite attività, come immergersi allo Scoglietto di Portoferraio (potete arrivarci direttamente da Piombino con Prenotazioni 24), oppure lanciarvi nelle escursioni lungo il Sentiero delle Farfalle, fare snorkeling sul Relitto di Pomonte, o pedalare al Bike Park di Capolivieri, o ancora praticare tiro con l’arco, vela, golf, free climbing o trekking lungo i numerosi sentieri naturalistici dell’Elba, ammirandone le tracce preistoriche.

L’attività fisica mette fame, si sa, e neanche di questo c’è da preoccuparsi sull’isola d’Elba: la cucina di mare, semplice e genuina, si accompagna a una produzione vinicola di tutto rispetto, fondata su una tradizione millenaria che, nonostante si sia ridotta nel tempo, ha conservato intatte le qualità organolettiche dei vini prodotti, tutelati da un apposito Consorzio, che raccoglie le varie etichette, Elba DOC, Elba Ansonica, Elba Rosso DOC, Rosso Riserva, Rosato, Aleatico DOCG e Moscato.

Non dimentichiamoci, tra un calice e l’altro, che siamo pur sempre nei luoghi che accolsero l’esilio di Napoleone Bonaparte, l’isola d’Elba deve a lui parte della sua fama e, certamente, parecchie delle sue migliorie. Sbarcato il 13 maggio 1814 come Sovrano dell’isola, Bonaparte ha trascorso qui nove mesi, durante i quali ha impegnato il suo tempo ad apportare miglioramenti sul territorio. Villa dei Mulini è stata la sua residenza principale, splendidamente posizionata con vista sul mare e fatta ristrutturare e arredare personalmente da Napoleone. Villa San Martino, invece, che ha visto il Sovrano per brevi periodi e momenti di vita privata, tutt’ora conserva stampe napoleoniche dell’800. Accanto alla Chiesa della Misericordia si trova, invece, il Museo dei Cimeli di Napoleone, visitabile al costo simbolico di 1 euro. Tra le opere più significative lasciate all’isola, il Teatro dei Vigilanti è senz’altro quella più rappresentativa dell’innovatività di Napoleone, che dotò l’ Elba del suo primo palcoscenico.

L’isola d’Elba è anche al centro di tante curiosità, prima tra tutte la leggenda che vide gli Argonauti sbarcare sull’isola, all’epoca chiamata Aethalia. Dall’Elba proviene il granito con cui furono costruiti sia il Duomo di Pisa che il Pantheon e, sempre dall’isola, proviene la specie di gabbiano più rara al mondo, il Corso.

Alcune informazioni utili per il vostro imbarco: la tratta da Piombino all’ Elba è breve, si va da mezz’ora a un’ora di navigazione, a seconda che prenotiate un traghetto veloce o un aliscafo. Data la brevità del tratto, vengono impiegati traghetti dalle dimensioni ridotte, non dotati di cabine, la vostra traversata si svolgerà sul passaggio ponte, dove potete godervi la navigazione sulle poltrone dei bar nelle aree interne o sui ponti esterni. In genere non si attende molto, ci sono partenze ogni 30 minuti, la prenotazione è comunque strettamente raccomandata. I traghetti trasportano sia passeggeri che veicoli e sono liberamente percorribili per tutte le aree comuni durante l’intero tratto di traversata. Prenotando, è possibile usufruire di varie agevolazioni sul costo del biglietto.

Carolina Attanasio