pinella passaro
28 Ottobre 2017   •   Francesca D’Arienzo

Intervista a Pinella Passaro, la stilista delle spose

«In occasione della sfilata alla fiera Tutto Sposi abbiamo avuto il piacere di incontrare Pinella Passaro, la stilista regina degli abiti da sposa per scoprire qualche segreto in più sul suo lavoro e sulla sua personalità.»

Nella location della fiera Tutto Sposi, che ogni anno impreziosisce il programma di appuntamenti dedicati all’arte ed alla cultura, il sogno di tutte le donne diventa realtà. A renderlo possibile è anche Pinella Passaro (sito ufficiale), che con la sua sfilata è riuscita a rendere unica e spettacolare la passerella che ha visto protagonisti i suoi fantastici abiti da sposa.

Tema della sfilata di domenica 22 ottobre è stato Un amore di famiglia, perché la famiglia, così come ci ha confessato Pinella Passaro, è tutto per lei: la sua ispirazione, il suo punto forte, la sua certezza.

«La famiglia forma il nostro modo di guardare e di stare al mondo, custodisce le nostre verità e nasconde i nostri segreti. La famiglia è una speciale forma di amore che sopravvive a tutto.»
Pinella Passaro

In una cornice molto suggestiva, le modelle hanno sfilato sulle note di grandi classici come Mala Femmena e Beautiful that way, mentre sullo sfondo un maxi schermo proiettava le scene dei film più romantici. A rappresentare i valori familiari era una quercia, posta al centro della passerella che, con le sue radici, simboleggiava la loro profondità e, con i suoi rami, l’immagine della libertà.

Ma ad essere protagonista della serata è stata anche la raffinatezza e l’unicità che caratterizzano ogni sua creazione. Interamente sartoriali, gli abiti vantano tessuti Made in Italy e di grande pregio. La ricercatezza e la passione contraddistinguono il lavoro di Pinella Passaro, erede di un vero e proprio impero che ha origini sin dall’800. La sua famiglia rappresenta una pietra miliare del commercio a Cava de’ Tirreni (città di origine di Pinella) in provincia di Salerno. Dopo averla incontrata le abbiamo posto qualche domanda per conoscerla e scoprire le emozioni che animano il suo lavoro.


Pinella, raccontaci come è nata la sua passione per il disegno degli abiti da sposa.
La mia passione è nata di conseguenza alla mia famiglia, la quale ha aperto il primo negozio a Cava de’ Tirreni nell’800. Sono vissuta quindi in una casa dove si è sempre respirato l’odore dei tessuti. Sicuramente non era nelle mie intenzioni prendere questa strada, essendomi diplomata al liceo classico, ma ho sempre avuto una vena artistica, sin da quando ero bambina, quando mi recavo nella sartoria di famiglia. Ho iniziato a vestire le bambole, poi a creare i corredini, fino ad arrivare all’amore per gli abiti da sposa. Il primo abito da sposa della nostra sartoria è quello di mia mamma, dei primi anni ’50, di un pizzo francese, preso appositamente per quest’occasione, di uno stile sull’onda di Grace Kelly. A disegnarlo è stata proprio lei e visto che ebbe grande successo all’epoca, ha poi deciso di trasformare questa sua passione in lavoro, mettendo in vendita le sue creazioni. Così intorno agli anni ’50 è nata la sartoria della quale ho preso io le redini. La famiglia è il mio punto forte, la mia certezza. Una tradizione che si è tramandata per ben tre generazioni e che porto nel cuore. Il cuore che metto in tutto ciò che faccio e che mi ha portata ad essere quella che sono oggi.

Cosa la ispira nella creazione degli abiti e quanto influiscono le richieste delle clienti?
Innanzitutto ciò a cui tengo molto è seguire le mie spose per cui cerco di essere sempre presente in Atelier per poterle consigliare al meglio, impegni permettendo. Cerco fin da subito di capire le loro richieste ed in base ad esse rendo ogni abito unico. Molto importante sono i dettagli, come la qualità dei tessuti, interamente Made in Italy, la personalizzazione, le rifiniture fatte a mano.  Disegno almeno 300 abiti della mia collezione, innovativi ma anche tradizionali, dando così alle nostre clienti un’ampia scelta. Seguire le spose non significa solo accompagnarle nella scelta dell’abito ma comprendere anche una serie di consigli che mi vengono richiesti su ciò che riguarda il bouquet, sul come acconciare i capelli, su come e quando inviare le partecipazioni e a chi affidarsi per organizzare il matrimonio perfetto. A proposito di questo, ho scritto un libro con Giovanni Ciacci, Il velo fa sposa, che racchiude una serie di linee guida per le spose.

Quali tessuti utilizza per i suoi abiti?
Una cosa alla quale tengo particolarmente è l’utilizzo di tessuti di ottima qualità come la pura seta, georgette, organza, satin. Ed è fondamentale che siano Made in Italy. Ogni tessuto poi è unico e ciò che mi piace è anche differenziarmi; infatti, mi sono fatta creare appositamente un pizzo molto particolare, leggero e che scivola morbido sul corpo.

La vediamo spesso in tv nella sua rubrica al programma Detto Fatto su Rai 2, ci racconti come ha avuto inizio la sua esperienza e quali pensa siano i mezzi più adeguati al giorno d’oggi per promuovere la moda.
La mia esperienza a Detto Fatto è nata quasi per caso, sono ormai 6 anni che ho la mia rubrica. Sono stata chiamata da loro per fare un provino il primo anno in cui è andato in onda il programma. I produttori hanno mostrato, fin sa subito, entusiasmo per lo spazio dedicatomi. Ho iniziato, quindi, questa fantastica esperienza nel mondo della televisione, la quale mi ha dato molta visibilità. Per la fascia oraria nella quale va in onda, infatti, il programma è visto un po’ da tutte le generazioni, dalla mamma alla nonna, dalla sorella alla zia, e anche dai bambini che mi adorano. Per quanto riguarda il web, si sa, ormai fa parte del nostro quotidiano e sicuramente rappresenta un ottimo strumento per sponsorizzare il nostro prodotto consentendo a tutti di vedere le sfilate attraverso i video che vengono postati.

Nella sfilata è stata presentata la nuova collezione 2018 degli abiti da sposa, quali sono le nuove tendenze di quest’anno?
In Fiera è stato montato uno stand molto all’avanguardia con dei mega schermi che proiettano acqua. Il nostro lavoro non ha mai fine, la nostra vena artistica è a 360 gradi, non si ferma solo alla creazione dell’abito ma comprende tutto ciò che gli gira intorno. Facciamo con passione il nostro lavoro. Per quanto riguarda le nuove tendenze, partiamo dal presupposto che la sposa di oggi non è giovanissima ma ultra trentenne e vuole sembrare più giovane, quindi la freschezza, la leggerezza e la sensualità sono le caratteristiche fondamentali dei miei abiti. La mia collezione è per tutte le spose: c’è quello molto sensuale, quello a sirena con le trasparenze, quello corto avanti e lungo indietro, con gli spacchi, con la schiena scoperta, super romantico alla Grace Kelly: insomma ce ne è per tutti i gusti. L’unico denominatore è, comunque, la raffinatezza e la semplicità che contraddistinguono il mio stile.

Per concludere, quali sono i suoi programmi futuri?
Mi auguro che il futuro sia come il presente che vivo e che ritengo stupendo. La cosa che più apprezzo è che sia i miei figli che mio marito lavorano con me; ognuno di loro è un pilastro dell’azienda e riveste un ruolo ben preciso al suo interno.

Questa è Pinella Passaro, donna ed artista dalle spiccate qualità umane e morali che, con pieno merito, gli sono state riconosciute anche quando ha ricevuto, nella sezione arte lo scorso 15 ottobre, il Premio Internazionale Giovanni Paolo II che viene assegnato ai personaggi del mondo della cultura, della politica, delle istituzioni, dell’arte, della Chiesa e delle professioni, che si sono distinti per le loro “azioni per la tutela e la promozione della Sacralità della Vita in armonia con i principi cristiani della Chiesa Cattolica”.

Francesca D’Arienzo