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29 Marzo 2017   •   Redazione

ISEIOTTAVI : la musica sulle orme di Rino Gaetano

«Ci sono artisti la cui musica si è affermata troppo tardi, forse perché anacronistica, troppo avanti. Uno di questi è decisamente Rino Gaetano, che grazie a ISeiOttavi torna a far emozionare i suoi fan»

Peccato, però, che questo controverso cantautore non abbia potuto godere del suo meritato successo, arrivato solo in tempi recentissimi. Scomparso alla giovanissima età di 31 anni, Rino Gaetano non ha ricevuto particolare apprezzamento dal pubblico suo contemporaneo, abituato a considerarlo un pagliaccio, un menestrello che cantava cose senza senso. Come tutti i grandi uomini dotati di un intuito differente, il cantautore calabrese scrisse canzoni che sono state comprese solo in seguito, e che ancora si prestano a personali interpretazioni. La strana peculiarità dei suoi testi ha impedito che questi arrivassero immediatamente a tutti, tanto che fino a poco tempo fa lo si associava tristemente solo a successi popolari come Gianna e Berta Filava.

Il cerchio, però, prima o poi si chiude. E a cantare brani ‘nonsense’ come Mio fratello è figlio unico erano in 4000 lo scorso giovedì 23 marzo, quando in un locale romano si sono esibiti ISeiOttavi, tribute band di Rino Gaetano, amatissima dalla capitale e conosciuta in tutto il paese grazie a una miriade di concerti tenuti in ogni regione d’Italia. Sette musicisti uniti dalla passione dei fratelli Capobianco, Salvatore e Antonio (entrambi nomi di battesimo di Rino Gaetano: il caso a volte gioca scherzi esilaranti e bellissimi).

Snap Italy ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con loro: Roberto Palladino (batteria), Domenico Labanca (tastiera), Daniele Deseta (chitarra), Francesco Luzzio (basso) e Lorenzo Perracino (sax) e Antonio e Salvatore Capobianco, appassionate voci e chitarre de ISeiOttavi.

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Il primo concerto “ufficiale” è avvenuto nel 2002, ma prima vi eravate già esibiti cantando Rino. Come è nata l’idea di metter su una band che tributasse un cantante così particolare come Rino Gaetano?
L’amore per questo artista è nato che eravamo ragazzini, non più di 17 anni. Fu un vero e proprio shock, quello di una musica che tramortisce. Il primissimo concerto avvenne a Sturno, in provincia di Avellino, mio paese natale (Salvatore Capobianco) e di Antonio, nato da una scommessa con l’allora Assessore alla Cultura Aurelio Cangero. Poco dopo ci esibimmo a Roma, a Trastevere: fu un successone. Da lì decidemmo di intraprendere questa bellissima avventura che ci porterà a dicembre a festeggiare il nostro quindicesimo compleanno.

Quindici anni ricchi di soddisfazioni ed esperienze. Qual è stata quella più indimenticabile?
Abbiamo avuto la fortuna di suonare tanto in grandi città quanto nei paesini più remoti d’Italia. Le emozioni sono sempre state fortissime, e sai perché? Perché regali ogni volta un momento unico a chi canta con te, fossero anche solo dieci persone, così come loro lo regalano a te. Cantare Rino Gaetano unisce chi lo ama e apprezza quanto te, e questo è inappagabile. Ogni concerto arricchisce in maniera diversa, ma sicuramente quello dello scorso ottobre in cui abbiamo avuto l’onore di cantare con Francesco De Gregori in occasione di quello che sarebbe stato il compleanno di Rino ci ha segnati profondamente. Un maestro, un musicista straordinario oltre che una persona squisita.

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Quando ISeiOttavi sono sul palco qual è il loro atteggiamento nei confronti della musica di un artista speciale come Rino Gaetano? Di imitazione?
Assolutamente no. Imitando rischi solo di “spupazzare” l’artista. Quel che proviamo a fare è piuttosto un’emulazione: ci avviciniamo al cantante con umiltà, provando a trasmettere le sue intenzioni, la sua rabbia, conservando allo stesso tempo quel tocco nostro di originalità che ci rende ISeiOttavi.

Quali sono le canzoni più richieste dal pubblico, e come scegliete la scaletta dei vostri concerti?
Ce ne sono molte, ma in generale i cosiddetti “cavalli di battaglia” li devi suonare per forza: non puoi fare un concerto senza Berta Filava, Nun te reggae più o Aida. Ovviamente non riusciamo sempre ad accontentare tutte le richieste, c’”è sempre qualcuno che a fine concerto ti dice «perché non hai cantato quella canzone?». Ma vedi, Rino ha scritto così tante belle canzoni che poco più di due ore di concerto non bastano mai per fare tutti felici, non basterebbe una notte intera in realtà! Tuttavia proviamo ogni volta a fare delle piccole variazioni, sempre sperando di regalare a chi ci ascolta una serata speciale.

E quella che emoziona di più?
A mano a mano, decisamente.

Credete di aver contribuito a far crescere il “mito” di Rino Gaetano negli anni?
Speriamo proprio di sì, o per lo meno è la risposta del pubblico a dirci che in qualche modo abbiamo aiutato, nel nostro piccolo, a far uscire dal silenzio un artista all’epoca sottovalutato come Rino. Dalla sua morte nell’81 fino agli anni ’90 si sapeva pochissimo della sua musica, mentre oggi è tra i cantanti più amati dai giovani.

Avete in programma una tournée?
Sì, questa estate siamo in giro per tutta l‘Italia. Il tour parte da Gissi (Chieti) il 20 maggio, e prosegue per varie tappe in cui saremo in diverse città tra cui Genova, Pordenone, Firenze, Foligno, Potenza. Nuove date si aggiungeranno a breve, fino a fine settembre.

Che altro aggiungere, allora? Semplicemente, stay tuned!

Rita Sparano